Faccio un primo reportino in attesa delle foto che deve mandarmi la mia ragazza...
Itinerario cambiato in corsa... Habana-Vinales-Trinidad-Santa Clara-Camaguey-Santiago de Cuba-Baracoa-Banes-Guardalavaca-Holguin
Partenza il 13 con viaggio in treno fino a milano centrale (5 ore) poi shuttle (non quello della NASA)
fino a Malpensa, check in e cose varie poi via 10 ore di volo fino ad arrivare all'Habana
Appena arrivato credevo di essere stato in una macchina del tempo, non in un aereo... la città pullulava di macchinone americane anni 50, Cadillac, Dodge, Chevrolet... poi vecchi bestioni di camion americani carichi di gente che fungevano da autobus
! Più in città c'erano anche molte vecchie LADA, tutti mezzi dei tempi dell'URSS... come anche le vecchie moto MZ e gli innumerevoli sidecar!
Ah, le moto tutte rigorosamente 2 tempi e belle sfumacchianti!!
Le auto non so come facevano ad andare, poi parlando con un pò di gente mi hanno detto che o cambiano i motori o li rappezzano con pistoni e pezzi rimediati... con il risultato che c'erano moltissime aute ferme con il cofano aperto per strada, e quelle che viaggiavano credo consumassero più olio che benzina!!
Io con la mia Polo a noleggio mi sentivo fuori dal mondo, ed in effetti lo ero!
In ogni caso partiamo dall'Avana, città controversa per molti aspetti... città Vieja (Vecchia) molto pittoresca, con degli scorci molto belli e altrettanti da baraccopoli... bellissimo il Lungomare (Malecon). Mooolto diversa la nuova parte, il Vedado, dove si respira un aria un pò più da città occidentale, e dove ci sono tutti i servizi più avanzati. Sinceramente preferisco la parte vecchia...
Uno spettacolo vedere la gente che sembra conoscersi tutta, i ragazzini che giocano in strada, i moltissimi bambini che vanno a scuola (l'età media nazionale è bassissima...) con l'uniforme scolastica, i chioschetti improvvisati per vendere pizza e
refrescos a pochi pesos cubani... in ogni caso una città molto viva, vitale, che di sera diventa molto romantica in centro e un pò caotica per le strade (sapete, il rum...
). Caldamente consigliato non guidare di notte...
Dai locali fumosi si sente uscire la Salsa a tutte le ore, non esiste un locale che non abbia il suo complessino a suonare dal vivo... un atmosfera davvero bella!!
Dopo un 2/3 giorni ripartiamo per la valle di Vinales, vicino a Pinar del Rio, tutto ad Ovest. Qui si hanno le famose piantagioni di tabacco, ed uno stile di vita contadino, lontanissimo da quello più cittadino dell'Avana. A me personalmente è piaciuto moltissimo, ho trovato una genuinità d'altri tempi, oltre a una città davvero particolare: In pratica è divisa tra
campedinos (contadini) e alloggiatori: questi alloggiatori, proprietari delle
cases particulares in cui alloggiavamo anche noi, vivono con i turisti facendosi pagare in pesos convertibili, dal valore molto più alto della loro
moneda nacional.
Qui con un ragazzo amico del nostro padrone di casa abbiamo fatto una lunga camminata di 4 ore tra le coltivazioni e le caratteristiche montagne dalla punta arrotondata, toccando con mano lo stile di vita assolutamente campagnolo di quella gente, con ritmi infinitamente più lenti dei nostri... a Cuba una parola ricorrente era
magnana, cioè domani.... poichè quello che non si fa oggi si farà domani, senza scadenze o fretta... mica ci corre dietro nessuno?
Dopo la rilassante parentesi Vinales, partiamo alla volta di Trinidad, molto carina anche se un pò turistica. Molto bello il centro arroccato in alto con la
Casa della Musica in cima alla scalinata che accende le serate della città, con salsa, son e altri generi che infiammano i ballerini che si esibiscono!
Io ho scoperto di non saper ballare, ma dopo qualche mojito e Daiquiri non te ne accorgi, poichè la gente non passa il tempo ad osservarti ma a divertirsi, e il peggio (o meglio) che possa capitarti è che un/a cubano/a ti prenda sottobraccio per insegnarti!
Qui abbiamo fatto i nostri primi giorni di mare, alla splendida spiaggia Ankon con tanto di piscina naturale protetta da una scogliera. Che dire... un paradiso!!!
Spiaggia bianca, acqua limpidissima, ombrellonicini di palme e basta!!
Il secondo giorno ci siamo spostati nella spiaggi di un hotel all inclusive che ci avevano detto essere molto bella, c'erano una decina dic turisti ma poca roba, e la spiaggia era bellissima lo stesso!
Quando abbiamo chiesto se si poteva entrare ci hanno risposto: "A Cuba todas playas libre, como el pueblo" . Su questa affermazione avrei qualcosa da ridire come molti giovani cubani, ma ne parlerò in seguito.
Da qui partenza per un lungo viaggio fino a Santiago, durato 2 giorni con soste a Santa Clara al Mausoleo del Che e pernottamento nella caratteristica Camaguey, città che non abbiamo visitato a fondo poichè non offrono molto, almeno per i turisti.
Arrivo a Santiago... prima impressione non molto buona, caos, traffico, senso di calustrofobia tipico delle città occidentali... ecco Santiago è la città più occidentale che ho trovato. In ogni caso dopo aver sistemato le cose dall'olandese
abbiamo girato un pò la città, carina ma non esaltante. Abbiamo avuto culo che siamo capitati lì proprio nel giorno del ritorno della squadra di
pelota (baseball, sport nazionale) dalla finale di campionato vittoriosa contro Pinar del Rio, con conseguente festa scatenata per i neo-campioni
Dopo i bagordi della festa siamo partiti per Baracoa, all'estremo oriente del paese. Posto molto particolare, quasi isolato dal resto dell'isola, raggiungibile soltanto da 2 strade: una da Santiago, quella che abbiamo fatto noi, che passa attraverso le montagne con grosse pendenze, detta la Farola o strada del Faro (curiosità... non c'è nessun faro!
) e una mulattiera che va verso Banes o Holguin.
Questo posto è quello che ci è rimasto più nel cuore, poichè abbiamo conosciuto 3 ragazzi di lì gentilissimi e disponibilissimi che ci hanno fatto visitare spiagge isolate non turistiche e fatto fare escursioni lungo i fiumi, con bagni alle cascatelle e visita ai
campesinos locali... insomma ci siamo addentrati un pò nella vita di quelli che vivono lì, che hanno una cordialità che non credevo possibile...
Per gli ultimi giorni ci spostiamo verso Guardalavaca, con pernottamento a Banes (distante 33km) poichè là sono vietate le cases particulares essendoci i resort all inclusive. Vabbè, poco male... abbiamo visitato 2 città al posto di 1!
Banes è una tranquilla cittadina pullulante di vita giovanile, Guardalavaca è una città turistica farcita di hotel... però ha delle belle spiagge. La vera cosa da ricordare qui è il trasferimento da Baracoa sulla mulattiera, un inferno. Passavano a malapena i
camiones, noi con la polo in parecchi tratti (anche 30 km) andavamo in 1a/2a scansando crateri enormi... in pratica la strada non c'era più.... In alcuni punti c'era una deviazione che passava per il campo e poi rientrava per la strada, poichè era più semplice passare per il campo!!!
Alla fine ultima tappa da Guardalavaca ad Holguin per il volo, incredibilmente puntuale per la consuetudine cubana!!
Totale km fatti alla riconsegna dell'auto.... 2692
Ultimi piccoli appunti e considerazioni....
Cibo: Si mangia abbastanza bene, soprattutto sul mare dove filetto di pescado con salsa di cocco e
langosta (aragosta) la fanno da padrone, con l'alternativa della carne di
cerdo (maiale) per variare. Contorni di verdure, frutta e
congrì (riso e fagioli) al posto del pane. Da bere sempre l'immancabile birra "Bucanero" che è un pò più ricca dopo il nostro viaggio!!
Naturalmente anche Mojitos, Daiquiri, Cuba Libre e
Ron (rum) liscio. Mi sono portato a casa 3/4 bottiglie di ron Santiago, Caney e Cubay, tanto per gradire!!
Nota a parte per le colazioni, semplicemente straripanti!
Caffè,
leche (latte), pane,
mantequilla (burro) e marmellate di mango, fruta bomba e altre leccornie, poi tortillas e un mega vassoio di frutta.
Note culturali: I ritmi di vita a Cuba sono moooolto lenti rispetto ai nostri, come detto se una cosa non la si fa oggi la si farà domani
, non ci sono orari precisi per niente, neanche per i mezzi pubblici o per il lavoro... tanto per dire la gente, polizia compresa, fa l'autostop per andare al lavoro e comincia... quando arriva cioè quando trova un passaggio!
Questo porta dritto ad un altro punto.. i trasporti. In genere pochi cubani hanno l'auto, quindi il tutto funziona con i trasporti pubblici o con l'autostop. Nell'autopista (una specie di autostrada fatta ai tempi dell'Unione sovietica e mai terminata) o in punti determinati lungo le strade ci sono ammassi di gente ferma in attesa di un mezzo pubblico o di un passaggio, il tutto regolato da un omino vestito di giallo con una cartellina che smista i passaggi
Qui non si hanno problemi a caricare qualcuno, non si ha quasi il problema della criminalità (a parte nele grosse città, ma tutto molto limitato) e anzi è il modo migliore di spostarsi.
Considerazione personali: Il mito della
revolucion è molto vivo tra i contadini e tra la gente che l'ha vissuta, ma molto meno tra i giovani. Il dissenso c'è, ma è tutto sommerso per la forte repressione. In giro campeggiano le scritte
libertad ma di libero c'è poco, a partire dall'informazione. In sostanza è un regime, e i giovani e quelle persone che hanno la possibilità di parlare con i turisti se ne sono accorti. In pratica dicono che la rivoluzione è stata buona per scacciare il precedente dittatore Batista, corrotto dagli americani (dalla mafia soprattutto) che aveva trasformato Cuba in un bordello con case da gioco e criminalità molto estesa, ma che allo stato attuale delle cose ha i giorni contati nonostante la propaganda molto estesa e il fatto che Raul stia facendo mosse populiste di apertura, ma che in sostanza non cambiano niente.
Il mio parere è che dopo Fidel le cose cambieranno, poichè tutto è incentrato sulla sua persona più che sul socialismo. Socialismo che langue per delle differenze tra persone che lavorano con la
moneda nacional e quelle che maneggiano CUC (pesi convertibili in dollari) visto che 1 CUC vale 24 pesos. 1 € vale 1.20 CUC.
Per ora basta mi sono dilungato anche troppo... riaggiorno per le foto!!