confesso che ho un po' lavorato di fantasia
ma un mio amico si bruciò tutti i peli del culo per davvero
abitavo in un pensionato catolico per studenti fuori sede, Il Toniolo di Pisa, eravamo più di cento e si faceva le peggio cose
noialtri ragazzacci si faceva a gara di rutti, a chi pisciava più lontano in piedi sulle finestre del terzo piano, a chi faceva lo stronzo più lungo, si faceva il caffè con la merda secca (il famoso merdè!), e ovviamente ci si dava fuoco ai peti, ma senza senza togliersi le mutande, io personalmente preferivo farlo col pigiama di maglia perchè era più fine delle mutande e la fiamma veniva più lunga,
e un giorno Silvio decise che per battermi lo avrebbe fatto senza mutande
la sera prima alla mensa universitaria mangiò un mucchio di fagioli e cavoletti di bruxelles, il giorno dopo venne a battere alla porta della mia camera e di un altro amico lì accanto tenendosi la mano sulla pancia perchè da come era pieno di gas gli faceva male, e stava trattenendo il peto per non "sprecarlo"!
tornò in camera sua reggendo la scurregia, si tolse le mutande, si mise sul letto e ammollò un peto terrificante
in effetti la fiamma sembrò quella di un lanciafiamme della wehrmacht
silvio da bravo pugliese molto masculo e molto virile era parecchio peloso e fiero dell suo vello, e in un ritorno di fiamma gli presero fuoco i peli del culo su su fino a quelli dei coglioni
si mise a battersi le mani sulle palle e sulle chiappe per spengere l' incendio facendo "UUUH! UUUH!" mentre noialtri ci si pisciava adosso dalle risate
ma per sua fortuna non si bruciò, appena si strinò tutti i peli ammorbando anche il corridoio del pensionato col puzzo di pollo strinato sull' alcool