Quasi 7000 i morti
Una serie di onde gigantesche, provocate da un terremoto di 8,9 gradi della scala Richter con epicentro al largo di Sumatra, si sono abbattute stamane sulle coste del sud est asiatico, spazzando via paradisi turistici, citta', villaggi di pescatori.
Il numero delle vittime e' salito a seimila trecento, decine di migliaia i feriti, un numero imprecisato di dispersi, incalcolabili i danni provocati dal maremoto nell'Oceano Indiano.
Ore di ansia e di angoscia per i circa cinquemila italiani, sopratutto vacanzieri, che si trovano, a quanto si apprende, nelle aree turistiche della regione, sopratutto a Pukhet e nelle altre isole della Thailandia del Sud e nelle Maldive. Le notizie arrivate per ora, seppur tra le mille difficolta', sono pero' rassicuranti : l'Astoi, l'Associazione di tour operator, in continuo contatto con la Farnesina, ha fatto sapere che non risultano al momento ne' dispersi ne' deceduti tra i connazionali. Ci sarebbero invece persone ferite in modo non grave. ''Si tratterebbe di tagli, escoriazioni, ma nulla che possa mettere a repentaglio la vita di queste persone'', si tranquillizza. L'unita' di crisi del Ministero degli Esteri e' al lavoro da stamane e le ambasciate dei paesi colpiti sono impegnate ad organizzare i soccorsi e i piani di evacuazione in collaborazione con i governi locali e gli altri paesi dell'Unione Europea.
Il Paese piu' colpito dalle onde killer appare al momento lo Sri Lanka, dove si registra un bilancio provvisorio di oltre 2100 morti. Roland Buerk, un giornalista della Bbc, che si trovava in vacanza nella localita' turistica di Unawatuna, ha raccontato scene di orrore. ''Siamo stati trascinati dall'acqua per centinaia di metri, cercando di ripararci dalle moto, dai frigoriferi e dalla auto che fluttuavano insieme a noi. Ci sono voci che un' altra onda potrebbe arrivare e la gente sta cercando di arrampicarsi sulle colline''.
Simili le testimonianze giunte anche dalle altre rive dell'Oceano Indiano. In India i morti contati finora sono oltre mille, sopratutto nello stato meridionale del Tamil Nadu e nell'Andhra Pradesh. Almeno 692 persone sono morte nel nord dell'isola indonesiana di Sumatra. In Thailandia, il muro di acqua dello tsumani (l'onda gigantesca da terremoto) ha provocato un centinaio di morti e oltre 1100 feriti sopratutto negli arcipelaghi turistici del sud. Colpite le spiagge bianche di Phuket, gli atolli incontaminati dove convergono subacquei da tutto il mondo. Spazzata l'isola di Khao Tapu, immortalata in un film di James Bond. Due turisti sono morti nella famosa Emerald Cave, una grotta sottomarina, poco al largo di largo di Kuang Tungku, meta internazionale di sub. Un'altra quarantina di loro sarebbero ancora intrappolati dentro, mentre alcune decine sono riuscite a portarsi in salvo.
In Malaysia i morti sono 17 e vari i dispersi. Anche qui, ad essere travolte, due isole turistiche: Penang (nordovest),e Langkawi. Nell'arcipelago delle Maldive, altra meta molto popolare dei vacanzieri italiani, non si registrano vittime, con l'eccezione di un inglese morto per lo spavento. I danni sono pero' ingenti e anche l'aeroporto internazionale non e' utilizzabile. ''Nell'intera Male e in tutte le isole siamo con l'acqua al ginocchio dopo che immense onde hanno sommerso l'arcipelago'', ha riferito un testimone Mohammed Iatheef, nel sito Internet della Bbc.
ISOLA DI PHUNKET
INDIA
THAILANDIA