Il romano cerca un ingaggio puntando sull'appoggio molto concreto di Camel. Ma Honda gli ha fatto terra bruciata, sulla Yamaha satellite c'è Ellison, sulla Ducati D'Antin lo spagnolo Cardoso. Restano Suzuki scontenta di Hopkins e una possibilità, molto remota, con Kawasaki
di Marco Masetti
C'è un signore della Camel che gira per il mondo con una valigetta con circa 10 milioni di dollari. Che nessuno vuole. Strano nel mondo delle corse, dove ci si azzanna (nemmeno tanto metaforicamente) per molto meno. Tutti quei soldi sono lì, pronti chi si prenderà Max Biaggi. Il problema è la penuria di team privati, per lo meno all'altezza della reputazione e dell'autostima del pilota romano, il quale fino a pochi mesi fa dubitava anche della HRC. In effetti ce ne sarebbero due ma sono targate Honda (Pons e Gresini). Come si sa la Casa giapponese ha ufficialmente dichiarato "largo ai giovani" mentre Biaggi ha passato da un po' la trentina. Inoltre Max è finito sulla lista nera del presidente HRC Kanazawa e quindi in casa HRC nessuno è disposto a perorare la sua causa.
Se escludiamo squadre come WCM e Roberts - che all'atto pratico non hanno le moto per correre - ne restano solo due "non Honda": il team Tech3, storicamente legato alla Yamaha e la squadra di Luis D'Antin che per la prossima stagione dispone delle Ducati GP5. Teoricamente non sarebbero male, ma forse per Max sarebbe un declassamento. Nel dubbio le due squadre, che non navigano certo in buone acque dal punto di vista economico, si sono già sistemate. Sulla Yamaha satellite, una sola, salirà l'inglese James Ellison, ex WCM. Franco Battaini, che è stato suo compagno di squadra, lo reputa un pilota molto valido anche se francamente non era facile capirlo vedendolo in azione nella passata stagione. Soprattutto Ellison porta in dote il gradimento della Dorna che ha bisogno di un pilota inglese per vendere le telecronache in Gran Bretagna e poi piace alla Dunlop che è fornitrice - e insieme sponsor - della squadra francese della Yamaha. Quindi, Dunlop più BBC, ed ecco Ellison su Yamaha. Del resto era difficile immaginare Biaggi su una M1, visto chi comanda a Iwata, cioè Rossi. E immaginiamo che per Biaggi sapere di essere satellite e vassallo di Valentino, non deve essere il massimo.
Sulla Ducati di D'Antin, invece, si accomoda per ora, il solo Josè Luis Cardoso. Pilota da anni nel giro Dorna e apprezzato perché porta in dote un bello sponsor che alla squadra spagnola fa tanto bene. Attenzione, non è la Camel, quindi di sicuro è meno ricco, eppure anche qui Max non ci dovrebbe finire. E questo se lo augura Roberto Rolfo che spera di confermare il posto nella squadra per la quale ha corso nel 2005.
Intanto l'omino della Camel continua a girare con la sua valigetta... Si sa che bussa spesso alla porta di Suzuki e Kawasaki. Alla prima chiede di far fuori John Hopkins, reo di alzare un po' il gomito ai saloni autunnali, alla seconda una moto moto in più per il pupillo Max. A oggi, anche se c'è chi ci ricama sopra, non ha ricevuto nessuna risposta che passi il limite del classico "vedremo, portate pazienza". Anche perché la Kawasaki ha Nakano che la Kawasaki l'ha fatta crescere e De Puniet che è francese, quindi amatissimo dalla Casa che in Francia ha un suo tradizionale feudo in un mercato che l'ha sempre premiata.
In sintesi, a oggi, Biaggi è a piedi, come scrivemmo dopo il Gp di Turchia, quando cioè tra Honda e pilota scese il grande freddo.
Realisticamente Biaggi ha una sola possibilità a breve termine: salire sulla Kawasaki nei test di Sepang del 28, 29 e 30 di questo mese al posto di Nakano, nel caso il giapponese non riuscisse a guidare a causa dell'infortunio patito a Valencia alla mano. E intanto un omino gira per il mondo con una valigetta piena di soldi offrendoli a chi prenderà un pilota, per ora disoccupato, che ha vinto quattro mondiali. Sembra una barzelletta, vero?
motonline.com
(24.11.05)
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