Debutterà a luglio nel GP di Laguna Seca la MotoGP realizzata da Michael Czysz: un autentico laboratorio viaggiante che ha già superato il battesimo della pista
Michael Czysz, un architetto quarantenne con la passione per le auto e le moto da corsa, questa idea ce l’aveva in testa da tempo: realizzare una moto privata frutto della passione di pochi, che riuscisse a mettere insieme il meglio sinora visto sulle altre motociclette da corsa, proponendo però soluzioni tecniche innovative.
Nasce così il progetto MotoCzysz C1, una MotoGP che debutterà molto probabilmente nel prossimo mese di luglio nella gara di Laguna Seca, quando il team scenderà in pista con il preciso intento di replicare l’avventura di John Britten, l’ultimo appassionato che costruì una motocicletta competitiva senza avere alle spalle una grande Casa motociclistica.
A dire il vero, il progetto era inizialmente diretto alla produzione di una Superbike da 1000cc, ma a causa degli standard di omologazione AMA, che richiedono la produzione in una serie di almeno 300 esemplari, Czysz ed i suoi collaboratori si sono poi rivolti al più impegnativo mondo delle GP: per far questo, era ovvio, avrebbero dovuto proporre qualcosa di realmente efficace e rivoluzionario. E pare che ci stiano riuscendo: “se pensiamo che la Honda ha impiegato diversi anni per arrivare a questo livello, è naturale considerare che ci vorrà del tempo per essere competitivi” ha affermato lo stesso Czysz, “ma il progetto desta l’interesse di molti, e ciò conferma la sua validità”.
Quello creato dall’azienda di Portland (
www.motoczysz.com) è ben più che un prototipo: la C1 è una moto da corsa marciante, che è già scesa in pista diverse volte a partire dallo scorso mese di novembre e che ha già riscosso consensi presso i tester chiamati a valutarne le potenzialità. Soprattutto, è un laboratorio viaggiante per innovazioni che in futuro potrebbero essere adottate da altri: vediamo quali…