chiudo con la tragedia di Roger Williamson, che sempre a zandwoort nel 73 rimase imprigionato nella sua vettura ribaltata, e perí tra le fiamme nonostante l' eroco tentativo del pilota David Purley che tentó a piú riprese di spengere le fiamme e rigirare la vettura ribaltata orami in preda alle fiamme.
Questo é il filmato:
https://www.youtube.com/watch?v=Hi5ZySYP2Tg#t=39https://www.youtube.com/watch?v=2fnBbSD4v5I






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Cita:
Durante la corsa, un improvviso sgonfiamento ad uno pneumatico spinse Williamson contro le barriere ad alta velocità catapultando la vettura per quasi trecento metri sulla barriera stessa. La macchina di Williamson si rovesciò e prese fuoco con il conducente incapace di districarsi. Il compagno di marca (ma non di squadra) David Purley venne invano in aiuto di Williamson cercando di raddrizzare la vettura capovolta, sotto gli occhi impotenti dei commissari di gara male attrezzati. Inizialmente in molti, tra i commentatori televisivi e tra i piloti pensarono che Purley fosse il conducente della macchina in fiamme e che non ci fosse alcun pericolo per la vita di un pilota.
Il fatale incidente occorso a Williamson nel Gran Premio d'Olanda 1973
Purley era l'unico con equipaggiamento adatto a resistere alle fiamme, e l'unico aiuto disponibile fu un piccolo estintore portato da un commissario di gara. I soccorsi veri e propri, tra cui un mezzo antincendio, arrivarono con più di 8 minuti di ritardo in quanto, anche se vicini, costretti a fare un giro completo di pista: con la gara ancora in svolgimento infatti, non fu possibile percorrere il circuito in senso opposto a quello previsto. La polizia, anche con l'aiuto dei cani presenti nella loro dotazione, fece arretrare degli spettatori che avevano scalato i recinti della pista allo scopo di aiutare Purley.[1][2]
Purley, arrabbiato per la totale mancanza di servizi di sicurezza, cercò prima di coinvolgere i commissari renitenti al loro dovere, poi tentò di ribaltare da solo la vettura, incurante del fuoco alimentato dal forte vento che spirava sul circuito e dal passaggio delle vetture a ogni giro, e degli strattoni dei commissari di percorso che volevano allonatanarlo dalle fiamme.
Ma per Williamson ormai non c'era nulla da fare. Il pilota morì soffocato dalle fiamme della sua stessa vettura. Solo una volta conclusa la corsa, i soccorsi decisero di intervenire ed estrarre il corpo dalla vettura (nascosto con un telo una volta spente le fiamme invece di fermare la gara), sotto lo sguardo del compagno di marca Purley.