Cambi in vista a un mese dall'entrata in vigore della legge
che prevede la confisca dei motorini. Multe record a Napoli
Nuove proposte dopo le polemiche
ROMA - Trenta giorni di passione, discussioni e violenze. Con motociclisti attoniti e inferociti nel vedersi portar via per sempre l'amata due ruote, vigili malmenati e carabinieri presi a sassate per aver "osato" confiscare un motorino. Tra proteste e proposte alternative, col governo diviso e la sinistra pure sulla sua efficacia o eccessiva severità, compie oggi un mese il decreto legge che stabilisce la confisca della moto per chi viaggia in due sul cinquantino, per chi non usa il casco o lo porta slacciato, trasporta animali o non tiene le mani sul manubrio, fa le impennate e si lascia trainare.
Un mese di vita e già si parla di cambiare, tanto che al ministero delle Infrastrutture i tecnici che lavorano per rendere omogenee le sanzioni del codice della strada, stanno elaborando proposte alternative. Di segno opposto: dal fermo dei mezzi portato a sei mesi invece delle confisca e vendita all'asta, alla decisione di estendere la confisca anche alle auto e ad altre infrazioni.
In attesa che le proposte arrivino nel giro di una settimana e il parlamento valuti e decida, per ora comunque la legge resta - nata sull'onda di scippi e rapine nel napoletano - difesa a spada tratta dal ministro dell'Interno Pisanu e col ministro Lunardi aperto invece ad ipotesi alternative. E porta a casa, o meglio nei depositi mai abbastanza grandi, migliaia di moto dall'alto Adige alla Sicilia. Ma senza eccessi, senza troppa severità, almeno per queste prime 4 settimane.
"In linea di massima abbiamo confiscato il mezzo solo a chi viaggiava senza o col casco slacciato oppure se con passeggero fuorilegge", dicono i vigili. Ancora una volta il record tocca a Napoli con 1200 confische (60% per il passeggero in più), 2000 nella provincia, mentre Milano viaggia sui 130 motorini portati via ai proprietari colti in flagranza, soprattutto senza casco o col casco non omologato. A Roma dove i dati sono incerti si parla di sette confische di media al giorno, un centinaio i mezzi portati nei depositi tra i quali diverse city cars che sono cinquantini e quindi non prevedono la possibilità di portare un passeggero nonostante i due sedili in bella mostra.
E mentre sono già partiti i primi ricorsi, c'è attesa sulle proposte alternative, sollecitate dagli stessi comandi dei vigili, dai comitati che difendono i consumatori. "Inseguendo le varie emergenze ora nel codice della strada ci sono sanzioni sovra dimensionate e altre troppo leggere. Ci vuole una coerenza di fondo che ora manca visto che se uno con la Ferrari va a 300 all'ora l'auto non gliela confiscano, mentre chi gira col casco slacciato si vede il motorino venduto all'asta", dice Mario Scali, capo di gabinetto al ministero di Lunardi.
Le proposte in via di elaborazione dai tecnici sono di vario tipo e di segno opposto: si parla di abolire la confisca e optare per sei mesi di fermo del mezzo.
Oppure, se verrà deciso che la confisca funziona e deve restare, "per giustizia ed equità bisogna estenderla anche alle auto, ai tir, anche a chi guida ubriaco. Perché se uno senza casco è pericoloso per se stesso chi va a 300 all'ora in città o guida da brillo è molto più nocivo alla collettività. Bisogna valutare, insomma, a seconda della gravità del gesto".
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