LA MOTOCICLETTA ITALIANA TRA ARTE STORIA E SPORT: ALLA FONDAZIONE MAZZOTTA UNA MOSTRA DEDICATA ALLA "DEA DALLE DUE RUOTE"
MILANO\ aise\ - Un secolo su due ruote raccontato attraverso manifesti, quadri, documenti e rari esemplari di moto d’epoca in un’originale rassegna in allestimento fino al 12 marzo 2006 alla Fondazione Mazzotta di Milano.
L’esposizione, realizzata grazie al contributo di Pirelli, è curata da Adalberto Falletta e Marco Riccardi ed illustra lo straordinario spettacolo di generazioni di grandi campioni italiani da Tazio Nuvolari a Renzo Pasolini e Giacomo Agostini, mitici duellanti degli anni Settanta, per giungere all’odierna e appassionante kermesse tra il quartetto Valentino Rossi, Max Biaggi, Marco Melandri e Loris Capirossi.
Un allestimento che propone ben 30 motociclette, dalla prima, la "Lilliput" del 1899, alla Lambretta dei record, al Ciao, al Galletto, alla Vespa Tap per la guerra in Indocina, fino alle più recenti Ducati, Gilera, Agusta, Moto Guzzi. Si va dalle spettacolari moto da gara all’indimenticabile "Vespa" guidata da Gregory Peck nel celebre film "Vacanze Romane", dalle moto da strada a quelle da trial.
La motocicletta, nei suoi oltre cento anni di storia, non è mai stata solo un veicolo ma nasce come vero e proprio fenomeno sociale, storico e artistico oltre che, naturalmente, sportivo. Un oggetto che, fin dai suoi esordi, è stato fonte di ispirazione per numerosissimi artisti. Basti pensare all’olio su tavola "Il motociclista" del futurista Ugo Giannattasio del 1918, presente qui a Milano, o alle diverse opere create da Giacomo Balla, Achille Funi, Antonio Ligabue fino ai contemporanei Hubertus Hohenlohe e Nathalie Du Pasquier.
In mostra anche fotografie d’epoca realizzate da grandi maestri come Gianni Berengo Gardin, Nino Migliori, Enzo Sellerio, Francesco Jodice, Maurizio Galiberti e Fulvio Magurno.
Di particolare interesse poi le opere dell’argentino Arman, recentemente scomparso, che con "Totem" e "Ferita" ha realizzato dei bronzi basati su pezzi di moto Gilera.
Un corner speciale è, inoltre, dedicato alla rivista "Motociclismo", la più antica rivista italiana specializzata, con alcune delle sue copertine risalenti al 1914, anno della sua prima uscita.
Interessante, poi, il corpus dei manifesti d’epoca originali che sottolineano come nel settore delle arti visive la grafica pubblicitaria sia stato il mezzo espressivo più adatto ad esaltare la "Dea dalle due ruote", al cui fascino, sin dagli anni dell’avanguardia futurista, pochi resistono, quand'anche fosse solo nell'immaginazione e nel desiderio di fendere il vento. (annamariasilvino\aise)

mercì, aggiungo il link..

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