Due posti, airbag e scocca rinforzata. Le porte si aprono ad ali di gabbiano e quando si rallenta dalla
carrozzeria escono due rotelline laterali. Prestazioni da supercar e consumi minimi, ma che prezzo...
La prima auto a due ruote
MonoTracer che provocazione
di VINCENZO BORGOMEO
Ha solo due ruote ma non è una moto. Ha una carrozzeria da supercar ma non è un'auto: debutta così la stranissima MonoTracer costruita in Svizzera e in vendita da questo mese al prezzo di 52 mila euro (esentasse). L'idea sembra folle ma, analizzandola, si scoprono tante cose interessanti che potrebbero rivoluzionare la mobilità del prossimo futuro: con la MonoTracer si sfugge infatti al traffico e si rimane protetti dalle intemperie, si viaggia avvolti da una scocca rinforzata (quindi tanta sicurezza in più) e si hanno prestazioni degne di una Ferrari ma con consumi da Panda.
Le ruote sono due, ma non c'è possibilità di poggiare i piedi per terra, così per evitare di stramazzare ai semafori quando la velocità si abbassa oltre un certo limite, dalla carrozzeria escono due rotelline laterali.
Tutto nasce dall'idea di unire pregi di auto e moto (con il pericolo drammatico di trovarsi fra i piedi solo i difetti dei due mezzi...). Così sotto la carrozzeria da siluro ispirata senza mezzi termini al design della nuova Audi R8 si nasconde il motore 1200 da 130 Cv delle celebri moto Bmw della serie K. Il che unito al peso piuma di 485 Kg regala prestazioni da vera supercar: accelerazione da 0 a 100 km/h in 5,7 secondi e velocità massima di 250 km/h. Ma anche consumi medi di 5 litri per 100 Km.
Basterebbe questo a rendere la Monotracer un oggetto interessante, ma c'è di più: l'abitacolo ha due posti in fila e un bagagliaio da 200 litri (come quello della Panda) ed è rifinito alla grande: sedili Recaro di pelle, climatizzatore elettronico, super stereo, navigatore satellitare e cruise control. Non mancano airbag, fari allo xeno, Abs, controllo di stabilità e un roll bar di sicurezza che fa da ossatura alla carrozzeria di kevlar e fibra di carbonio. Quello che non si vede poi sono sospensioni Marzocchi e Bmw monolever di origine motociclistica, tre freni a disco ceramici da 320 mm e un computer che gestisce il sistema di azionamento delle rotelline laterali.
Ma come si guida una MonoTracer? Tutto inizia nel modo più spettacolare: le porte si aprono ad ali di gabbiano, come su una Mercedes 300 SL. Poi ci si siede su un sedile come su una normale auto e ci si trova davanti un manubrio da moto, ma alla sinistra c'è un pedale della frizione e alla destra un pedale del freno. Il comando del cambio è a mano ed è di tipo sequenziale, come sulle macchine da rally.
Può sembrare tutto un po' macchinoso ma va detto che la MonoTracer nasce dal prototipo "Ecomobile" che ha percorso più di 12 milioni di chilometri negli ultimi 20 anni partecipando a diversi raid americani. Una piccola garanzia in più.