La Pirelli ha portato gomme da gara dal rendimento eccezionale e il campione del mondo le ha collaudate come sa fare, ossia a suon di record. Sempre due Ducati alle sue spalle, ma questa volta il secondo è Bayliss davanti a un Lanzi non in perfetta forma per la caduta di ieri
LOSAIL (Qatar) – La volpe del deserto Troy Corser fa volare la Suzuki sempre imprendibile. Nella seconda giornata giornata dei test sviluppo Superbike il campione del mondo ha girato in 1’59”17, due secondi sotto il personale realizzato durante l’intero week end di gara nel febbraio scorso. Corser ha fatto questo tempo stratosferico utilizzando l’ultima evoluzione di gomme che la Pirelli ha realizzato espressamente per questo tracciato che mette particolarmente in crisi l’avantreno. Si tatta di materiale da gara perché la Pirelli fornirà le soffici da Superpole solo domani. Ma l’australiano sta già viaggiando a ritmo di MotoGP, anzi meglio: durante il GP dell’ottobre scorso infatti Kenny Roberts, 12° classificato, con la RSV gommata Bridgestone aveva fatto il suo miglior giro in gara in 1’59”488 mentre John Hopkins era stato ancora più lento, 1’59”724.
Bisogna puntualizzare che in quella occasione l’asfalto era molto più caldo: i piloti Superbike infatti stanno provando in condizioni ideali con 29°C di temperatura e “appena” 40°C sull’asfalto. Ma si tratta pur sempre di indicazioni molto interessanti.
La Suzuki sta facendo la differenza e l’unica marca a reggere il ritmo è la Ducati. Lorenzo Lanzi ha sofferto dolori alla spalla destra conseguenza del volo di domenica a 155 km/h e ha tolto solo quattro decimi arrivando a 2’00”4. Troy Bayliss invece ha accorciato nettamente le distanze da Corser balzando al secondo posto. Domenica si era beccato otto decimi, ieri è arrivato a quattro fermando il cronometro su 1’59”40. Proprio sul finire della sessione però l’australiano è scivolato rialzandosi senza un graffio. Limitatissimi anche i danni alla F06.
La Suzuki non balla da sola, Corser ci ha messo un bel po’ del suo. Yukio Kagayama, quarto tempo, è infatti distante un secondo e mezzo.
Le altre per adesso non si vedono. La Honda sta già rimpiangendo la gravissima perdita di Chris Vermeulen. Il divario dalla Suzuki è cresciuto rispetto alla prima giornata: Toseland è a quasi due secondi, dietro anche a Karl Muggeridge che aveva sempre pagato dazio a Chris.
Giornata interlocutoria anche alla Yamaha che sta utilizzando per la prima volta le sospensioni Ohlins TTX in arrivo dalla MotoGP. Noriyuki Haga ha fatto cambiare radicalmente assetto per adeguare il bilanciamento al nuovo componente ma è spuntato un fastidioso chattering che ha impedito al giapponese di essere veloce. Haga comunque è andato più forte di Pitt.
La Petronas è sempre più lontana, sempre dietro anche alla Honda Supersport dello scatentato Sèbastien Charpentier che ha abbassato di nuovo il record portandolo a 2’02”7. Nonostante abbia ormai due giorni di esperienza sulla CBR-RR, e avuto tutto il tempo di imparare la pista, Kenan Sofuoglu resta a 2”4. Il pilota che si è conquistato la Honda a suon di dollaroni a spese del nostro Gianluca Nannelli sta deludendo su tutta la linea. Ma quelli della Honda si dicono soddisfatti.
I tempi della seconda giornata (ufficiosi)
SUPERBIKE
1. Corser (Aus-Suzuki) 1’59”17;
2. Bayliss (id-Ducati) 1’59”40;
3. Lanzi (Ita-id) 2’00”40;
4. Kagayama (Gia-Suzuki) 2’00”64;
5. Muggeridge (Aus-Honda) 2’00”68;
6. Toseland (GB-id) 2’00”90;
7. Haga (Gia-Yamaha) 2’01”50;
8. Pitt (Aus-id) 2’01”80;
9. Martin (Aus-Petronas) 2’03”10;
10. Jones (GB-id) 2’04”50.
SUPERSPORT
1. Charpentier (Fra-Honda) 2’02”70;
2. Sofuoglu (Tur-id) 2’05”10.
(05.12.05)
Motonline
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