Il personaggio 2/1/2006
Corsi, ritorno al futuro
di Andrea Di Marcantonio gpone
Simone sa quello che vuole. E lo sa molto bene dopo che, nel 2005, ha tentato l’approccio nella “duemmezzo” anche se non con poche difficoltà. L’esperienza della 250, la categoria di Pedrosa, lo ha fatto maturare non poco, lo ha fatto ragionare e, alla fine, ha accettato un’offerta molto importante. Offerta fatta da Giampiero Sacchi che gli ha proposto una nuova moto, un team con un capo tecnico come Rossano Brazzi e l’esclusività di essere l’unico pilota del team. Il solo che porterà avanti lo sviluppo di una moto che, già nei primi test a Valencia, ha mostrato ottime carte. Una Gilera ufficiale tutta per Simone quindi, un ragazzo che merita questa possibilità e che certo lavorerà molto per agguantare grandi risultati… Umile nelle dichiarazioni, onesto con se stesso e sicuro del proprio potenziale, non ha paura di scoprire quali e chi saranno gli avversari del 2006; da Pasini a Kallio fino a Luthi, tutti ragazzi che conosce molto bene. Sfida nuova per lui, un grande rientro nella categoria che lo ha stregato fin dall’esordio e, certamente, l’obiettivo oggi concreto di poter stare li davanti. Per e con forza Simone lo dimostrerà. Occhi scuri e capacità di analisi, sensibilità e umiltà, tutte doti che possiede. Due parole e grande stima anche per Max Biaggi, pilota oggi in attesa. Insomma, questo “pilotino” da 125 è maturato molto ed oggi come mai sa dove vuole arrivare. E nel più breve tempo possibile…
Da dove nasce la tua passione per le moto?
“Gran parte di questa passione mi è stata trasferita da mio padre, da sempre grande appassionato di moto. Quando ero piccolo ricordo, era titolare di un’officina; mi viene in mente quando mi portò per la prima volta in pista, all’epoca, con una piccola auto radiocomandata. Ma la mia passione erano già le minimoto, lo pressavo perché mi portasse a girare con questi piccoli microbolidi. Così arrivò il giorno tanto atteso: era la mia prima volta in sella ad una moto vera… presa a noleggio. Dopo un mese me ne comprò una tutta per me e da lì è iniziata la mia carriera. Ogni fine settimana per me divenne un appuntamento fisso…In ogni modo la presenza di mio padre è sempre stata molto importante come supporto…”
Da lì al Motomondiale invece?
“Con le minimoto ho corso per otto anni. Ho vinto alcune gare regionali, due titoli italiani e qualche gara d’Europeo, sempre con moto Polini con cui c’è sempre stato un ottimo rapporto fin da quando ero più piccolo. A 14 anni ho partecipato al Challenge Aprilia, saltando solo una gara perché non avevo ancora raggiunto l’età d’ingresso per la licenza; poi arrivarono il Trofeo Honda e l’Italiano GP 125. Posso dire però, che la mia vera carriera agonistica partì proprio da quell’esperienza, grazie anche al supporto che mi diede la stessa Polini. Poi le prime due avventure nel Motomondiale nella 125, seguita dalla stagione 2005 in “duemmezzo”.
Dalla 125 alla 250 e dalla 250 di nuovo in 125 nel 2006… Perché?
“Nelle ultime gare 2005 ho faticato abbastanza…L’idea però, l’avevo già maturata nel corso di questa stagione (2005 ndr), sentivo di voler tornare indietro, situazione maturata anche in virtù della buona proposta partita da Giampiero Sacchi che mi ha proposto un team ed una moto ufficiale. Alla fine quindi, ho accettato volentieri. Il perché è semplicemente dovuto a ciò che ho sentito dentro, quindi ho assecondato questa sensazione e ne sono contento oggi. La 250 è una categoria abbastanza difficile, dove durata della gara, pneumatici sono un insieme complesso da gestire, senza dimenticare le cadute che certo mi hanno fatto perdere un po’ di fiducia. D’altra parte correre per me significa anche divertirmi, e questa condizione cominciava a mancare…”
Così, di getto: ambizioni per il 2006?
“Di certo l’idea è quella di stare davanti! A Valencia ho provato la nuova moto e all’inizio è stata tosta… Passare da una moto che ha tanti cavalli come la 250 ad una 125 che ne ha una cinquantina in meno, beh il salto prestazionale l’ho sentito. La moto è frutto di un progetto nuovo: dovrò riadattarmi alla guida della 125 quindi, ma avrò un team cucito addosso. Di fatto cresceremo insieme…”
Il tuo nuovo team appunto... ce ne vuoi parlare?
“Sarà gestito tecnicamente da Rossano Brazzi, persona di grande esperienza e competenza; conosce la moto ed i motori e che quindi saprà mandare forte questa nuova Gilera… Per l’avventura 2006 è stato realizzato un nuovo motore ed un nuovo telaio. La moto quindi ha corso solo l’ultima gara del Mondiale a Valencia; la prospettiva è ottima, anche perché l’intero team opererà solo per me e sarò quindi l’unico a portare avanti lo sviluppo. Abbiamo già percorso molti chilometri senza alcun problema, e questo è un primo dato molto confortante. In soli tre giorni ho ritrovato il divertimento di andare in moto e questa è la cosa più importante”.
Un bel ricordo della stagione 2005 ed uno meno piacevole… oltre ai possibili e concreti avversari nel 2006?
“Un bel ricordo è quello legato alla gara spagnola dove sono stato per oltre quindici giri insieme ai primi…Poi purtroppo, anche a causa dell’usura delle gomme, ho faticato a gestire la mia posizione negli ultimi dieci di gara. Un brutto ricordo invece le cadute, alcune delle quali molto dolorose…Per ciò che riguarda gli avversari invece, credo saranno Pasini, Kallio, Luthi tutti piloti con cui ho già corso. Ma le gare non devi valutarle con i se ed i ma, vanno fatte prima per parlarne poi...”
Come ti alleni in questo periodo?
“Molta bicicletta, tanta palestra e corsa tralasciando ogni sport motoristico visto che l’anno scorso, prima dei test invernali, mi sono rotto una spalla in allenamento.”
Cosa è cambiato in te dopo l’esperienza in 250?
“La stagione passata in 250 mi è servita molto se parliamo d’esperienza acquisita. Credo che in questo rientro in 125 porterò molto del Mondiale 2005; gestire una gara in 250 era molto più difficile e quindi spero che tornando indietro sarò più avvantaggiato, specie nell’utilizzo al limite della 125 cc”.
Cosa consigli ad un giovanissimo che volesse entrare nel mondo delle corse?
“Sono stato ultimamente a Magione per assistere alla gara del nuovo Trofeo Aprilia, molto interessante se parliamo di contenimento dei costi, tasto che spesso ha obbligato molti ragazzi a non poter fare il salto qualitativo nel Mondiale, proprio a causa dell’impossibilità ad andare avanti… Ritengo che questa Trofeo sia un buon inizio per farsi vedere”.
Un tuo commento a pelle sulla situazione di Max Biaggi, romano come te…
“E’ un pilota che ammiro tanto e mi dispiace moltissimo di questa incresciosa situazione. E’ un grande pilota e non riesco a capire. Ero e sarei molto felice se riuscisse a trovare la moto per il 2006 ma, soprattutto, credo che Biaggi possa esprimere ancora tutto il suo grande potenziale. Certo se fossi in lui in SBK non andrei… credo che abbia ancora tanto da dare alla MotoGP, è ancora un vincente in questa categoria così estrema...”
Chi vedi favorito nella MotoGP 2006?
“Valentino Rossi è chiaro, sarà ancora uno dei favoriti. Vedo però molto bene Melandri e Hayden senza dimenticare Pedrosa, un pilota con cui ho corso, un ragazzo che va molto forte. Sono convinto che nel 2006 vincerà qualche gara, magari un paio. E poi è un pupillo Honda… Poi, nel 2007, la MotoGP cambierà il regolamento tecnico e si passerà dagli attuali 999 ai futuri 800 cc e questo credo sarà un altro vantaggio per lui visto che costruiranno la moto attorno a lui…”
LA SCHEDA DI SIMONE CORSI
Data di nascita: 24 aprile 1987
Anni: 18
Hobby: bicicletta, Playstation, letture
Sito internet:
www.simonecorsi.com
Principali partecipazioni sportive:
dal 1993 al 1999: Campionati Italiani minimoto Junior A e B
2000: Trofeo Costruttori Jr B, Internazionale Gran Bretagna, Europeo Spoleto
2001: Senior A, Europeo S. Marino, Aprilia Challenge, esordio italiano 125 GP
2002: Campionato Italiano 125GP (19°), Trofeo Honda (4 vittorie su 5 gare)
2003: Campionato Mondiale 125 GP
2004: Campionato Mondiale 125 GP (13°)
2005: Campionato Mondiale 250 GP (14°)