in effetti sta cosa delle tre tappe in belgio invece che passare in alcune zone di centro e sud italia non piace neppure a me

povero petacchi

ora aspetto con ansia le tappe di montagna, soprattutto questa qua



già è stata spettacolare la tappa dello scorso anno con lo sterrato

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«La morte non è nel non poter comunicare ma nel non poter più essere compresi» (P.P. Pasolini)

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a volte é meglio tacere e sembrar stupidi piuttosto che aprir bocca e togliere ogni dubbio

Basso mette il sigillo sul Giro

Nella 16ª tappa grande impresa della maglia rosa, che stacca tutti sul Bondone, vince e rafforza il primato. E domani si arriva a Plan de Corones

MONTE BONDONE (Trento, 23 maggio 2006) - Ivan Basso ha vinto la 16ª tappa del Giro d'Italia, da Rovato al Monte Bondone di 173 chilometri, rafforzando così il primato in classifica generale. Decisivo l'attacco che la maglia rosa ha sferrato a sette chilometri dal traguardo: l'ultimo a staccarsi, ai meno 5, è stato Gilberto Simoni. Pesanti distacchi per tutti gli altri. Domani un altro arrivo in salita con la 17esima frazione, da Termano a Plan de Corones, km 133. Il Giro si conclude domenica.

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Basso, il giorno dell'apoteosi
La maglia rosa va in fuga sul Mortirolo con Simoni, lo stacca verso l'Aprica e vince: il Giro è suo. Il trentino lo accusa: "Signori non ce ne sono più". Il varesino replica: "Ho fatto la mia parte"
Ivan Basso, varesino della Csc, 28 anni. Afp
Ivan Basso, varesino della Csc, 28 anni. Afp
APRICA (Sondrio), 27 maggio 2006 - Ivan Basso (CSc) ha vinto per distacco la 20ª tappa del Giro d'Italia, da Trento all'Aprica per 211 chilometri, rafforzando così la maglia rosa. Al 28enne varesino, giunto al terzo successo di tappa dopo Maielletta e Monte Bondone (oltre alla cronosquadre), manca solo la passerella finale di domani, la Museo del Ghisallo-Milano di 140 chilometri, per concludere da trionfatore il Giro.

Basso è andato in fuga con Simoni a 44 chilometri dal traguardo: da 3 era cominciata la salita del Mortirolo. Poi il varesino ha staccato il trentino verso l'Aprica, andando a vincere a braccia alzate e mostrando sul traguardo la foto del secondogenito Santiago, nato ieri a Milano. All'arrivo Simoni, giunto a poco più di 1'17" (Cunego è arrivato terzo a 2'51", davanti a Gutierrez), ha avuto parole dure verso Basso: "Signori non ce ne sono più. Mi aveva detto di non staccarlo in discesa, poi quando sono stato in difficoltà in salita mi ha staccato...". Diversa la versione di Basso: "Gli avevo solo detto di non prendere dei rischi inutili. E anch'io ho fatto la mia parte".

In classifica generale secondo Gutierrez a 9'18", terzo Simoni, mentre Cunego ha scavalcato Savoldelli e chiuderà il Giro al quarto posto.

fonte: gazzetta.it

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Simoni-Basso, ancora veleni
Alla partenza dell'ultima tappa il trentino accusa la maglia rosa: "Non avrei vinto da solo, ma ieri mi ha chiesto soldi per lasciarmi il successo". La replica: "Tutto falso"

Ivan Basso e Gilberto Simoni in azione ieri. AfpMILANO, 28 maggio 2006 - Prologo avvelenato per la festa dell'ultima tappa dell'89° Giro d'Italia. Alla firma del foglio di partenza, Simoni è tornato sul tappone di ieri con pesanti accuse nei confronti della maglia rosa, Ivan Basso. "Non voglio togliere meriti al mio rivale - ha detto il trentino - ha vinto perché è stato il più forte, se avessi vinto io sarebbe stato un suo regalo. Però in discesa mi ha chiesto di non staccarlo e a 5 km. dal traguardo mi ha chiesto soldi per lasciarmi il successo. Io non sono abituato a chiedere la carità e gli ho risposto no". Mentre Simoni rilasciava queste dichiarazioni è arrivato Basso, che tendeva la mano al rivale per sancire la pace dopo il nervosismo di ieri nel dopo tappa. "Le tue scuse non le accetto" ha detto Simoni. Basso, dal canto suo, ha solo replicato: "E' vero che gli ho chiesto di andare giù insieme, in discesa, ma tutto il resto è falso". E qui Simoni ha replicato gelido: "Vuoi che dica anche la cifra?", prima di andarsene senza salutare il rivale.
Intanto siamo alla 21ª e ultima tappa dell’89ª edizione del Giro d’Italia, da Magreglio a Milano. La partenza dal Museo del Ghisallo, che dovrebbe essere inaugurato a settembre, opera fortemente voluta da un grande del passato come Fiorenzo Magni.
La corsa prosegue in discesa verso Asso, Canzo, Pusiano, Oggiono, Merate, Cambiago, Monza, Sesto San Giovanni per entrare poi a Milano dove i corridori affronteranno per 11 volte il classico circuito di 4,8 km di corso Venezia.
E proprio in corso Venezia, dopo 140 km di gara si concluderà il Giro, praticamente vinto da Ivan Basso. Tradizionalmente, infatti, l’ultima tappa viene vissuta dai corridori come una passerella. Per la vittoria di tappa, invece, si dovrebbe assistere a uno sprint tra Paolo Bettini, in cerca di punti fondamentali per la conquista della maglia ciclamino, e il tedesco Olaf Pollack.


dalla gazzetta

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non ci credo solo perchè Ivan aveva già detto e ribadito prima della partenza del tappone che voleva vincere per dedicare la vittoria al figlio...
poi la giustizia sportiva farà il suo corso...

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E' uno sport di atleti ultra-dopati. In pratica una gara tra medici sportivi.

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Purtroppo non siamo onnipotenti (C.Costa)
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