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Motospugna |
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Iscritto il: mer 10 nov, 2004 9:58 am Messaggi: 16171
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Il passato di D'Aste... con due ruote in meno
Lo sapevate che Stefano d’Aste, prossimo pilota indipendente WTCC a bordo di una BMW320i della Proteam, ex-pilota ETCC ed ex-pilota del Clio Trophy in realtà ha dei trascorsi motociclistici? E che trascorsi…
Ora che ci penso, in effetti a un Rally di monza gli chiesi: “Ste… ma come mai conosci Valentino? Si mise a ridere ma non mi rispose…”
E poi, un paio di settimane fa, mentre discutevamo del più e del meno, il mistero si è svelato, con d’Aste che a un certo punto mi dice: si, si… come quando correvo in moto…
Moto? Ma Stefano, cosa ci dici mai? E allora abbiamo approfondito.
Ehhhh, sì, ho cominciato nel '93 con una Honda 125 (Team Romagnolo), l'anno successivo passai alla Cagiva 125 (Team Bonera) e le finali di campionato Italiano le feci con una moto semi ufficiale seguita da Paolo Alboresi e da Claudio Lusuardi che era il preparatore della squadra Cagiva Ufficiale. Quell'anno arrivai quinto assoluto, in un campionato combattutissimo tra Paolo Tessari, Alessandro Cruciani, Valentino Rossi, Stefano d'Aste, Ivan Goi, Roberto Rolfo, Gino Borsoi, Simone Sanna, Alessio Cadalora e così via. Il Campionato lo vinse Valentino all'ultima gara e io arrivai quinto a pochi punti da Goi: 1° Rossi 2°Cruciani 3°Tessari 4°Goi 5° d'Aste 6° Rolfo/Borsoi… Nella finale di Monza feci segnare il record del circuito in 2.16.6, battuto poi da Tessari. L'anno dopo avrei avuto la possibilità di passare all'Europeo in 250 con un’Aprilia, ma i miei preferirono che finissi il liceo; firmai così un contratto con la Cagiva e divenni ufficiale ('96); purtroppo quell'anno non andò molto bene, in Cagiva arrivò un ex Ing della Galera, con una gran teoria che però purtroppo non sempre si sposò con il preparatore, Lusuardi. Fu infatti un vero disastro, le moto non andavano ed in più si rompevano facilmente… io andai un pò in crisi perchè passai dall'essere da mondiale a far fatica a fare un quinto posto. L'anno successivo ('97) pensai di smettere ma poi firmai un contratto con l'Euro Team, partecipai a quattro gare del Trofeo Suzuki 250, dopo di che mi fecero provare un'Aprilia con la quale andai fortissimo da subito, alla prima gara feci Pole, giro veloce e vittoria. Nel ‘98 corsi l’Italiano 250, persi il campionato alla prima gara perchè per inesperienza, abituato al 125, a Misano mentre ero in fuga, all'uscita del tramonto mi tirai la moto in testa. All'ultima gara poi mi diedero uno stop&go inesistente, mi fermai, ripartii e chiusi la gara quinto ,come quinto chiusi in campionato assoluto… mentre nella classifica dei giri veloci chiusi terzo. Ancora oggi il record italiano di Imola con il 250 è mio! Fine della storia... Passai alle quattro ruote grazie ad un amico, Fabrizio Fontana, che mi fece provare la prima esperienza, mi piacque mi trovai bene così stufo di diete… quando correvo in moto pesavo 67kg, ora con l'11% della massa grassa che a detta del Dott. Riccardo Ceccarelli è essere in forma, peso 76/77kg . L'amore per la moto però continuò… infatti feci l'istruttore per due anni per Aprilia… poi smisi del tutto, ma la voglia di fare due pieghe ogni tanto mi viene... La moto è la moto, grande rispetto nei confronti delle due ruote! Quando fai la minima cagata sei per terra, mentre in macchina ti giri e resti sulle quattro ruote seduto sul tuo bel sedile… nelle auto anche i più fermi hanno la possibilità di passare quasi per eroi, ti senti più sicuro e avere del coraggio è più facile. In moto no! Poi un'altra cosa che mi manca… la macchina non impenna!!! Hai capito ora perchè conosco Valentino?!
Si, si… in effetti si vede che in macchina ti senti più al sicuro…
Cristiano Barni
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