Braconi: "La 250 investimento fallimentare per i team privati"
In merito alla situazione che sta attraversando la 250 cc è interessante l’intervento di Eros Braconi, manager del team Campetella, una delle formazioni private di maggior successo degli ultimi anni. Seppur con moto inferiori ai mezzi ufficiali, la compagine marchigiana è infatti spesso riuscita a trarre il meglio al materiale a propria disposizione vincendo diversi trofei IRTA riservati al miglior privato, l’ultimo proprio nel 2007 con Fabrizio Lai.
Anche il team Campetella potrebbe lasciare la quarto di litro già nel 2009: “In 250 tutti i team devono far fronte a costi sempre più elevati, riguardanti sia le moto che la gestione della squadra – afferma Braconi – Ogni anno che passa, inoltre, i costi relativi alle trasferte, che non sono affatto da sottovalutare, aumentano sempre di più. È diventato difficile per tutti, specialmente per noi che non disponiamo di una moto ufficiale. Al momento non vedo nessun giovane pilota sul mercato ‘idoneo’ a una Aprilia LE, ossia un pilota che abbia delle prestazioni che giustificano un investimento su di lui di due o tre anni, per arrivare poi ad ottenere dei risultati. Dalla 125 non si vuole muovere nessuno: chi va veloce preferisce rimanere dov’è che fare il salto di categoria su una moto che non è ufficiale, seppur molto competitiva, come la LE. Chi lo fa spesso è costretto a farlo per limiti di età, come per esempio Talmacsi…”.
“Per schierare una Aprilia LE servono 300 mila Euro, più 350 mila per i ricambi, a cui vanno aggiunti tutti i costi di gestione del team: in totale serve un milione di euro per fare una stagione – continua Braconi – Tutto ciò, sapendo già che la tua posizione va dall’undicesima alla quattordicesima… Di conseguenza, il ritorno pubblicitario per gli sponsor è praticamente nullo, perché non ti inquadrano mai, a meno che il tuo pilota non cada. Con queste premesse, è chiaro che la 250 al momento è un investimento fallimentare”.
Eppure il progetto di quest’anno, con due Gilera LE, sembrava nascere sotto buoni auspici…
“Sì, anche se Manuel Poggiali rappresentava un’incognita: poteva andare bene, o male. Purtroppo abbiamo avuto sfortuna perché dopo un buon inizio le cose sono cambiate e lui ha deciso di ritirarsi. Ci aspettavamo, sinceramente, qualcosa in più da Fabrizio Lai, capace l’anno scorso di vincere il trofeo come miglior privato in sella a una moto standard, davanti anche a piloti con la LE”.
Anche voi quindi state pensando di lasciare la 250, l’anno prossimo?
“Ci stiamo guardano intorno, è chiaro… Potremmo continuare forse però con solo una LE, se ci saranno i presupposti per non rimetterci economicamente. L’altra opzione sarebbe quella di fare soltanto la 125, con una Aprilia RSA (si parla di Raffaele De Rosa, ndr). In 125 i costi sono senza dubbio minori, sia per comprare la moto, che per i ricambi, e anche per il personale che può essere ridotto di numero. Il problema ora però è che tutti vogliono andare in 125, ma c’è un limite massimo di posti e le richieste dei team a quanto so io sono già 50-60… Dovessimo fare la 125 mi dispiacerebbe per il team, che a parte qualche elemento è invariato sin dal 1999-2000: ormai siamo una famiglia e mi dispiacerebbe proprio lasciare fuori qualcuno dei miei”.
Alberto Cani
speriamo che cambino idea