un po OT ma sempre su simoncelli...
Marco Simoncelli L’uomo-copertina del numero di dicembre di Riders - Italian Magzine è Marco Simoncelli: il campione del mondo della 250, sempre più popolare, si racconta sulle pagine del mensile diretto da Roberto Ungaro, svelando di aver rifiutato di passare in MotoGP già nel 2009, rifiutando un ingaggio di un milione di dollari.
All’interno del servizio vengono inoltre svelati altri particolari del pilota romagnolo, sia professionali sia intimi. Marco stesso ha raccontato un lato inedito del suo carattere: “Fino a 15-16 anni, spesso, ho dormito nel lettone con i miei genitori e ancora oggi, ogni tanto, lo faccio”.
È successo anche a Valencia, la notte dell’ultima gara del Motomondiale, nel camper di famiglia. “Eravamo tutti insieme nel lettone”, ha raccontato Martina, la sorellina di Marco. “Io, lui e i nostri genitori. Abbiamo fatto una gara a chi scendeva per primo”.
La sorella Martina ha raccontato anche che Marco parla nel sonno: «Una volta l’ho trovato per terra che urlava: “Bee, beep... Spostati, levati!».
La copertina di Riders Un altro dettaglio lo svela Aligi Deganello, il suo capotecnico: “Credevate che Sic fosse il soprannome di Simoncelli? No, è l’acronimo di Sbattersene I Coglioni. Lo abbiamo deciso noi, perché dopo i due anni andati male avevamo capito che era arrivata l’ora di rimboccarsi le maniche, fregarsene delle critiche e dare gas». Questo concetto devono averlo assimilato molto bene.
Per decidere se salire in MotoGP o restare in 250, Marco ha ascoltato i consigli di una strettissima cerchia di persone, tra cui quella del suo amico Valentino Rossi. “Lui mi ha suggerito di passare in MotoGP, ma non gli ho dato retta. Non avevo voglia di fare un altro anno di apprendistato”.
“Ora si può dire”, ha concluso Carlo Pernat, il suo manager. “I primi a contattarlo sono stati quelli della Yamaha Tech 3 di Poncharal, poi la Ducati, sia per la squadra ufficiale, sia per il team satellite. Infine anche Honda Gresini e Suzuki". Invece Simoncelli ha scelto di restare alla Gilera, rinunciando a molti soldi. “Tanto se continuo ad andare forte, me li offriranno anche il prossimo anno”. C’è spazio anche per i sogni: “Il mio è vincere anche in MotoGP”, dice Marco.
Marco Simoncelli Ma se non ce l’avesse fatta? Papà Paolo pensa: “Rischiava di andare a fare il gelataio o il muratore” e Simoncelli ribatte: “I gelati mi piacciono, ne avrei mangiati tanti, ma non esser riuscito a dimostrare il mio valore mi avrebbe fatto tirare il culo…”
Nelle pagine di Riders Simoncelli non appare solo con i suoi caratteristici riccioloni ma anche con i capelli lisci, da punk, da rasta e tutti all’indietro. Niente trucchi di Photoshop: “SuperSic” si è sottoposto a una giornata di trucco e parrucco e ne sono usciti ritratti unici ed esclusivi (il video è disponibile su riders-online.it).
da gpone
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