A proposito della pericolosità della corsa...
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Dalla GAZZETTA:
ATAR (Mauritania), 10 gennaio 2004 - Era caduto giovedì, nella settima tappa della Dakar che doveva portare i concorrenti da Zouerat a Tichit. Ma non si era saputo niente. O almeno, niente lasciava presumere che la situazione fosse così grave. Invece è arrivata la brutta notizia: Jose Manuel Perez, motociclista spagnolo di 41 anni in gara su una Ktm, è morto in mattinata all'ospedale di Alicante.
"Jose Manuel Perez - recita un comunicato dell'organizzazione -, alla sua quarta partecipazione alla corsa, è caduto prima del CP1 nella settima tappa. E' stato soccorso, portato a Zouerat e lì operato dai medici della Fidelia (che segue la parte sanitaria della corsa). Aveva sofferto un trauma addominale molto grave: gli sono stati asportati la milza, una parte di fegato e di un rene. Successivamente è stato trasferito, con un aereo militare della Mauritania, da Zouerat à Nouakchott, poi da Nouakchott a Dakar. Domenica il viaggio, con un Falcon, verso la Spagna dove è arrivato nella notte. Poco dopo il suo arrivo all'ospedale di Alicante si è verificato il decesso".
L'ultimo incidente mortale nel corso della Dakar risale al 2003. Quando Bruno Cauvy, 48 anni, navigatore di Daniel Nebot, è deceduto durante la tappa tra Zilla e Sarir, in Libia. La gara ovviamente prosegue: in programma la decima tappa, da Atar ad Atar per 499 km (483 dei quali in prova speciale).
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Eppure, se ne avessi la possibilità, parteciperei.
Con qualunque mezzo, senza alcuna velleità. Per il semplice desiderio di arrivare fino a Dakar.
Questa, più di ogni altra corsa.