da MOL
250: la Fantic ricomincia dal Mondiale
Il glorioso marchio, resuscitato da un imprenditore veneto che presto rilancerà sul mercato il Caballero, correrà nella quarto di litro con l'esperto Vincent e il debuttante Ferro
Se vogliamo essere nazionalisti, gli italiani sono diventati più bravi degli americani e dei giapponesi che in Henry Ford e Soichiro Honda hanno avuto i grandi realizzatori di sogni apparentemente folli. In effetti Federico Fregnan, imprenditore trevigiano, il suo sogno l’ha realizzato e in poco tempo. Amava le Fantic fin dalla gioventù, quando correva nel fuoristrada e durante la scorsa estate ha rilevato con un’asta il marchio, che da 8 anni non produceva più moto, dal Tribunale di Lecco. Potrebbe sembrare solo un sogno e invece, eccoci già pronti con due modelli di serie che a giorni verranno prodotti (Caballero Regolarità Casa e Super 6 Motard) , una versione gara che al debutto con il giovane Michael Pogna è arrivata seconda in una gara in Lombardia. Non male come inizio, anche perché la voglia di correre nel fuoristrada c’è eccome. Sul palco della presentazione vecchie glorie di ieri come Brissoni e Maffessoli e giovani interessanti con tanta voglia di affermarsi, ma alla Fantic non bastava… Fregnan ha infatti annunciato il prossimo impegno (a Milano 2005) di un trial 50, primo passo in un settore che vide la casa italiana primeggiare a livello iridato a partire dagli anni '80. Ma di soli cinquantini non si vive, anche se evoluti e decisamente ben riusciti e con dettagli notevoli.
Ed ecco la grande sorpresa della serata, la R 250 con la quale Arnaud Vincent (francese campione del mondo della 125 nel 2002) e Gabriele Ferro, 16 anni da Biella, il più giovane della 250. Un progetto ambizioso e una moto decisamente interessante sulla quale ci sono le impronte di due interessanti gruppi di lavoro, il primo è la Moro Racing di Franco Moro, ex tecnico di alto bordo Aprilia a fianco di Rossi, Biaggi, Capirossi e De Angelis e nel reparto sviluppo e la CRP di Modena, azienda fornitrici di scuderie di F1 e del mondiale Rally. Il risultato è decisamente di alto livello, come conferma la raffinata aerodinamica e le dimensioni contenutissime. I dettagli li spiega il progettista, Franco Moro: “Sono tanti anni che mi occupo di 250 e in questa moto ho voluto concentrare tutte le idee maturate in questi anni, ovvero un motore a V di 90 gradi con un solo albero per avere le dimensioni più compatte possibili. E poi ho fatto questo ragionamento: le gare si vincono in curva quindi è li che bisogna essere veloci. Per arrivare a questo, abbiamo usato componenti all’avanguardia in tema di ciclistica come le forcelle Mupo, i freni periferici Braking, l’ammortizzatore Matris e un’evoluta elettronica”. Già perché le Fantic - a parte le gomme Dunlop - hanno una caratteristica interessante: sono totalmente realizzate con parti italiane e tecnologia in buona parte operante in Veneto, anzi nel trevigiano. Non peraltro tra gli sponsor c’è la Provincia di Treviso rappresentata dal presidente e l’associazione industriali con il vicepresidente Zoppas.
Interessante la scelta dei piloti, Arnaud Vincent viene da due anni difficili, ma ha voglia di riscatto: “Avevo bisogno di un team che mi desse fiducia e nel quale ci sia un obiettivo comune. Qui mi sono trovato molto bene e penso di aver fatto una scelta importante”.
Ferro è simpaticissimo, un vero cucciolo, ma con le idee chiare: “Non vedo l’ora di provare, per ora ho girato solo a Valencia e non conosco le piste del mondiale. Per me sarà un anno di studio, però un obiettivo l’ho raggiunto. Lo scorso anno nel trofeo Honda guardavo alle gare del mondiale come a un sogno e adesso sono li con loro, con i migliori”.
Un altro sogno che diventa realtà. La Fantic sarà pronta a breve presso i concessionari, mentre le GP debutteranno il 16 a Barcellona nei teast Irta. Tanti nomi importanti presenti in sala, ex campioni come De Petri, uomini di gare e affari come Arnaldo Farioli e soprattutto Jan Witteveen, ex progettista e leader dell’attività sportiva Aprilia dimissionato a fine stagione 2004. Il tecnico olandese ha dichiarato che la sua è solo un visita di cortesia per vedere come abbia lavorato il suo ex pupillo Franco Moro, ma c’è chi dice che la liason tra Fantic e Witteveen potrebbe arrivare ad una collaborazione. Fregnan ne sarebbe molto onorato, la tecnico piacerebbe avere una Casa con la quale ripartire nelle gare, ma si parla anche di un gruppo industriale con sede nell’Europa dell’Est che lo avrebbe scelto come leader produttivo.