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MessaggioInviato: mar 05 apr, 2005 4:00 pm 
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Motospugna
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Se dovessimo fare un rapido sondaggio su quale, tra le tre, sia la cilindrata che amate di più, probabilmente la 250 si troverebbe al terzo posto. Fanalino di coda, quindi. Del resto, negli ultimi anni la classe intermedia non ci ha abituato a campionati particolarmente spettacolari (o almeno incerti nel verdetto finale), con piloti spesso capaci di laurearsi iridati da dominatori. Ciò avviene almeno dal 2001, anno dei record di Daijiro Kato, che qui cogliamo l'occasione di salutare. All'ormai scomparso pilota nipponico si sono succeduti nell'albo d'oro Marco Melandri, Manuel Poggiali e, nel 2004, Daniel Pedrosa.
Forse lo spagnolo confermerà il numero 1 sulla propria carena (come vedete in foto), ma avrà vita molto difficile, senza dubbio: la 250 in edizione 2005 si propone come una categoria dallo spiccato interesse, pronta a rinverdire i fasti di metà anni '90, quando i vari Biaggi, Harada, Jacque, Waldmann, (perdonateci se ne dimentichiamo qualcuno) erano gli ultimi a darsi battaglia in pista, rubando la scena, e il titolo di "classe regina", alla 500.
Certo, ora la MotoGP è un altro mondo e il suo primato inattaccabile, ma i nomi pronti a lottare per il vertice sono veramente tanti: Pedrosa, Porto, De Puniet, De Angelis, Dovizioso, Lorenzo, Barbera, e potremmo anche aggiungere Locatelli, Stoner, Corsi, Aoyama, almeno con ambizioni da podio. Mica male no? Vari debuttanti (e qualche ritorno) provenienti dalla 125, ma guai a chiamarli rookie. Nei test tutti i nuovi hanno fatto chiaramente capire di non temere nessun confronto, di aver voglia di puntare al titolo al primo colpo, seguendo le orme di Poggiali e Pedrosa. Per ora fiumi di parole, vediamo cosà dirà la pista. Non sarà facile.
Nei test invernali abbiamo visto in forma soprattutto Sebastian Porto, che posizioniamo, con Pedrosa, in pole-position per la vittoria finale; alle loro spalle si sono piazzati con costanza Randy De Puniet e Alex De Angelis, capaci di prestazioni consistenti e convincenti. Saranno della partita, e per il sammarinese potrebbe finalmente arrivare quel primo posto ancora mancante nella sua carriera, anche in 125.
Più altalenante Dovizioso, che ha alternato grandi performances a giornate in ombra. Il forlivese ha dichiarato apertamente di voler ambire alla corona iridata, ma si deve augurare di non evidenziare questa caratteristica nel corso della stagione. Più arretrati, e sempre su tempi simili, Lorenzo e Barbera, compagni-nemici ai quali un'eccessiva rivalità all'interno del box potrebbe far male sul rendimento.
Nel complesso, la 250 riproporrà la solita sfida Honda-Aprilia. Le altre Case, qui più che mai, sono semplici comprimarie. Sia Tokyo che Noale mettono in campo un buon esercito di ufficiali, e sarà determinante la capacità delle squadre nella messa a punto. Lo scorso anno senza dubbio le migliori strutture si sono rivelate Telefonica Honda e Aspar Team, per chiarirci, le formazioni dei due antagonisti Pedrosa e Porto (all'argentino ora si è aggiunto De Puniet).
Poche novità sul piano tecnico, perchè le due moto saranno fondamentalmente quelle viste nel 2004, già piuttosto vicine in quanto a competitività.
Dobbiamo al temerario team UGT Kurz la scelta di schierare due Yamaha. Iwata, dal dominio assoluto del 2000, annata del titolo di Olivier Jacque, ha lentamente abbandonato il programma della 250, che ha visto gli ultimi sprazzi proprio con Porto nel team Petronas. Correva l'anno 2002.
Più interessanti le due new-entry, Fantic e KTM. Per lo storico marchio italiano, risorto dopo ben dieci anni di assenza delle scene a Dosson di Cassier, provincia di Treviso, si tratta del debutto assoluto nel Motomondiale. Una scelta diversa dal solito, quella di lanciarsi in 250 e non nella 125, ma con una moto che già si propone come una delle più interessanti a livello tecnico. Il primo anno (con Arnaud Vincent e Gabriele Ferro) non sarà facile, ma la competenza della struttura, diretta da Franco Moro siamo sicuri possa portare più avanti belle soddisfazioni.
Per quanto riguarda KTM, al momento il progetto della quarto di litro è il meno tenuto in considerazione: tra una 125 pronta al successo, un debutto in MotoGP (come motorista) insieme alla compagine di Kenny Roberts Senior, la 250 è stata messa in stand-by. A pagarne le conseguenze sarà Anthony West, che dovrà assistere ai primi tre Gran Premi davanti alla televisione e seduto, con suo immenso dispiacere ovviamente, sul divano del salotto. Il reparto corse di Mattighofen ha infatti scelto di posticipare all'appuntamento di Le Mans l'esordio del nuovo modello.
Lo dobbiamo ammettere però: per divertirci, in questa di nuovo scoppiettante "dueemezzo", non avremo bisogno di aspettarla.


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