YAMAHARACING-SOTTOSSERVAZIONE


La Yamaha R6Cup è sempre più trampolino di lancio per giovani emergenti. L'esempio più fulgido è quello di Massimo Roccoli che nel 2003, a soli 18 anni, ha vinto il campionato guadagnandosi il passaporto per le serie di livello internazionale. L'arrivo sulla scena di vecchi marpioni come Franco Brugnara (Supercampione 2004) e Sebastiano Zerbo (Supercampione 2005 con una gara d'anticipo) ha alzato ulteriormente il limite permettendo ai giovani leoni di confrontarsi con avversari di grande esperienza ed altissimo livello tecnico: nell'edizione 2005 si è girato su tutti i circuiti in tempi che non avrebbero sfigurato nelle concomitanti gare del tricolore Supersport, che si corre con le 600 preparate. Nella R6 si corre con una moto stradale, i costi sono estremamente bassi ma la YZF-R6 – anche senza alcuna modifica al motore – si è rivelata tanto veloce e potente da essere una validissima palestra per i campioncini di domani. La Yamaha R6Cup sta diventando il campionato d'accesso più gettonato del panorama sportivo italiano.In questa sezione del sito presentiamo i giovanissimi che si sono messi maggiormente in luce nell'edizione 2005 del campionato promozionale patrocinato da Yamaha Motor Italia e organizzato dalla ACE.

Gerno di Lesmo
16 settembre 2005

Fabrizio Perotti, 20 anni, è il pilota del momento. Il secondo posto centrato nella quinta prova al Mugello lo ha catapultato sotto i riflettori mettendo in luce doti di guida non comuni. Quando è lontano dai circuiti e dalle moto Fabrizio frequenta il corso di laurea in discipline dello spettacolo. E in effetti lo show offerto sulla pista toscana non è stato affatto male! Fabrizio Perotti corre per la concessionaria Motocenter Gatti di Brescia.
“Ho cominciato a correre nel 1999 con gli scooter. L'inizio è stato confortante, ho vinto la prima gara! L'anno successivo ho portato a casa il campionato e nel 2001 ho iniziato a correre in velocità con la 125 Sport Production.
Come tutti i ragazzini pensavo che la 125 fosse la strada più veloce per arrivare ad un certo livello, invece mi devo ricredere, le 4T sono molto più formative. E' il primo anno che corro con questo tipo di moto e mi dispiaccio per aver perso qualche stagione di troppo, con la 125 se non hai a disposizione budget pazzeschi è impossibile uscire fuori. Ho scelto la Yamaha R6Cup perché non è un monomarca come gli altri, l'organizzazione è di alto livello, curata nei minimi dettagli, e anche il fatto di correre sui circuiti più prestigiosi, nel contesto del tricolore, è molto importante. Il mio esordio non è stato molto brillante, nella prima prova sono scivolato in prova e ho mancato la qualificazione. Ho gareggiato in gara-2, vincendola. E' stato un episodio importante, mi ha fatto capire quanto sia difficile mettersi in mostra in questo tipo di gare, il livello è molto alto e mi fa piacere che siano in pista piloti esperti come Brugnara e Zerbo, vanno fortissimo e correre insieme a loro è molto formativo. Durante la stagione sono migliorato molto e il momento più felice è stato il secondo posto al Mugello. Mi ha dato una grandissima carica e spero di poter chiudere l'avventura con un altro acuto. Il prossimo anno vorrei passare in Superstock, magari con la 1000, dipende dalle possibilità che mi si presenteranno. Ma vorrei restare con la Yamaha, mi sono trovato benissimo e partecipando alla R6Cup ho avuto modo di farmi conoscere da diverse squadre.

Gerno di Lesmo
16 settembre 2005

Federico Pica ha 20 anni e corre per la concessinaria Moto Olimpia di Anzio (LT). Nella quinta prova al Mugello ha concluso al settimo posto navigando a lungo nelle posizioni di vertice. La sua stagione è stata in crescendo, la voglia di sfondare c'è!
“Ho cominciato a correre in un trofeo monomarca 125, poi ho preso parte alla Coppa Italia. Quest'anno ho deciso di impegnarmi in un campionato più competitivo e ho scelto la Yamaha R6Cup: nel panorama italiano non c'è nulla di paragonabile come organizzazione e livello tecnico.
Mi sono trovato benissimo, il paddock è molto assortito ma devo dire che i ragazzi che hanno delle ambizioni sono in netta maggioranza.
Si respira un'atmosfera molto competitiva. Le mie prime due gare sono state un po' sfortunate, sono scivolato sia a Vallelunga che a Misano. E' stato un peccato perché nelle due occasioni avevo la possibilità di stare nelle posizioni di vertice. Poi la stagione si è raddrizzata e al Mugello è arrivato un bellissimo risultato. Ho trovato la strada e adesso voglio finire ancora più avanti: ormai sento di poter ambire alle prime cinque posizioni. Vincere è molto dura perché sono in pista piloti molto navigati che sanno il fatto loro, hanno manico ed esperienza da vendere. Penso che questo sia un vantaggio perché è meglio crescere accanto a piloti di alto livello che trovarsi di fronte avversari mediocri. Per questo reputo che la Yamaha R6Cup sia un'ottima scuola per i campionati maggiori: se vai forte qui ci sono buone possibilità di essere competitivo anche nelle serie professionistiche. Per il 2006 il mio sogno è passare in Superstock 1000: è un campionato molto competitivo ma dopo essermi fatto largo nella mischia della R6Cup non ho più paura di niente!”