Libri&Manuali
IL MOTORSHOW CELEBRA I SUOI 30 ANNI CON LIBRO E FILM
Si arricchisce il programma delle iniziative per il traguardo storico dei 30 anni del Motor Show con due nuove realizzazioni.
La ricorrenza è di quelle da festeggiare: il Motor Show di Bologna, quest'anno in programma dal 3 all'11 dicembre, raggiunge il traguardo storico dei 30 anni di vita. La trentesima edizione è stata celebrata tra l'altro con la pubblicazione di un libro e la realizzazione di un film ad episodi.

“Motor Show. 30 anni di Motori a Bologna” è un’opera a cura di Marco Franzelli, giornalista Rai, che ha lavorato con Enzo Biagi in “Linea Diretta”, condotto il Tg1 Sport e scritto – tra l’altro – il libro "Luca Di Montezemolo, le grandi vittorie Ferrari". Attualmente è responsabile dei servizi speciali del Tg1.

Edito da Franco Angeli, racconta la storia del Salone bolognese, indissolubilmente legata alle vicende dell’automobile e della moto in Italia. L’avventura parte dal dicembre 1976, con la prima edizione ed una scommessa che in meno di un decennio è diventata un fenomeno di massa: Bologna ogni ultimo mese dell’anno diventa la capitale europea di tutto quello che si muove su due e quattro ruote.

Franzelli accompagna il lettore in questo viaggio, dove ogni capitolo è dedicato ad un’annata del Salone, spiegando come il Motor Show ha sempre riservato sorprese al suo pubblico, guadagnandone l’apprezzamento, arrivando ogni volta in anticipo sui tempi con le novità di prodotto, le nuove tendenze, le prove di auto e moto e facendo incontrare i visitatori con i miti dello sport, da Enzo Ferrari a Schumacher, da Senna a Valentino Rossi. Nato come sfida, il Motor Show ha sempre avuto la forza e le idee per alimentare e soddisfare la passione degli italiani. Questo si può leggere nelle pagine del libro.

Altra realizzazione dedicata allo storico compleanno del Motor Show è il film a episodi “La Ruota”, realizzato da ipotesICinema, il laboratorio di cinema nato nel 1982 da un’idea di Ermanno Olmi e che dal 2002 svolge i suoi lavori grazie all’ospitalità e alla collaborazione della Cineteca di Bologna. Tra le precedenti opere del laboratorio “O Solemio ­ Autoritratto italiano”, presentato alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia nel 2004 e Attese, la seconda parte di Autoritratto Italiano, acquistati dalla RAI e mandati in onda nello scorso mese di settembre.

I cinque episodi del film, realizzato in formato mini dv, a colori, della durata complessiva di 15 minuti, sono stati prodotti da quindici giovani partecipanti al laboratorio di ipotesICinema, di età compresa tra i 20 e i 30 anni. Curatore del laboratorio è Mario Brenta che, come per le passate realizzazioni, ha seguito e coordinato anche “La Ruota”, che ricostruisce il ciclo vitale dell’uomo e della macchina, analizza la grande influenza delle quattro e delle due ruote durante tutto l’arco della nostra vita. L’intento del cortometraggio è proprio quello di illustrare il ruolo di auto e moto nell’immaginario collettivo, la loro funzione nella quotidianità, l’essere oggetto di desideri.


[15/11/2005] A cura di
Redazione Motopress

http://www.motorshow.it/

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se Rossi se la piglia in saccoccia Ci GODO COME UN PORCO
se stanno inchiappettando Rossi CI GODO como un suino
perchè mentire? Ci GODO!

corriere

Dal 3 dicembre al via la kermesse dell'auto a Bologna Il Motor Show compie trent'anni Tante novità: nove mondiali e un centinaio fra europee e nazionali. Accanto alle auto, gare, eventi, personaggi e convegni

BOLOGNA - Trent’anni di festa del motore, a Bologna. Ventiquattro, quelli delle nozze fra la rassegna e Alfredo Cazzola partito quasi da zero e arrivato, ormai, all’Olimpo delle esposizioni motoristiche internazionali. Quanta strada ha percorso il manager bolognese, dai tempi in cui il Motor Show viveva delle esibizioni, metà fra il grottesco e l’irreale, di un improbabile scozzese di Budrio e delle imprese acrobatiche di Holer Togni e dei suoi stunt men. Da allora il Motor Show, che nel 1981 passò proprio nelle mani di Cazzola e ricevette l’augurio personale di Enzo Ferrari, è diventato salone internazionale dell’auto: nei giorni scorsi Ha avuto il riconoscimento dell’Oica, l’organizzazione mondiale dei costruttori di automobili, che ha attribuito alla rassegna lo status che Alfredo Cazzola sognava da anni.
Il Motor Show 2005 (dal 3 all'11 dicembre) si presentaal pubblico con tante novità, di cui nove mondiali e un centinaio fra europee e nazionali. Ma per la gente, quella che potrà arrivare dalle città anche con gli autobus speciali, le macchine esposte sono nuove di pacca. perché un conto sono le fotografie, quelle che i giornali pubblicano alle presentazioni, un conto è vedere le auto da vicino. Provare per credere: guardatevi, tanto per fare qualche nome, le foto di Alfa Brera, Volvo C70, Citroen C6, Audi A4 Cabrio, Peugeot 407 coupé, Panda Cross, poi recatevi a Bologna e guardatele dal vivo, insieme a tutte le altre bellissime auto, per scoprire design e tecnica.
Che Alfredo Cazzola sia un manager di grande valore, lo dimostra il cammino che ha fatto. Ha acquisito il salone di Torino e, dopo aver capito che la rassegna dell’auto non aveva più sbocchi, ha trasformato il Lingotto in una sede di rassegne internazionali molto qualificate. Ha preso una società gloriosa come la Vurtus Pallacanestro e l’ha portata ai titoli italiano ed europeo. Ora è presidente del Bologna calcio che naviga in acque procellose: c’è da scommettere che riuscirà a riportarlo in alto, a ricreare quello che un tempo veniva definito «lo squadrone che tremare il mondo fa».
Bologna, negli anni, è diventata anche la vetrina di un discorso mercantile che coinvolge tutti i costruttori. In prima fila quelli italiani (Fiat, Alfa, Lancia, Ferrari, Maserati, Lamborghini) che trovano al Motor SDhow molti degli interlocutori che poi si recheranno nelle concessionarie.
Ma è per la capacità con cui il Motor Show è stato gestito, che alla rassegna bolognese non manca anche l’altra anima dell'evento, cioè le corse e i personaggi. Come il Memorial Bettega, che ricorda uno dei più amati piloti dei rally mondiali e che costituì il momento di riappacificazione fra i saloni di Torino e Bologna, è nobilitato quest’anno dalla presenza di Valentino Rossi. Negli stand (in particolare in quello della Gazzetta dello Sport) arriveranno i grandi campioni del motorismo, da Melandri a Capirossi, da Jean Alesi a Gabriele Tarquini e via dicendo.
Un caleidoscopio fatto di molti colori, insomma. Ma fatto anche di convegni e tavole rotonde che non riguardano solo il mercato, peraltro importante, ma che coinvolgono la sicurezza stradale in ogni sua sfaccettatura. E questo, in un salone veramente moderno, è un fatto di civile importanza.
Nestore Morosini
30 novembre 2005

motonline

Melandri al Motor Show
Alla presentazione del nuovo scooter PS Honda, il suo padrino Marco Melandri fa il bilancio dei test di Sepang recentemente conclusi
di Marco Masetti


Marco Melandri in sella al nuovo scooter PS della Honda

Bologna-In mezzo ad auto di tutti i tipi, nell'isola Honda che dà spazio alle moto c'è Marco Melandri, reduce dai test di Sepang e uomo immagine della Casa giapponese, che lo ha rilanciato attraverso il Team di Fausto Gresini ed è stata ripagata dai risultati del ragazzo di Ravenna.
"Piano, non mi chiedete se sono l'anti Rossi - attacca senza problemi Marco - perché il favorito del mondiale resta lui. Io sono qui e devo dire una cosa: venivo al Motor Show da bambino a vedere i miei idoli correre in moto e adesso che potrei farlo io non ci sono più le gare, anche di supermotard. Non è giusto".
Insomma Marco la pensa come noi: un Motor Show senza moto proprio non esiste. Ma Melandri ha anche qualcos'altro da aggiungere: "I miei test a Sepang, gli ultimi della stagione, non sono certo stati inutili. Ho lavorato molto per la Michelin e abbiamo avuto la prova che anche la mia squadra a fine stagione ha fatto un grande lavoro. Si perché anche se in gara sono andato male, sempre con lo stesso materiale, in questi giorni abbiamo fatto grandi progressi. Adesso, finiti i vari impegni promozionali, vado in vacanza. Però non starò fermo, visto che dovrò di sicuro buttare giù i chili di troppo che metterò su nelle varie cene degli sponsor".
- Cosa ti aspetti dalla Honda per la prossima stagione?
"Per ora aspetto che Hayden deliberi il nuovo materiale, ma credo che inizieremo la stagione con un telaio nuovo e il motore già usato dagli ufficiali a fine stagione (del quale si dice si sia lavorato molto a livello di freno motore). A proposito, mi hanno detto che Hayden nelle ultime gare ha usato indicazioni di setting provenienti dalla mia moto. Da una parte mi rende orgoglioso, anche per il mio team, dall'altra, un po' mi spiace aiutare un rivale".




(02.12.05)

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METEOROLOGO E CONSULENTE CINOFILO