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Autore Messaggio
MessaggioInviato: sab 02 ott, 2004 6:21 pm 
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Lima gomiti

Iscritto il: sab 04 set, 2004 6:29 pm
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Dai, che l'ho accorciato, leggetelo!! :lol: :o :lol: :oops:

[size=9]Rimane l’amaro in bocca dopo questo primo Qatar. Non per il meritevole vincitore, ma per il contorno in cui tutto si è svolto, si è sgretolato….lentamente.

Un grande giro di moto molto potenti. E di un’altrettanto potente pecunia.
E intorno, il deserto.
Niente pubblico sugli spalti, niente tifo, niente colore, niente calore, se non quello asfissiante della regione.
E quello cocente per la delusione di non vedere un italiano sul podio.
Peccato.
Anche se la speranza è l’ultima a morire, la sua fiamma si era spenta ancor prima della partenza di questa 13° gara. Rimaneva solo quella strana fiducia, piccola e nascosta, che si conserva inconsciamente quando si ha la consapevolezza che esistono le favole.
E i maghi. Buoni.
Ma, purtroppo, anche le streghe cattive….

Viene da chiedersi se quella gigantesca macchina delle competizioni, e della Competizione in generale, sia stata creata da uomini… o da automi.
E viene da chiedersi se, ad ogni costo e per qualsiasi ragione, sia il mezzo a dover prevalere sull’uomo, sia la fredda ragione a dover crocifiggere la magmatica passione che porta l’uomo a tendere a quel “quid” che non si raggiungerà mai, ma che vale la pena di inseguire…
Viene da chiedersi quanto paghi un atteggiamento ottuso e volutamente provocatorio, quando le fondamenta dello spettacolo sono proprio quei rari rivoluzionari che stravolgono sistematicamente le regole del gioco.
Fino a che punto sia morale spostare drasticamente in avanti il limite tra la pressione sopportabile e l’ansia insostenibile.
E fino che punto sia lecito spingere il confine tra la correttezza, che nobilita l’uomo, e la ripicca, che lo uccide.

Perché non è forse più facile mascherarsi da paladini della giustizia e combattere ciecamente nel nome di una giustizia suprema (creata e gestita dagli stessi uomini) che non ammettere le proprie colpe e combattere contro i propri fantasmi…?
Perché non è forse più comodo celare un eccesso di pignoleria sotto le spoglie di correttezza, la stessa che, molte volte, si è preferito trascurare, che ammettere qualcosa di più sottile, qualche scelta non felice che risulta difficile da ammettere, ma che più volte è stato facile cogliere…?

Forse.


Ultima modifica di Maya il sab 02 ott, 2004 9:33 pm, modificato 2 volte in totale.

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MessaggioInviato: sab 02 ott, 2004 6:40 pm 
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Lima gomiti

Iscritto il: sab 04 set, 2004 6:29 pm
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Ma per fortuna c’è chi ancora crede che la vittoria sia la diretta conseguenza di una perfetta fusione tra testa e cuore.
Chi ancora è capace di emozionarsi nel vedere il talento, privilegio naturale, prevalere sui più acuti calcoli e concepire che la pressione eccessiva dovuta a cause inconcepibili è l’anticamera della sconfitta e che il desiderio di superare i propri limiti è accecante e tale da rendere invisibile ogni possibile conseguenza.
Comprensibile.
Giustificabile.
Appassionante.
Ed è encomiabile quella immane forza mista ad incoscienza di chi rischia per evadere a tutti i costi dalla mediocrità, da quella gabbia fitta che impedisce di vedere il cielo, l’atteggiamento di chi detesta rimanere confinato negli argini di una carriera senza gloria, di chi rifugge come il peggiore dei mali la possibilità di arrendersi, o anche solo di rimanere in difesa. La consapevolezza che sarebbe un peccato non osare, quando si ha la passione. E la convinzione.
Ma il lieto fine non appartiene a tutte le favole.
Gli errori esistono, e quelli commessi in questa storia sono quelli che bruciano di più. E che fanno più male.
Perché in questo modo si è decretata la vittoria degli stregoni cattivi, proprio quelli che si volevano combattere. E proprio quando si era ad un passo dalla rimonta, e da una possibile vittoria.
L’eroe buono questa volta è stato sconfitto. Da sé stesso.
Per fortuna la favola non finisce qui.
Non rimane tanto da scrivere, è vero, ma i maghi buoni stupiscono sempre alla fine, vero?
Per adesso una sola morale, dalle fiabe lette durante le gare scorse: Non è forte chi non cade mai. Ma chi cade e si sa rialzare.[/size]

In bocca al lupo, Vale!


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MessaggioInviato: sab 02 ott, 2004 9:36 pm 
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Lima gomiti

Iscritto il: sab 04 set, 2004 6:29 pm
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