Dalla
gazza
Sete, un dono alla persona sbagliata
«Sabato era il compleanno di Hayden, ma alla fine ho fatto un regalo a Rossi...»
dal nostro inviato
SACHSENRING (Germania) Peccato che la battaglia per il secondo posto non conti nulla, perché sarebbe veramente appassionante. Dopo 10 gare, Valentino Rossi ha 236 punti in classifica contro i 116 di Marco Melandri, il meno lontano dal fenomeno. Quindi ci sono Gibernau (115), Edwards (114) e Biaggi (113).
Sete ha incassato un'altra sconfitta all'ultimo giro. Probabilmente lo spagnolo ha bisogno di trovare delle ragioni per non crollare dal punto di vista psicologico, ma la spiegazione per giustificare l'errore con cui ha clamorosamente aperto la strada all'odiato rivale ha fatto un po' sorridere: «Quando sono passato sul rettilineo mi hanno confuso i tanti cartelli esposti. E così sono andato lungo».
Nel silenzio della sala stampa, si è sentita una voce: «Se per questo, c'era anche tanta gente che si muoveva sulle tribune. Allora sarebbero dovuti cadere tutti?».
Gibernau ammette di attraversare un periodo duro: «È l'anno più difficile della mia carriera. Stavolta avevamo fatto un buon lavoro. Senza quell'errore sarei salito io sul gradino più alto del podio. Sabato era il compleanno di Hayden, ma ho fatto il regalo alla persona sbagliata».
Nonostante tutto, Sete riesce ad essere positivo: «Finalmente siamo tornati competitivi. Rossi adesso è mentalmente più forte, ma noi ci stiamo riprendendo. E non chiedetemi se vado in ferie: sono stato in vacanza per tutta la prima parte della stagione!».
Soddisfatto Nicky Hayden, autore della pole e terzo in gara. L'americano doveva prima di tutto dimostrare che il successo travolgente di Laguna Seca non era un caso isolato, dovuto al vantaggio di correre sulla pista di casa. «Sono felice non tanto del podio, ma per quanto ho imparato lottando con due piloti del calibro di Rossi e Gibernau».
Ben diverso l'umore del suo compagno, Max Biaggi, sempre più duro nei confronti della HRC: «Ogni volta è la stessa musica, con problemi di saltellamento davanti. Non riesco a entrare in curva, non posso attaccare. Sabato mattina ho cambiato tre forcelle, senza miglioramenti. È chiaro che è un problema di motore. Gibernau ha la stessa moto, ma riesce a tenere la corda, a stare piegato. Se ci provassi io, non rimarrei in piedi».
Il romano non vuole comunque cambiare squadra. «Ma far parte di un team ufficiale non significa solo avere un telaio nuovo (nonostante le smentite ufficiali, lo avevano in questa gara lui, Gibernau e Hayden; ndr). Perché se Melandri e Barros vanno più forte di me, significa che qualcosa non va». Rispetto alle qualifiche, sembrava poter disputare una bella prova Marco Melandri, il migliore nel warm-up. Invece il ravennate ha faticato per arrivare al traguardo. «Dopo le cadute nelle ultime due gare, era fondamentale finire questo GP. Ma speravo in qualcosa di meglio. Nella seconda parte di gara, la gomma scivolava molto e ho temuto anche stavolta di finire per terra».
Non è riuscito nemmeno Loris Capirossi a firmare l'impresa. Eppure il pilota della Ducati, 9°, aveva mostrato nel warm-up di avere un ottimo ritmo. Tanto da avvertire: «Potrei togliermi una bella soddisfazione». Ma le nuove gomme, buone in qualifica e nella prima parte di gara, hanno sofferto le numerose curve a sinistra. «Sarebbe falso mostrarsi contenti, ma sono soddisfatto per i progressi delle Bridgestone. Ora abbiamo bisogno di risultati».
Alessia Cruciani