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la gazetta delo sport
Rossi-Ferrari Si fa sul serio
Vale chiude i test e si migliora di un secondo «Volevo approfondire la conoscenza sulle auto di F.1» Brivio: «Nel 2006 stagione divisa tra moto e prove? Si può fare»
dal nostro inviato
FIORANO (Modena) Ma allora Valentino Rossi fa sul serio? La domanda è d'obbligo e la risposta scontata, dopo che per il secondo giorno consecutivo il pilota della Yamaha ieri ha proseguito la presa di conoscenza con la Ferrari F2004. Una giornata iniziata dopo le 10 del mattino e proseguita fino alle 16.15, quando il tracciato di Fiorano è stato spazzato da un vento impetuoso, preludio a una cascata d'acqua scaricata da un cielo nerissimo. Segnale che il test del pesarese era definitivamente finito e che, da oggi, le sue vacanze possono finalmente iniziare.
Il bilancio finale parla di una cinquantina di giri, molti tra 58"2 e 58"3. Non male, segno che l'apprendistato di Vale procede, e bene: il progresso in due giorni è stato di 1" e rispetto alla prima uscita dell'anno scorso di 1"3.
Il doppio test è stato quindi di quelli veri. Lo dimostra la presenza anche ieri ai box del d.t. Ross Brawn e di Marc Genè, collaudatore della rossa, ai quali si è aggiunto per un veloce saluto il direttore generale Jean Todt. Insomma, nonostante due mesi fa Rossi dichiarasse che la Formula 1 non gli interessa («È noiosa, devi solo portare la macchina al traguardo»), la verità è esattamente l'opposto.
«Sono favorevole a un suo approccio alla F.1, anche se non so cosa significhi questo test - dice papà Graziano Rossi -. Con Valentino non ho parlato, non so se sia stata una vacanza-gioco o un avvicinamento alla F.1. Però, se il test è stato organizzato in maniera seria, la cosa mi trova favorevole. Sono convinto che se Valentino decidesse di passare alle auto nel 2007, sarebbe in grado di fare bene».
Ma è proprio questo il progetto che culla il pesarese? La F.1 e la Ferrari sono davvero nel suo futuro? «Alla Yamaha siamo stati informati solo di questo test - spiega Davide Brivio, responsabile della squadra che schiera Rossi nella MotoGP -. Se poi Vale ha programmi futuri legati alla F.1, non posso saperlo».
Rossi e la Yamaha hanno ufficializzato lunedì il rinnovo del contratto per il 2006. Ma, ipotizzando un passaggio in F.1 di Rossi dal 2007, sarebbe possibile una stagione divisa tra Motomondiale e test con il Cavallino? «Se la frequenza è quella attuale, la cosa sarebbe conciliabile - continua Brivio -. Il nuovo contratto, per questo aspetto, è uguale al precedente: la possibilità di provare c'era anche prima, in sede di rinnovo non se n'è neppure parlato. Lui ha un contratto con la Yamaha per correre anche nel 2006, se poi vorrà restare in moto dopo, proveremo sicuramente a rinnovare. Altrimenti sarà libero di seguire la sua strada e le sue motivazioni».
Al momento, neppure il conflitto tra sponsor sembra ostacolare la cosa. «Il contratto di Rossi non è con noi, ma con la Yamaha - spiega Dani Hindenogue, portavoce del gruppo Altadis, che con il marchio Gauloises veste Yamaha e Rossi -. E, comunque, è limitato alla sua presenza in moto. Anche la Michelin lo scorso anno aveva avuto lo stesso problema, visto che la Ferrari usa gomme Bridgestone. Ma anche l'accordo della Michelin con Valentino parla solo delle due ruote. In ogni caso, la situazione per noi non è drammatica, visto che l'abbinamento Rossi-Ferrari a livello di immagine è piuttosto circoscritto».
Come il giorno prima, anche ieri Rossi, osservato dalla tribunetta a bordo pista dal fido Uccio e dal manager, ma anche da Marco Montanari, il suo fisioterapista di fiducia sui campi di gara, ha evitato accuratamente di parlare, lasciando la pista da un'uscita secondaria. La sua unica dichiarazione è stata rilasciata dall'ufficio stampa del Cavallino. «Volevo approfondire la conoscenza di una monoposto di F.1 e la Ferrari, che voglio ringraziare, me ne ha dato l'opportunità. Sono state due giornate intense e interessanti: ho fatto tanti chilometri e ho cominciato a capire il comportamento della macchina lavorando insieme ai tecnici e a Marc Genè. Ora torno alle due ruote: manca ancora tanto alla fine della stagione...».
Anche in Ferrari si evita di parlare troppo, ma gli uomini del Cavallino una cosa devono ammetterla: le prove sono state un test serio per capire se Rossi possa davvero avere un futuro in F.1. Nessuna pubblicità, quindi: la Ferrari non ha bisogno di Rossi, così come Rossi non ha bisogno della Ferrari. Ma se nel 2007 il pesarese decidesse davvero di fare il salto già compiuto nel passato da piloti come John Surtees, Mike Hailwood o Johnny Cecotto, ecco che il Cavallino, con un anno serio di apprendistato alle spalle, rappresenterebbe la migliore delle strade.
E forse è anche per questo che a Felipe Massa, nuovo pilota Ferrari per il 2006, è stato fatto solo un anno di contratto.
Paolo Ianieri