Brno: il futuro? E' pallido
Il mondiale ritorna al lavoro dopo la pausa estiva ma sono pochissime le facce allegre e abbronzate. Squadre, piloti, sponsor: sono in molti a giocarsi un avvenire nella MotoGP
di Marco Masetti
motonline.com
Brno (Rep. Ceca) - Il mondo si divide in due: quelli abbronzati e quelli no. Spagnoli e italiani lo sono tutti, a testimonianza di vacanze passate sotto il sole, americani e giapponesi invece sono pallidi pallidi. Ma non sono i soli ad esserlo. E' l'ambiente di Brno che è pallido, segno che qualcosa è cambiato in queste tre settimane di stop. Non diciamo che il giocattolo si è rotto, ma qualche scricchiolio nella struttura della MotoGp si inizia a sentire...
Vetrina d'obbligo per la faccia pallida di Peter Clifford e per quella più colorita ma non per questo tranquilla di Franco Battaini. Entrambi hanno scoperto che la Blata V6 non correrà mai e che ciò che la Casa ceca definisce il "primo step di moto" non ha nulla della MotoGp. "Un pacco", commenta il pilota, e noi confermiamo. Intanto sia Franco che il team WCM si stanno guardando in giro: "Una Yamaha, una Kawasaki, una Suzuki, ogni moto andrebbe meglio, speriamo che arrivi". Il problema moto non è solo di Battaini, anzi, dilaga per il paddock, anche se buona parte della stampa è ancora attratta morbosamente dal futuro di Rossi nella Formula Uno. Il problema che qui l'unico che sembra avere un avvenire è proprio Valentino che commenta così il suo ritorno dalle vacanze: "Non bastano mai ed è giusto averle fatte, perché adesso c'è la parte della stagione. Tante gare senza pausa, sempre su e giù da un aereo. Per fortuna ho un bel vantaggio, guadagnato nella prima parte di stagione che è stata dura". Ma della Formula Uno, del test dopo la Germania? "Cosa c'è? Nulla, un'occasione per fare chilometri, per capire meglio. Ad esempio che nulla da soddisfazione ad un pilota come correre in moto, anche se la Ferrari va fortissimo".
Intanto, chilometro dopo chilometro, Rossi, in ogni caso, percorre i 300 necessari a conseguire superlicenza per correre in F1. Eppure non bastano questi test estemporanei per capire il vero spessore di Valentino in F1. Perché Fiorano, la pista di prova della Ferrari, non è un campionato che si articola su quasi 20 piste diverse. Ma questi sono i problemi del Rossi del futuro, storie che vengono da un mondo che qui dista anni luce. Quindi, rituffiamoci nel mondo reale, cioè nell'attuale MotoGp.
La KR corre a Brno, cercando di farsi bastare i motori KTM rimasti nel box dopo il divorzio dalla casa austriaca, altrimenti c'è, sempre pronto, il vecchio motore V5, quello buttato via alla fine dello scorso anno per il rendimento disastroso. E se ci saranno problemi tra Kenny Roberts Sr. e il pilota del team (Byrne) pagato dalla KTM, c'è sempre la riserva McWilliams, pronto salire in sella.
Sempre in tema di chi soffre, la WCM forse non riuscirà a finire la stagione, mentre il team Tech 3 non sa se riuscirà ad avere le moto per la prossima. La Yamaha, come diciamo da un po', metterà in pista solo tre moto per il prossimo mondiale. Le avranno Rossi, Edwards e un terzo pilota, forse Elias. Quindi il team di Poncharal (quello di Elias e Xaus con sponsor Fortuna) cerca moto nuove, non importa di che marca, e nemmeno con quale sponsor...
E' la stessa ricerca che impegna D'Antin il quale vuol dare a Rolfo una moto nuova per il 2006 che non sia l'improbabile Ducati 2004 gommata Dunlop vista fino ad oggi.


Corsi e De Angelis hanno comunque le facce abbronzate... Il loro sponsor ha deciso di non scendere in pista per rispetto della normative CEE "antitabacco"

Anche gli sponsor hanno i loro problemi: giorno dopo giorno, la Telefonica sembra sempre più in fuga dalle moto ma anche i tabaccai sono meno contenti di questo campionato che costa molto e rende poco, almeno con le nuove leggi europee che di fatto vietano la pubblicità di sigarette. Brno è ancora zona franca e infatti si corre il Gp Gauloises di Repubblica Ceca, con le squadre che mostrano i loro bravi sponsor fumanti. Non tutti, però... la MS, marchio della British American Tobacco, ha deciso diversamente, e le moto di De Angelis e Corsi scenderanno in pista senza i consueti loghi MS sulle carene.
La decisione è stata presa in conformità alla direttiva 2003/33/CE in materia di sponsorizzazione dei prodotti del tabacco che, a partire dal 31 luglio, ha vietato la sponsorizzazione nei Paesi UE. “La direttiva – ha dichiarato l’Amministratore Delegato di British American Tobacco Italia Francesco Valli – ha un intento chiaro e non va aggirato". Insomma, il marchio non si vedrà per motivi etici: mai vista una cosa del genere! Ma è anche il segno che il fronte degli sponsor si sta spaccando. E restano tanti altri interrogativi: Gresini non sa ancora chi prenderà il posto di Telefonica sulle carene delle sue Honda (forse sarà la Fortuna) mentre Pons lotta per mantenere il logo Camel sulle sue.
Il fatto importante è che la Honda non ha ancora dichiarato quante moto intende far correre la prossima stagione. Attorno a questa decisione ruotano i destini di parecchie squadre e piloti. Per fortuna c'è la Kawasaki che sembra sempre più pronta a schierare quattro moto. Il suo pilota Nakano si lamenta, dice che non è contento, che vuol sentire il sapore dello champagne che da troppo non assaggia e lo capiamo.
Capirossi è in gran forma e spera molto nella novità: "La Bridgestone porterà gomme nuove. Domani inizieremo con le vecchie, poi assaggeremo le altre. La pista è favorevole alla Ducati e voglio iniziare a divertirmi ed essere veloce".
Qual è il suo futuro? "Tra qui e Motegi io e il mio manager decideremo, ho belle proposte, interessanti". Ad esempio la Yamaha, che ha in Brivio un suo grande estimatore, poi Pons. Una scelta non facile. Mai pensato di restare alla Ducati? "E' possibile, ma di proposte non ne ho ricevute, anche se loro parlano di me come di uno che fa parte dei programmi futuri".
Di sicuro ci dovrebbe essere solo una cosa, cioè che il 35% della Ducati è diventato di proprietà di Investindustral (ex 21 Invest) società finanziaria che ha a capo Andrea Bonomi e tra i fondatori parte della famiglia Benetton. Insomma, finanza, finanza e ancora finanza. Di moto si parla sempre meno.
Per fortuna domani siamo in pista, con Rossi nel ruolo della lepre, gli altri a inseguire con due capitani: Sete Gibernau che qui vinse anno scorso e Biaggi che ama Brno come una seconda patria.



(25.08.05)

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Fat velox, et liber eris