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 Oggetto del messaggio: L'attacco finale al titolo
MessaggioInviato: mar 13 set, 2005 10:01 am 
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Motospugna
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L'attacco finale al titolo
GP del Giappone : Gauloises Yamaha - Presentazione [13/09/05 - 09:41]
http://moto.racing-live.com

l pilota del Team Gauloises Yamaha, Valentino Rossi, avrà, il prossimo fine settimana, la sua prima opportunità di chiudere il Campionato Mondiale classe MotoGP 2005 sul circuito del Twin Ring Motegi dove si correrà il Gran Premio del Giappone.

La dodicesima gara della stagione apre una “cinquina” di gare extraeuropee che si terranno nelle prossime sei settimane e che Rossi, il suo compagno di squadra Colin Edwrads e tutto il Team Gauloises Yamaha affronteranno con il massimo ottimismo. Oltre ad un buon vantaggio nella classifica a squadre, la Yamaha è anche in testa al campionato costruttori, mentre Edwards si trova nella condizione di puntare al secondo posto in classifica dietro a Rossi.

Rossi ha grandi possibilità di portarsi a casa il suo quinto titolo mondiale consecutivo e sa che la prima o la seconda posizione in gara gli daranno la certezza matematica del titolo indipendentemente dal risultato dei suoi avversari. Rossi ha vinto nove delle undici gare fino ad ora disputate e il suo attuale punteggio in classifica, 261 punti, è il più alto che abbia mai conquistato in qualsiasi classe a questo punto della stagione. E' andato a podio nelle ultime 14 gare disputate ed un nuovo podio in Giappone significherebbe la più lunga striscia di risultati a podio di un pilota Yamaha dalle stagioni 1989 – 1990 quando Wayne Rainey fu in grado di ottenere lo stesso risultato.


Gli auspici sono tutti a favore di Rossi, che ha sempre avuto ottimi risultati a Motegi nonostante abbia sempre dichiarato che non è una delle sue piste preferite. E' sempre andato a podio in ognuna delle cinque gare qui disputate ed ha vinto nel 2001. L'italiano spera di ripetersi domenica anche per poter migliorare la sua percentuale di vittorie che già lo vede tra i migliori di tutta la storia dei GP. In questo momento solamente John Surtees, Giacomo Agostini e Mike Hailwood possono vantare una percentuale di vittoria maggiore dell'italiano, ma Rossi potrebbe nuovamente entrare nella storia del motociclismo con un nuovo record prima della fine della stagione.

Rossi ed Edwards so due dei tre piloti della classe MotoGP ad essere andati a punti in ogni gara della stagione e l'americano cercherà di ribadire la sua costanza anche in Giappone per poter ridurre i sei punti che lo separano dalla seconda posizione in classifica. Dopo la deludenta settima posizione durante l'ultima gara di Brno, Edwards ha approfittato dei due giorni di test che si sono tenuti sul circuito della Repubblica Ceca per concentrarsi, assiema alla sua squadra, ad eliminare i problemi di grip posteriore che gli avevano creato problemi durante la gara ed è ora ottimista di poter tornare alla sua miglior forma. Anche Rossi ha fatto passi avanti durante i test a Brno, provando nuove regolazioni per la forcella anteriore e facendo del lavoro molto utile sulla mappatura del motore che dovrebbe metterlo in condizione di ottimizzare l'assetto della YZR- M1 per quello che si profila come un fine di stagione estremamente intenso.


Il punto di vista tecnico

Nella sua settima edizione da quando è stato incluso nel calendario della MotoGP, Motegi è diventato un appuntamento fisso considerato tra i più difficili. Le strutture del paddock sono impressionanti, ma forse non trovano un corrispettivo nel layout del circuito che è invece intricato e geometrico.

L'asfalto privo di imperfezioni offre un buon livello di grip senza essere eccessivamente sbrasivo, ma l'abbondanza di curve da seconda marcia unite da rettilinei piuttosto corti, fanno sì che le prestazioni in frenata e in accelerazione diventino il principale requisito per un giro veloce.

Il set up necessario è simile a quello richiesto dalle frenate violente e dalle altrettanto violente ri-accelerate del circuito di Le Mans, ma i cambi di pendenza ed elevazioni richiederanno alcuni aggiustamenti specifici per la pista giapponese. L'arrivo alla curva a 90°, seguita da una frenata violenta in discesa e quinda da un complicato susseguirsi di curve è spesso la zona decisiva per decidere il vincitore a Motegi.

Un buon bilanciamento e stabilità in frenata sono fondamentali a Motegi e, considerando il fatto che entrambi i piloti del Team Gauloises Yamaha sono andati a podio su un tracciato simile a questo come quello di Le Mans. Motegi potrebbe diventare un altro fantastico fine settimana per il Team ufficiale Yamaha nel Gran Premio di casa.

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mò sarà anche ingiusto, ma non mi dispiacerebbe se a Motegi vincesse qualcun altro, così, giusto x cambiare.... :zzz:

tanto poi ci sono Sepang, Philip Island......


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12 Settembre 2005
Motegi (J)
Valentino Rossi prepara la festa in Giappone


COM’E’ANDATA NEL 2004 – Lo scorso anno Valentino Rossi è arrivato secondo nel GP del Giappone a Motegi dopo una grande battaglia con il pilota più veloce dell’intero week end, Makoto Tamada (Honda). La Yamaha 46 era andata in testa nella prima parte della gara evitando la caduta di gruppo alla prima curva che ha coinvolto ben sei piloti, compreso Colin Edwards: per il pilota texano Motegi è stato il punto più basso della stagione 2004, unica gara dove non ha raccolto punti. Rossi e Tamada sono andati in fuga staccando tutto il resto del gruppo ma al decimo giro l’asso giapponese è passato al comando sul rettilineo volando verso la vittoria. Rossi è arrivato alle sue spalle pagando sei secondi all’arrivo.


IL SET UP DELLA YZR-M1 – Motegi è un circuito di altissimo livello: le infrastrutture sono eccezionali mentre il disegno del tracciato e il fondo, veramente levigato e con grande grip, sono il massimo. In ogni caso, nonostante si tratti di un impianto di grande attrazione, lo sviluppo e il disegno della pista non sono molto tecnici. La maggior parte delle curve sono a raggio costante, da seconda marcia, e sono raccordate da brevi rettilinei. Per questo motivo Motegi non piace a tutti. Anche su questa pista la potenza non è affatto decisiva per vincere la corsa.

L’erogazione di potenza troppo brusca può rivelarsi il problema maggiore a Motegi. La YZR-M1 dovrebbe adattarsi bene perché rispetto allo scorso anno i cavalli arrivano in maniera lineare ed è stata migliorata molto la connessione tra acceleratore e trazione. Questi sono aspetti decisivi quando si tratta di guidare una moto che supera i 230 cavalli e devi affrontare curve da seconda e terza marcia, seguite da brusche accelerazioni e successive frenate.

Grosse accelerazioni e brusche frenate influiscono sul trasferimento di carico tra una ruota e l’altra e possono essere origine di problemi di instabilità. Per questo motivo un ottimo bilanciamento e una efficace geometria sono i punti principali su cui si indirizzerà il lavoro dei tecnici chiamati a mettere a punto la M1.

Questi due fattori – accelerazione e frenata – causano un aggressivo trasferimento di carico che deve essere minimizzato, per quanto possibile. La base di partenza del setting è simile a quella utilizzata a Le Mans nei test successivi al GP di Francia. Il retrotreno verrà leggermente abbassatto e l’avantreno leggermente alzato, rispetto alle quote che si usano negli altri tracciati. Questo per ottenere stabilità in frenata ed evitare che la ruota posteriore si scolli dall’asfalto nelle staccate più violente. A Motegi si usano molle forcella leggermente più dure ma, a differenza di Le Mans, l’asfalto non ha irregolarità e questo non crea problemi quando la forcella lavora in compressione.

Sull’ammortizzatore verrà montata una molla leggermente più soffice con una notevole precarica. Questo darà maggiore stabilità al retrotreno in accelerazione, evitando sbandieramenti e, peggio, impennate. Un altro problema che i tecnici delle sospensioni dovranno affrontare è l’effetto pompaggio che si crea sull’ammortizzatore quando si affrontano rampini molto lenti come quelli che Valentino Rossi troverà a Motegi.


http://www.yamaha-racing.it/public/gp/g ... ressID=999


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OK ci ho provato, ora basta. Me ne vado da quel paese. Sono stanco di esser preso in giro (1/6/08).
Ora cerco una nuova casa. (8 nov 2012)

Spero di trovare una nuova casa...

Forse, dopo tanto errare, ho trovato una nuova casa 01/03/2014.


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Valentino Rossi vorrebbe chiudere i conti del mondiale 2005 vincendo il gp del Giappone, in casa della Honda

Motegi 14 settembre 2005


Valentino Rossi vuole chiudere i conti alla sua maniera, con una vittoria. Il pilota della Yamaha potrebbe centrare a Motegi il settimo titolo mondiale.

Con 132 punti su Max Biaggi, il trionfo sembra ormai solo una formalità, ma Valentino non si accontenta certo di un piazzamento. "Il vantaggio in Campionato mi permette di affrontare le prossime sei gare senza pressioni e quindi di cercare di vincere ogni volta" ammette Rossi. "La vittoria in campionato è ormai molto vicina e abbiamo un ottimo vantaggio. A Motegi, come in ogni gara, lotteremo per la vittoria. Vincere è la cosa che mi piace di più e sarà il mio obiettivo principale".

Poco importa se Motegi, un villaggio sperduto a oltre 100 km da Tokyo, non sembra il posto più adatto a una festa. "Motegi non è una delle mie piste preferite e sicuramente ci sono posti molto migliori per festeggiare, - ha spiegato il campione del mondo - ma non ci voglio pensare; un titolo mondiale ha sempre lo stesso valore, non mi importa dove vinciamo, basta che vinciamo".

Dal punto di vista tecnico la Yamaha non ha problemi. "Abbiamo avuto due giorni di test dopo la gara di Brno ed è stata abbastanza dura perché avrei preferito potermi rilassare. Ma è stato importante continuare a lavorare perché può ancora succedere di tutto in campionato e volevamo prepararci a dovere per le gare extraeuropee. Non abbiamo fatto modifiche sostanziali - ha chiuso Rossi - la moto va già bene ed abbiamo già un buon assetto da portare a Motegi, ma i test sono sempre utili. Abbiamo provato molte gomme e spero che anche questo ci aiuti in questo finale di stagione".

raisport


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