Oggi è sab 11 gen, 2025 5:00 am

Tutti gli orari sono UTC+01:00




Apri un nuovo argomento  Rispondi all’argomento  [ 102 messaggi ]  1 3 4 5 6 7
Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: lun 10 ott, 2005 7:58 pm 
Non connesso
Nonna Papera
Avatar utente

Iscritto il: lun 30 ago, 2004 12:43 am
Messaggi: 7071
di Fabio Fogu

IL NUMERO 46? E' DEI TEMPI DELLA SCUOLA

"Ma davvero pensa che Valentino abbia scelto il numero 46 perchè è lo stesso che usava suo padre? Ma no! In realtà ha scelto il 4 perchè era la sua media a scuola e il 6 perchè è stato il voto più alto raggiunto durante i due anni di liceo".
Parola di Maria Costanza Luchino, 58 anni, insegnante di lettere all'istituto Mamiani di Pesaro. La scuola dove il campione, tra il 1992 e il 1994, ha frequentato i primi due anni del liceo linguistico.
Nessuno dei suoi compagni di classe avrebbe mai pensato che " Rossifumi#46" ( si firmava così in onore del motociclista giapponese Norifumi Abe) sarebbe diventato un mito.
"Se lo avessi saputo, avrei conservato tutti i suoi temi" scherza la professoressa Luchino.
A scuola, "the doctor" non ha mai raggiunto la pole position . Anzi, al traguardo, il portone dell'istituto, arrivava sempre per ultimo. E se faceva acrobazie, era per sfuggire al preside e ai bidelli e raggiungere di nascosto la finestra della sua aula, dove la professoressa e i compagni lo aiutavano ad entrare di soppiatto. " Aprivamo la finestra e lui scavalcava" sospira M.C.Luchino.
E' cambiato poco da allora nell'aula della 1^ B. Sulla porta, una scritta scolorita: " Vale the best". All'interno il suo banco è rimasto in posizione strategica, nascosto alla parete. "Scolasticamente disinteressato, preferiva invece parlare delle sue gare quando ancora non era famoso. Poi iniziarono a circolare i suoi primi poster. Io e i suoi compagni gli chiedevamo sempre di portarne uno in classe e di farci una dedica, ma non li ha mai portati". Modesto, riservato e geloso delle sue passioni e dei suoi affetti già da allora. "Non ricordo un tema in cui abbia parlato di un suo amore. Piuttosto scriveva dei suoi amici di Tavullia e delle sue esplorazioni nelle case abbandonate del paese. L'unica donna di cui ha sempre parlato è la madre.".
Ma i compagni di classe hanno dei ricordi diversi: "Con le tipe era un farfallone. Ne cambiava una ogni poco tempo, anche se a volte qualche due di picche lo beccava. Tra donne e motiri preferiva i secondi, pensava decisamente più alle moto, poi le ragazze venivano di conseguenza".

Al secondo anno, quando cominciò a diventare popolare, oltre che dalle ragazze, Vale era perseguitato da "una folta schiera di scrocconi", ricordano i compagni. "Quando poi cominciò a guidare l'Ape Piaggio, quella con il cassettone posteriore, molti seguirono la moda e ne comprarono una". Era meno originale il suo modo di vestire sportivo e l'immancabile felpa col cappuccio: "Ne aveva una marea, una diversa dall'altra" conferma il compagno di banco Alfonso. Il primo anno di liceo Vale aveva anche partecipato all'occupazione della scuola. Il motivo della protesta? Nessuno lo ricorda più.
"Arrivava sempre dopo tutti gli altri, poggiava il suo casco sull'armadietto e dava una giustificazione per il suo ritardo" racconta Alfonso. "Ogni volta era diversa, quella preferita l'incontro coi vigili. Diceva che ormai li conosceva e si fermava a fare con loro la solita chiacchierata. Ovviamente il più delle volte erano balle, la verità è che si svegliava tardi".
In aula Vale si dedicava volentieri alla lettura. Non a quella dei libri: "Toglieva dallo zaino la sua rivista di moto e cominciava ad evidenziare e sottolineare tutto: statistiche, curiosità. Poi parlava delle sue gare e scriveva tutti i commenti e gli appunti sulle sue prestazioni".
Il giorno prima dei compiti in classe Valentino andava a studiare a casa di Alfonso: "Dopo un'ora era già finito tutto, anche perchè preparavamo solo i bigliettini per il giorno dopo".
Quando invece non c'erano il tempo e la voglia, Vale si arrangiava con altri stratagemmi. "Una nostra insegnante chiedeva ogni giorno i compiti, ma chiamava a caso in base ai numeri che sul registro corrispondevano ai nostri nomi. Quando un giorno chiamò il suo numero, prese il mio quaderno, strappò il foglio con il compito, ci mise la sua firma e lo portò alla cattedra".
Quando gli stratagemmi non riuscivano, non restava che prendersi l'ennesima nota sul registro. " Ne aveva tante, ma non erano di cattiva condotta, le prendeva solo perchè non faceva mai i compiti. Quando combinava davvero qualcosa era molto bravo a non farsi scoprire" racconta M.C.Luchino. Lei a Vale una nota non l'ha mai messa, anzi ha sempre fatto di tutto per aiutarlo. Però anche quando concordava con lui i giorni delle interrogazioni, il risultato era lo stesso. " Comunque non ha mai usato i suoi impegni sportivi come giustificazione. Veniva alla lavagna e faceva una brutta figura, che comunque non lo impensieriva più di tanto. Era invece suo padre Graziano che, anche fuori orario, veniva nei corridoi per chiedere comprensione se il ragazzo non era preparato e non aveva fatto i compiti".
Inutili i tentativi di far aprire i libri al campione. L'approccio con la poesia fu studiato ad arte dall'insegnante che cercò di attirare la sua attenzione con i versi della poesia di Giovanni Pascoli Valentino. Ma lui dopo averla letta sbottò con un "non mi piace" e non la studiò.
M.C.Luchino ci provò anche con la storia: una mattina, dopo una lezione sull'onomastica dei romani e sull'uso del nomen omen per dare un augurio alla vita, l'insegnante chiese agli alunni di individuare un augurio nel proprio nome. Valentino scattò in piedi e gridò:"Prof, che sfiga! io mi chiamo Valentino e invece voglio andare forte, anzi fortissimo, soprattutto con la moto. Mi chiamo Rossi di cognome, che è proprio ilpiù comune di tutti e io invece voglio essere unico". Non era in stile romano l'augurio che gli fece un'insegnante indispettitia di fronte all'ennesima impreparazione del campione: "Ma sì sì, va' a correre in moto, solo quello puoi fare, non avrai altro nella vita".

Con Maria Costanza Luchino i rapporti erano molto più distesi. Secondo lei, il merito del fenomeno Rossi è certamente del padre Graziano e della minimoto che ha sostituito il triciclo nei primi anni di vita, ma la consapevolezza delle sue potenzialità è arrivata con il primo scooter. Tutte le mattine Vale montava in sella per raggiungere la scuola: 15 km di curve da Tavullia a Pesaro. " Con il sole, ma anche con la pioggia, l'asfalto bagnato già allora non era un problema, piuttosto entrava in classe inzuppato d'acqua. Vale mi ha sempre detto di aver imparato a correre in quelle mattine, anche perchè spesso fuggiva dai vigili e dai posti di blocco che trovava lungo il percorso".
Anche a lui, come a tutti i ragazzi della zone, piaceva provare la moto sulla strada del " pagone"( nel gergo dei motociclisti del posto, chi paga è uno scarso), la panoramica che i giovani usano da quelle parti per gareggiare. "Vale conosceva tutte le stradine che tagliano la strada e sapeva bene dove andare a nascondersi dai vigili".

Nel far perdere le tracce si è specializzato. Non semina solo i suoi avversari, ma tutti i giornalisti e i fans che cercano di seguire i suoi spostamenti. "Viene spesso in paese, quando non è impegnato con le gare, ma i suoi compaesani sono molto gelosi e proteggono in tutti i modi la sua privacy. E' difficile contattarlo anche per noi che lo conosciamo. L'ultima volta che ci siamo scambiati un saluto è stato nel 2001, quando ha partecipato al Tavullia-Vale, la festa che il paese gli aveva dedicato per la vittoria del mondiale. In quell'occasione mi mandò i saluti tramite Alfonso e gli altri compagni che andarono a complimentarsi con lui".
Nel frattempo Vale ha continuato a raccogliere successi. "La laurea honoris causa? Sicuramente avrà fatto più piacere a chi l'ha conferita che a lui".


Top
   
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: mar 11 ott, 2005 4:44 am 
Non connesso
Folgore!
Avatar utente

Iscritto il: lun 11 apr, 2005 10:43 pm
Messaggi: 367
Località: Mare&Monti
Valentino Rossi
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.


Valentino Rossi (nato a Urbino il 16 febbraio 1979) è un campione di motociclismo italiano, considerato uno dei più grandi piloti di moto di tutti i tempi, vincitore di sette titoli iridati (quinto in assoluto).

È l'unico pilota della storia ad aver vinto il titolo mondiale in 4 classi differenti: 125 (1), 250 (1), 500 (1) e MotoGP (4), la classe che dal 2002 ha sostituito proprio la 500 (e del quale Rossi è finora l'unico vincitore, avendo vinto tutte e quattro i mondiali dalla sua istituzione), ed il secondo a vincere il titolo per due anni consecutivi con due marche diverse (Honda e Yamaha).

Tra i soprannomi più noti vi sono The Doctor, Rossifumi e Valentinik.



Biografia
Figlio d'arte, suo padre Graziano Rossi ha corso nel motomondiale negli anni '70, cresciuto a Tavullia, Valentino inizia a prendere confidenza con i motori fin dalla più tenera età, mostrando subito il suo talento.

Nel 1995, a soli sedici anni diventa campione italiano della classe 125, l'anno successivo esordisce nel campionato del mondo (sempre nella 125), ed ottiene la sua prima vittoria nel Gran Premio della Repubblica Ceca a Brno, dopo aver conquistato anche la sua prima pole position. Nel 1997 sempre nella 125, ottiene il suo primo titolo mondiale, correndo con l'Aprilia.

L'anno seguente, sempre su Aprilia, passa alla classe 250. Dopo un primo anno di ambientamento, nel 1999 ottiene anche in questa classe il titolo iridato.

Il 2000 è l'anno del passaggio alla classe regina, la classe 500, e del cambio di moto. Firma, infatti, un contratto con la Honda. Anche nella 500 il primo anno è di studio, ma nel 2001, ultima stagione prima della sostituzione di questa classe con la MotoGP, arriva il terzo titolo iridato.

L'introduzione della nuova classe, nella quale tutti i piloti sono "esordienti", non costituisce problemi per Valentino, che riesce a imporsi fin dalla prima edizione (2002) e a bissare il titolo iridato l'anno successivo (2003).

Nella stagione 2004 Rossi passa alla Yamaha; inizialmente la mossa solleva qualche perplessità perché la nuova marca è giudicata tecnicamente inferiore alla Honda, nell'arco della stagione precedente ha infatti ottenuto solo un terzo posto. Valentino raccoglie comunque la sfida e porta nel nuovo team, oltre al suo talento, alcuni elementi chiave della sua vecchia squadra. Il risultato è una moto nettamente migliorata, anche se ancora inferiore alla Honda, che Valentino riesce però a portare alla vittoria nel motomondiale 2004, a dodici anni di distanza dall'ultimo titolo di un pilota Yamaha.

La stagione 2005 vede Valentino andare ancora contro tutti i pronostici, favorevoli alla Honda, dominando l'inizio della stagione. Si laurea campione del mondo con quattro gare di anticipo a Sepang, Malesia, il 25 settembre.

Il 2 agosto Rossi firma un rinnovo annuale con la Yamaha anche per la stagione 2006, rifiutando una lauta offerta della Ducati.

È il più giovane pilota di sempre ad aver vinto il Mondiale in tutte le cilindrate, ed è il primo pilota della storia ad aver vinto il titolo della premier class (prima la 500 cc ora la MotoGP) con differenti costruttori al primo anno. Da notare che Valentino Rossi è al momento l'unico pilota ad avere vinto il titolo nella classe MotoGP.


Curiosità
"Rossifumi", come era soprannominato all'inizio della sua carriera, usa sempre il numero 46 per la sua moto, nonostante abbia il diritto di usare il numero 1, riservato al campione in carica, perché questo è il suo numero portafortuna, che usa da sempre. Nelle sue parole:

"È bello averne uno personale, perché sei riconoscibile. È bello pensare di cambiarlo solo con il numero 1. Lo scelsi dopo aver visto in tv una wild card giapponese andare come un razzo sull'acqua. Aveva quel numero e mi è rimasto impresso, e poi è il numero che aveva mio babbo quando vinse la prima gara con la Morbidelli 250 nel '79"
Rossi gode di molte simpatie da parte degli appassionati di motociclismo, e il suo carattere estroverso e spensierato ha sicuramente avvicinato molte nuove persone allo sport del motociclismo. Famosi sono i siparietti con cui a fine gara celebra le vittorie, assieme ai membri del suo fan club che lo accompagnano lungo tutte le gare del mondiale (un gruppetto di amici "storici", ai quali Rossi stesso paga metà del costo della trasferta per seguirlo).

Appassionato anche delle quattroruote, Valentino ha provato a gareggiare in una prova del campionato mondiale Rally, nel 2002, a bordo di una Peugeot 206 WRC ha infatti preso parte al Rally d'Inghilterra pur senza concluderlo.

Proprio per la sua passione per le quattro ruote, sempre più spesso negli ultimi tempi si è parlato della possibilità di un passaggio di Rossi alla Formula 1, alla guida della Ferrari, con la quale ha provato due volte sulla pista di Fiorano, con risultati notevoli per uno alle prime esperienze. Nonostante le indiscrezioni ed i contatti, nulla è stato confermato.

Riceve una laurea magistrale ad honorem in Comunicazione e Pubblicità per le Organizzazioni CPO [1] dall'Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo" il 31 maggio 2005 diventando ufficialmente "The Doctor".

Rossi vive attualmente a Londra.

_________________
Saluti, Alexcondor

Immagine


Top
   
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: mar 11 ott, 2005 3:38 pm 
Non connesso
Nonna Papera
Avatar utente

Iscritto il: lun 30 ago, 2004 12:43 am
Messaggi: 7071
oooohhhhh! ma grandeeee!!!!

( finalmente qualcuno che mi aiuta :-D )

grazie grazie :-D


Top
   
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: mer 12 ott, 2005 1:11 am 
Non connesso
Folgore!
Avatar utente

Iscritto il: lun 11 apr, 2005 10:43 pm
Messaggi: 367
Località: Mare&Monti

_________________
Saluti, Alexcondor



Immagine


Top
   
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: mer 12 ott, 2005 1:25 am 
Non connesso
Folgore!
Avatar utente

Iscritto il: lun 11 apr, 2005 10:43 pm
Messaggi: 367
Località: Mare&Monti
Leonardo > Biografie

Valentino Rossi 16 febbraio 1979

Grinta, simpatia e... che spettacolo

Nato il 16 febbraio 1979, il centauro pesarese Valentino Rossi ha dimostrato un certo feeling per i motori fin dall'età di undici anni quando ha debuttato nel campionato italiano "Sport production" nella categoria 125. Nel 1994, dopo un anno, si è classificato primo in sella alla Cagiva, così come nel 1997, a diciotto anni, è diventato campione mondiale classe 125 con l'Aprilia. Nel 1999 ha vinto il motomondiale classe 250 ed ora domina incontrastato la classe maggiore delle motogp.

Valentino Rossi è stato dunque il primo italiano a vincere il Mondiale in tre diverse categorie. Il leggendario Giacomo Agostini, ad esempio, vinse sì ben quindici Mondiali nella sua carriera, ma tutti nelle classi 250 e 500. Rossi invece è il terzo pilota nella storia del Mondiale a trionfare in tre classi diverse.
Prima di lui, Phil Read (125, 250 e 500) e Mike "the bike" Hailwood (250, 350 e 500): nomi leggendari della storia del motocliclismo.

Figlio dell'ex pilota degli anni '70 Graziano Rossi e di Stefania Palma, Valentino è nato a Urbino, è cresciuto a Tavullia (PS), ma ormai risiede a Londra. Il padre Graziano si classificò terzo al campionato mondiale 250 nel 1979 su una Morbidelli.
Il piccolo Rossi ha quindi iniziato a seguire le gare del campionato del mondo ancora prima di camminare e di stare in equilibrio su due ruote. Le sue prime esperienze agonistiche sono a quattro ruote: il 25 aprile 1990 il giovanissimo Rossi vince la sua prima gara di go-kart.

I costi per intraprendere uno sport del genere erano però troppo elevati e così, di comune accordo con il padre, decide di passare alle minimoto. E' la scelta vincente. Il giovane pilota di Tavullia comincia a vincere le gare e campionati a ripetizione, e nel 1993, sulla pista di Magione, debutta in sella a una moto vera, una Cagiva 125.

Campione italiano della Sport Production nel 1994, l'anno successivo conquista il titolo nazionale della 125 (a sedici anni: il più giovane della storia) e si piazza terzo nel campionato europeo della stessa categoria.

Il 1996 è l'anno dell'esordio mondiale: arriva alla prima vittoria (GP Repubblica Ceca a Brno), preceduta dalla prima pole position. Da qui in poi possiamo osservare un dato curioso: Valentino Rossi ha sempre vinto il Mondiale negli anni dispari e sempre nella seconda stagione in una classe. Se dovessimo quindi stilare una tabella sinottica, risulterebbero questi dati: vittorie sulla 125 nel 1997 e sulla 250 nel 1999, mentre nel 2001 abbiamo la vittoria nella classe 500.

A rigor di cronaca, comunque, bisogna dire che è nel 1997 che esplode definitivamente il fenomeno Rossi sul piano mediatico, grazie senz'altro ai suoi successi ma anche alla capacità innata di saper conquistare il pubblico, ad esempio con i suoi incredibili modi di festeggiare ogni successo. Travestimenti, prese in giro, scherzi che entrano nel mondo delle corse. In tutti i circuiti gli appassionati aspettano l'ennesima "trovata" del pilota di Tavullia, che a seconda delle circostanze, si trasforma in Robin Hood, Superman, o gladiatore.
Per non parlare poi della sua eterna rivalità con l'altro campionissimo Max Biaggi, stella inizialmente oscurata dall'astro Rossi. Una rivalità che ha dato origine a numerosi e spiacevoli dissapori.

In conclusione, Rossi ha finora disputato un numero incredibile di gran premi arrivando a vincerne circa il 50% e conquistando un altrettanto notevole numero di pole position.

Valentino a 22 anni e 10 mesi, è stato il quarto più giovane campione mondiale della storia, dopo Freddie Spencer (il più "verde" in assoluto, con 21 anni, 7 mesi e 14 giorni), Mike Hailwood e John Surtees.
Nessuno però ha mai vinto tanti Gran premi prima di compiere i ventitrè anni: 37. Il più vicino a realizzare questo record è Loris Capirossi che, da Under 23, conquistò ben quindici successi.

Il 12 ottobre 2003 è stata una giornata storica per il mondo dei motori e per l'orgoglio italiano: mentre nella F1 la Ferrari entrava nella storia vincendo il suo quinto titolo mondiale "costruttori" consecutivo (e Michael Schumacher entrava nella storia vincendo il suo sesto titolo mondiale), Valentino - 24 anni - saliva sul gradino più alto del podio festeggiando il suo quinto titolo mondiale, il terzo consecutivo nella classe maggiore, proiettandosi con merito, come una leggenda vivente, tra i più grandi di sempre.

Ma il fenomenale Valentino "The Doctor" Rossi, non finisce di stupire: nel 2004, non senza polemiche e dubbi sul suo futuro, passa alla Yamaha. Sin dalle prime gare si dimostra competitivo: qualcuno si stupisce, altri credono sia tutto normale. Lottando a denti stretti di volta in volta con Biaggi o con Sete Gibernau, Rossi dimostra prepotentemente le sue doti fenomenali di grinta e concentrazione, arrivando a vincere il mondiale con una gara di anticipo. Noto per le sue simpatiche trovate (scenette in pista, travestimenti, magliette), per l'occasione, a fine gara Valentino indossava casco e maglietta con un messaggio essenziale quanto efficace - scritto nero su bianco - che la dice lunga su ciò che rappresentano le emozioni che questo grande campione sa trasmettere agli appassionati: "che spettacolo".

Il "dottor Rossi" è diventato veramente dottore il 31 maggio 2005, quando gli è stata conferita la laurea ad honorem in 'Comunicazione e pubblicità per le organizzazioni', dalla facoltà di Sociologia dell'Università di Urbino "Carlo Bo".

La stagione 2005 inizia alla grande: gli avversari si susseguono, Valentino lotta ad ogni gara e gli importa solo di vincere. A metà campionato è primo in classifica e ha già fatto il vuoto dietro di sè. Valentino sembra dover superare solo se stesso e le leggende che lo hanno preceduto: prima della pausa estiva, a fine luglio, la vittoria del GP di Germania è la numero 76. Valentino Rossi eguaglia così il record di Mike Hailwood (scomparso nel 1981, quando Valentino aveva solo due anni). Con ironia e grande rispetto del passato Valentino sale sul podio con una bandiera che riporta il messaggio "Hailwood: 76 - Rossi: 76 - I'm sorry Mike".

La vittoria di Sepang (Malaysia) è la numero 78 e incorona Valentino per la settima volta campione del mondo.

Aforismi di Valentino Rossi

«La forza mentale fa parte del carattere, non si può studiare a tavolino. Si è forti di testa se si riesce a rimanere sereni e divertirsi anche quando le cose non vanno bene, e se si riesce a non perdere mai la fiducia in se stessi e nel lavoro di squadra.»

«Sono il migliore, è vero. Io però penso ancora a migliorare. Quando credi di essere perfetto vuol dire che sei finito.»

«Si deve fare ciò che viene più naturale. C'è chi nasce attaccante, chi nasce difensivista. Io riesco a dare il meglio quando attacco. Se faccio scelte conservative il mio livello di attenzione cala.»

«Non mi piace vivere sopra le righe. Il mio non è un mestiere in cui si fa musica o film. Non siamo rockstar che vanno negli hotel e spaccano tutto. Siamo sportivi, abbiamo altri valori, schemi in cui restare. Inoltre siamo modelli per chi ci guarda.»

«Sono sempre in ritardo, in tante cose mi ci vuole molto più tempo delle persone normali. Compenso la supervelocità in pista con la superlentezza nella vita.»

_________________
Saluti, Alexcondor



Immagine


Top
   
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: mer 12 ott, 2005 1:30 am 
Non connesso
Indiana Jones
Avatar utente

Iscritto il: mar 21 set, 2004 11:09 am
Messaggi: 6623
Sito web: http://maxspark.altervista.org
WLM: massimo_bucca@hotmail.com
Località: Milazzo...Milano

_________________


Top
   
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: mer 12 ott, 2005 1:50 am 
Non connesso
Folgore!
Avatar utente

Iscritto il: lun 11 apr, 2005 10:43 pm
Messaggi: 367
Località: Mare&Monti

_________________
Saluti, Alexcondor



Immagine


Top
   
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: mer 12 ott, 2005 1:51 am 
Non connesso
Indiana Jones
Avatar utente

Iscritto il: mar 21 set, 2004 11:09 am
Messaggi: 6623
Sito web: http://maxspark.altervista.org
WLM: massimo_bucca@hotmail.com
Località: Milazzo...Milano

_________________


Top
   
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: mer 12 ott, 2005 10:52 am 
Non connesso
Sfasciacarene

Iscritto il: mer 08 set, 2004 12:07 pm
Messaggi: 3852


Ultima modifica di SeaMan il gio 13 ott, 2005 11:54 am, modificato 1 volta in totale.

Top
   
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: mer 12 ott, 2005 11:01 am 
Non connesso
bannato

Iscritto il: ven 03 set, 2004 6:30 pm
Messaggi: 7925


Top
   
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: mer 12 ott, 2005 11:29 am 
Non connesso
Sfasciacarene

Iscritto il: mer 08 set, 2004 12:07 pm
Messaggi: 3852


Top
   
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: mer 12 ott, 2005 8:11 pm 
Non connesso
Nonna Papera
Avatar utente

Iscritto il: lun 30 ago, 2004 12:43 am
Messaggi: 7071
Grazie Sea!!!!

... e aggiungo questo (da Ms)

I GIORNALISTI VALENTINOLOGI

Scendono in campo quando conta.
A caccia dello scoop più esclusivo

(di Marco Masetti)

Spesso ci chiediamo, noi ''addetti ai lavori'', cosa succederà il giorno in cui Valentino Rossi lascerà il motociclismo, magari per approdare al ''mondo dei grandi'', come dice il sempre geniale Briatore, cioè alla Formula 1. E via con le ipotesi più strampalate: si va da una generale riduzione degli ingaggi, al passaggio delle gare da una emittente nazionale a un network di tv locali. Gli unici che esultano sono gli altri piloti; hanno ragione, finita l'epoca del terrore Rossi si potrà ricominciare a vincere.

Una finestra sul futuro della comunicazione in MotoGP del dopo Vale si è già vista e merita una riflessione. A Motegi, quando si paventava la vittoria del titolo con storico anticipo e tutti i quotidiani avevano previsto ampi spazi, ecco calare, in quella sperduta e ben poco godereccia landa del Giappone, tutti gli inviati a ranghi completi. Anzi, rinforzati di colleghi e colleghe che di solito si occupano d'altro, pronti a riempire colonne di piombo su tutti i dettagli della festa iridata. I nomi dei sette nani (quelli li sanno quasi tutti, loro volevano conoscere i nomi dei ragazzi del fan club travestiti), le reazioni della mamma, magari un ''Vale minuto per minuto'' nel giorno del trionfo. Ma c'era di più: per molti la gara aveva ben poco peso ( per non parlare di 125 e 250, quelle le guardiamo in pochi intimi), l'importante era la festa (dove si fa, ci si può imbucare, c'è anche la fidanzata? Dai andiamo, magari ci scappa anche una promessa di matrimonio in diretta, sai che scoop).

Poi andò a finire in maniera diversa. Vale non vinse gara e titolo e tutti, frustrati, se ne tornarono a casa, portandosi nel computer l'immancabile tabellino nel quale ci sono scritti al centesimo i guadagni del campione. Non ho mai capito come facciano a farli, visto che i contratti non sono certo la parte più pubblica della carriera di un pilota. Ma loro, i Valentinologi (categoria della stampa che discende dai grandi vaticanisti, sinologi e cremlinologi) sanno sempre tutto. Importa solo l'intervista a lui, al Vate delle due ruote. Naturalmente parlando poco di moto, quella non interessa.
Tutti a casa i Valentinologi, gli ultimi si sono visti in Malesia, poi a Losail siamo tornati i soliti, quelli he seguiranno il mondiale anche dopo Rossi, gli stessi che seguirono l'esaltante titolo di Creville.
Nemmeno una sparata sui contratti della Ferrari (sempre al centesimo, anche se le fonti a volte discordano per ''solo'' venti milioni di euro!),nessuna fidanzata da portare all'altare, nessuno scoop. Eppure ci siamo visti la conquista di un mondiale e di una gara esaltante, sempre tra Malesia e Qatar. Sui grandi quotidiani, in compenso, siamo tornati alle tre righe nelle brevissime. Ecco il futuro.

( Masetti, un grande! :D :x :cincin: )


Top
   
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: mer 12 ott, 2005 8:36 pm 
Non connesso
Indiana Jones
Avatar utente

Iscritto il: mar 21 set, 2004 11:09 am
Messaggi: 6623
Sito web: http://maxspark.altervista.org
WLM: massimo_bucca@hotmail.com
Località: Milazzo...Milano

_________________


Top
   
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: mer 12 ott, 2005 10:09 pm 
Non connesso
chesadafapecampà!
Avatar utente

Iscritto il: dom 29 ago, 2004 1:00 am
Messaggi: 56095
Località: Copacabana, dove la donna è regina la donna è sovrana
ringraziando anna che mi ha inviato lo scan, ecco a voi ...

Immagine

_________________
Lo Zio Tazio

"Io vi daró tutto ... basta che non domandiate nulla!"


Top
   
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: mer 12 ott, 2005 10:26 pm 
Non connesso
charmed
Avatar utente

Iscritto il: mar 13 set, 2005 1:42 pm
Messaggi: 1310
Sito web: http://www.simoncelli-pasini.tk
Località: Venezia

_________________

WSS600 2006 --><--


Top
   
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento  Rispondi all’argomento  [ 102 messaggi ]  1 3 4 5 6 7

Tutti gli orari sono UTC+01:00


Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 9 ospiti


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi

Vai a:  
cron
Powered by phpBB® Forum Software © phpBB Group
Traduzione Italiana phpBBItalia.net
[ GZIP: On ]

Impostazioni privacy