Phillip Island: gli umori del giovedì
Nella MotoGp la novità è il debutto del vicecampione della Sbk sulla Honda di Bayliss ma tra i ''veterani'' la gara è per il secondo posto nel mondiale: ci puntano Melandri, Hayden, Capirossi e Biaggi. Occhio però a Rossi che non è stanco di vincere. Nella 250 Stoner tenterà il colpaccio su Pedrosa e nella 125 è nebbia sul futuro di Talmacsi...
di Marco Masetti
motonline
Phillip Island (Aus) - Aria fredda su Phillip Island, ma anche aria nuova. Lo si capisce dal palco degli intervistati che ha come veterano Rossi e con lui Casey Stoner che si gioca con Pedrosa il mondiale della 250, Hayden e Melandri (il futuro sempre più dichiarato della Honda) e Chris Vermeulen, attesissimo sulla Honda di Pons al posto di Bayliss.
E' il presente e il futuro della MotoGp, ma dimostra anche la grande voglia che hanno gli australiani di tornare protagonisti nelle moto, come ai tempi di Doohan. Ma c'è sempre il più forte, il più grande, Rossi. Che qui è considerato molto: non peraltro vendono le magliette con scritto "Rossi is God", nientemeno che Rossi è dio. In effetti a Phillip Island il ragazzo d'oro ha vinto gare e mondiali e non sembra stanco: "Da qui alla fine conto di fare bene e vincere qualche gara, qui in più c'è il fatto che la mia squadra è quasi tutta composta di australiani che mi danno una motivazione in più. Sarà la solita gara di Phillip Island, e cioè di gruppo, su una pista vecchio stile dove ci vuole fegato. Penso che avrò molti rivali".
Tra questi Melandri che sembra aver conquistato i vertici Honda: "Questa pista mi piace e mi porta bene, voglio correre forte, ma sono in sintonia con Rossi: sono in tanti a poterlo fare, e Vale resta il più forte di tutti". E' vero che sei stato promosso pilota ufficiale Honda?"No, io uso il telaio ufficiale, ma rispetto alle regolazioni e alle geometrie che sfruttavano gli altri, ho fatto altre scelte e mi sono trovato bene". Per il futuro forse, ma attualmente Macio non ha una moto ufficiale.
- Magari ci puoi arrivare con un secondo posto nel mondiale?
"Io spero nel secondo posto del mondiale, soprattutto per me e la mia squadra".
Anche Hayden punta allo stesso risultato, ma è è pragmatico: "Ho tutto: moto, squadra, sono in forma e corro su una pista che mi esalta. Sarà dura ma io ci proverò e se sbaglio non ho scuse".
Il debuttante più atteso è senza dubbio Chris Vermeulen (nella foto) che, appena sceso dalla CBR della Superbike, domani sarà in sella alla più impegnativa RC211V. Lui è popolarissimo in Australia e in tanti sperano che faccia una grande gara..."Si, qui tutti fanno il tifo per me, anche i marshall e vedrò di farli contenti. Di sicuro non ci sarà molto tempo per imparare. Sono salito sulla moto e mi ha fatto una grande impressione: è molto più piccola della Superbike che guido di solito e penso che abbia molti cavalli di più".
Casey Stoner è al settimo cielo: la mattina l'ha passata al porto di Cowes, località turistica a pochi chilometri dal tracciato, tra pubblico e stampa locale. Sa di avere una missione impossibile davanti, ma ci proverà: "Non posso arrivare secondo, questo è certo, so che Dani avrà molta pressione, ma la sento anch'io. Non ci sono segreti: dovrò presentarmi al via con una moto perfetta e non sbagliare nulla".
Intanto Pedrosa non si vede: sta bene, dicono i medici, la sua spalla non dovrebbe avere grossi problemi, quindi sfida aperta e gara da non perdere.
Intanto i veterani affilano in silenzio le loro armi: Max Biaggi non è certo il ritratto della gioia: "Spero solo di partire con il piede giusto fin dalle prove e di fare una bella gara. Voglio il secondo posto del mondiale e anche se nell'ultima gara abbiamo fatto il possibile per perderlo, con il guasto che mi ha fermato. Quanti punti persi!".
- A proposito, cosa è successo?
"Un cavo elettrico del sensore del cambio montato male che è stato tranciato dalla catena".
Come a dire: meno si smonta e meno si rischia...
- Che cosa si muove nel futuro?
"Per adesso no, credo di restare alla Honda, ma di sostanzioso non vedo nulla".
- Neanche alla Suzuki?
"No".
Loris Capirossi invece è un veterano che vuole vincere: "Qui vado forte e considero che nei test siamo andati male, però in settembre il test team (quello con Itoh) ha fatto scelte interessanti con la Bridgestone, quindi penso che sarò in lizza per il secondo posto del mondiale".
Non male anche la lotta per il mondiale 125 con la telenovela di Gabor Talmacsi che, a seconda di chi interpelli, è stato licenziato dalla KTM, anzi è stato riconfermato per la prossima stagione in 250, o meglio ha contatti con altre squadre per il mondiale della prossima stagione. Di certo c'è che in Qatar il pilota ha ricevuto promesse pesanti da parti della squadra nel caso la KTM perdesse il mondiale. Insomma, poca chiarezza, come sempre. E il rivale si chiama Luthi, pensate un po', tutto il suo bagaglio tecnico (moto, abbigliamento, attrezzi), occupa una cassa e poco più. In pratica quello che una squadra MotoGp porta per la cucina nelle trasferte extraeuropee. Poche cose ma buone.
Poche cose come quelle dette dai piloti sul caso Elkann, che interessava molto i quotidiani. Tra una selva di no comment e qualche "coraggio tornerai grande", registro che Rossi ha scoperto che la droga in Italia è in grande espansione specie tra i giovani e che non è più una cosa per i poeti maledetti e le rock star. Non molto, direi, ma la più bella e dura l'ha detta Biaggi: "La droga è una scelta, non una malattia".
(13.10.05)