Dà il Mondiale anche alla Yamaha: «Ma guai a fermarsi»
Dall’inviato
Paolo Scalera
PHILLIP ISLAND - Il Serial Winner ha la coercizione alla vittoria. Non si scappa, se ne sono accorti tutti. Lo sa la Honda, lo sa la Yamaha, lo sanno anche gli avversari. Ma soprattutto lo sa bene lui stesso che, dopo l’ennesimo successo, con un sorriso un po’ interrogativo sul volto, si rivolge agli intervistatori:
«Quest’anno abbiamo vinto il mondiale piloti, e ora anche quello costruttori e persino la classifica a squadra per team. Cosa ci rimane, per mantenere la motivazione elevata? Nulla, in realtà, ma l’atmosfera nel box, con la squadra, e i rapporti con la Yamaha, sono così buoni che forse ciò può bastare» .
Non sono queste le prime parole di Rossi, dopo l’ 11 º successo del campionato, ma le più significative, sì. Anche perché ad esse fa seguire l’inevitabile spiegazione all’interno della quale si nasconde la reale motivazione dell’ammazzacampionato.
«La Yamaha con me si è sempre comportata meglio della Honda. Nel mio garage c’è la M1 con la quale ho vinto il mondiale 2004 e quest’anno arriverà la versione 2005. Ce l’ho scritto nel contratto, e me lo merito. Di Honda, invece, non ne ho neanche una» .Spesso passa attraverso percorsi tortuosi, l’odio, ma alla fine nasce quasi sempre da un rifiuto. Nel caso di Valentino quello di non aver avuto in regalo la Honda NSR 500, la moto che ha amato di più. A causa di ciò, ieri, la Honda ha raggiunto quota 600 vittorie, ma ce l’ha fatta grazie a Luthi e Pedrosa, perché anche ieri la migliore delle RC211V, quella di Hayden, è rimasta dietro.
«Nicky sta crescendo bene - ha detto Vale, concedendo l’onore delle armi all’avversario - l’ho battuto, è vero, ma ero sulla mia pista, alla guida di una Yamaha molto veloce e attualmente credo di essere agonisticamente al massimo. E’ stato molto bravo, così come Melandri. Ha cercato di farmi stare sempre davanti, ma quando l’ho costretto a superarmi, perché non aveva senso che io mi stancassi e finissi le gomme per tirare tutti, non riusciva a tenere il mio stesso ritmo. Per questo Marco e Checa ci hanno raggiunto. A questo punto sono stato bravo a riprendere subito il ritmo e a cavarmi di impiccio » .
Su questa pista, infatti, il rischio è quello di subire una volata, che ha grandi possibilità di successo visto che il traguardo è lontano dall’ultima curva.
« Nicky, poi, mi stava benissimo in scia, per questo all’inizio non sono riuscito a staccarlo » , ha precisato Valentino.
Nelle ultime tre gare Rossi si è battuto con tre rivali diversi. Capirossi in Malesia, Melandri in Qatar, Hayden in Australia. Solo a Loris è riuscita l’impresa di batterlo.
« Ci è mancato, Loris - riconosce Rossi - e visto come è andata la Ducati con Checa, penso che anche Capirossi sarebbe stato della partita. Posso solo, in questo momento, augurargli una pronta guarigione» .
Non ci sarà però in Turchia, l’imolese.
« Siamo tutti stanchi, in questo momento credo che accetteremmo tutti di tornare a casa e fare solo l’ultima gara, a Valencia, che è una pista che mi piace. Ma dobbiamo andare a Istanbul, dove c’è più di una incognita ad attenderci» .
Nel 2006, però, ce ne saranno di più. A partire dall’arrivo del nuovo iridato della 250, Dani Pedrosa, che in terra di Spagna è visto come il nuovo Rossi. O meglio: l’anti- Rossi.
« Diamogli tempo - taglia corto Valentino - sarà un avversario in più, ma prima di lui vedo messi meglio Hayden e Melandri, che sono egualmente giovani ma hanno più esperienza» .
Non è una bocciatura, quella del Fenomeno, ma quasi.
Qualcuno gli domanda se, a forza di vincere, non teme che si dica che il motivo è solo che ha sempre avuto la moto migliore.
«Beh, qui ho vinto con Aprilia, Honda e Yamaha - ricorda, poi aggiunge - l’anno passato ho battuto la Honda con una Yamaha che non era ancora alla sua altezza. Quest’anno, invece, siamo sullo stesso livello e ora a Iwata non si debbono sedere perché nel passato lo hanno spesso fatto. Penso al 2007 con una certa preoccupazione: ci sarà un grande cambio regolamentare, con la riduzione della cilindrata a 800 cc. La Yamaha non deve farsi cogliere impreparata» .
Dipenderà da chi farà lo sviluppo, è la spontanea domanda collettiva, visto che il contratto di Rossi scadrà a fine 2006.
« Ma chi pensate che lo faccia? - quasi ci urla in faccia Valentino - Ragazzi, non facciamo domande sceme » .
corriere dello sport
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