Marco Arceri
Carmelo Ezpeleta, presidente della Dorna: "Dal 2007 l'Italia avrà un secondo Gp, a Misano Adriatico".
(22-11-2005) Carmelo Ezpeleta sembra intenzionato a portare fino in fondo uno dei suoi vecchi cavalli di battaglia: dare un secondo Gran Premio all'Italia motoristica. Il presidente della Dorna, l'Ecclestone delle due ruote, lo ha detto chiaramente: "Stiamo lavorando affinchè l'Italia dal 2007 abbia un secondo Gp, a Misano Adriatico". Non è un'uscita estemporanea, Ezpeleta voleva introdurre una seconda tappa italiana già a partire dal 2006.
Poi i tempi troppo stretti e la necessità di modificare gli standard di sicurezza del circuito di Misano (dove si corre tuttora la SuperBike) hanno imposto una maggior prudenza. Dalle parole di Ezpeleta sembra comunque che a partire dal 2007 verrà introdotto nel calendario un secondo appuntamento nel Belpaese. Si chiamerà Gran Premio di San Marino, e affiancherà il tradizionale Gp del Mugello.
L'Italia diverrà così insieme alla Spagna l'unico paese che ospita più di un Gp stagionale. Nel paese iberico gli appuntamenti in realtà sono addirittura tre (Barcellona, Jerez e Valencia). Quello che è certamente interessante, tuttavia, è notare come nel motociclismo sia in atto una tendenza opposta a quella della Formula 1. Mentre nel mondo delle quattro ruote Ecclestone cerca insistentemente di uscire dagli angusti confini europei, diffondendo il prodotto nel Medio Oriente, in Cina e prossimamente anche in India, nelle due ruote sembra quasi che la Dorna giochi in difesa.
Formula 1 e Motomondiale tuttavia sono al momento due universi in condizioni profondamente diverse. La F1 sta attraversando un buon momento, si è ripresa dal calo di ascolti e di seguito e può benissimo amputare i rami secchi (come il Gp di Spa) che minacciano la crescita rigogliosa dell'albero. Il motomondiale sconta invece una fase di crisi economica, soprattutto nella MotoGp, la sua ammiraglia. La Dorna dunque potrebbe aver deciso di rivitalizzare il prodotto partendo proprio dai paesi che sono tradizionalmente in confidenza con le due ruote, Spagna e Italia: si tratterebbe, in un certo senso, di un investimento sicuro.
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