VALENCIA (Spagna), 3 novembre 2005 - In ballo c'è ancora il titolo 125, tra lo svizzero Thomas Luthi con la Honda e il finlandese Mika Kallio con la KTM. Separati, alla viglia di quest'ultima gara 2005 a Valencia, da 23 punti. E poi da decidere resta solo il vice del "cannibale" Valentino Rossi, in una sfida che oppone Marco Melandri a Nicky Hayden, entrambi in sella a una Honda. Qui il distacco è di 9 lunghezze a favore dell'italiano, reduce dal successo di Istanbul. In teoria sarebbe in gioco anche Colin Edwards con la Yamaha, ma l'americano dovrebbe vincere e sperare che gli altri due non raccolgano punti. Eventualità piuttosto remota.
Proprio Melandri cerca una conferma, almeno a livello prestazioni, importante soprattutto in vista del 2006. "Valencia è una bella pista - racconta Marco - non molto veloce ma abbastanza guidata. Qui ho già girato con la RC211V nei test del novembre di un anno fa. Avevo trovato subito un buon feeling con la moto e con la pista ed ero stato veloce. Adesso arriviamo in condizioni diverse, dopo un anno di esperienza sulla Honda MotoGP, 16 gare e un secondo posto in campionato diventato un obiettivo concreto. Io ci credo. Sarebbe una soddisfazione incredibile a coronamento di una bella stagione, il migliore modo di ringraziare Fausto Gresini che ha creduto in me, la squadra che mi ha seguito in tutto, Honda e Michelin. In gara, per riuscirci, sarà importante pensare al campionato”.
Sulla sua strada Melandri troverà lo statunitense della HRC. "Valencia è una pista che mi ha dato soddisfazioni in passato - spiega Hayden - anche se non sono riuscito a terminare la gara negli ultimi due anni". Dopo il terzo podio consecutivo in Turchia, il pilota del Kentucky è pronto a recuperare il divario ma deve esorcizzare quanto successo nelle ultime visite valenciane del Motomondiale. "Sfortunatamente - ricorda Nicky - sono caduto in entrambe le occasioni. Perciò stavolta il mio primo obiettivo sarà quello di terminare la gara. Melandri ha conquistato punti importanti nell'ultimo GP, ma io non mollerò fino a quando vedrò la bandiera a scacchi".
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