Lo sportivo/ Carlo Pernat, manager dei campioni della moto: "Biaggi che delusione. Pedrosa? Sopravvalutato"



"Sportivamente non dico che sia stato un anno monotono, ma è diventato il... 'Rossi MotGp'. Le faccio un esempio per chiarire: Loris (Capirossi, ndr) nelle prime sette-otto gare non era proprio in campionato perché la sue Bridgestone non erano ancora a posto, è bastato che vincesse due gare perché si giocase la seconda piazza in classifica generale. Dietro a Valentino è andata in questo modo. Gibernau ha fatto parecchi zeri (ritiri), Biaggi è andato male e Melandri ha dovuto ingranare un po'". Così, nel weekend dell'ultima gara della stagione MotoGP (a Valencia), Carlo Pernat, noto opinionista tv e manager - fra gli altri - di Loris Capirossi, fotografa con Affari la stagione che ha consegnato a Valentino Rossi il suo settimo titolo mondiale.


E aggiunge: "Siamo arrivati a un punto in cui inizia a esserci un cambio generazionale..."

Lo stesso Rossi ne ha parlato di recente...
"Sì, diciamo che lui l'ha un po' estremizzato dicendo che si sente vecchio a 27 anni. Alla fine paradossalmente dei vecchietti quello che sta meglio è Loris. Trentadue anni, ha vinto un po' di gare e rinnovato con Ducati. Se le Bridgestone l'anno prossimo saranno a posto..."

... si può puntare al mondiale?
"Direi di sì. Se le gomme hanno le proiezioni delle ultime gare, la moto non è male. Lui ha dimostrato che con il pacchetto giusto può esere competitivo".

Non temete che la Michelin tiri fuori il coniglio dal cilindro?
"E' andata così quest'anno. Dopo le nostre buone prove invernali loro si sono incarogniti giustamente. Sicuramente faranno il salto di qualità, ma le Bridgestone si sono abbastanza avvicinate. E diventerà come in Formula 1 una lotta di gomme. Si investe molto sulle moto, ma le gomme danno un secondo a giro...".

Ma qual è la differenza tra Honda e Yamaha?
"Valentino. Fortunatamente in questo sport il pilota conta un buon 30-40%. Ma poi serve la calzatura giusta. Come dicevo, la differenza in questo momento la fanno in primis le gomme e poi il pilota. Più ancora della moto".

Chi è stato la grande delusione di questo campionato?



Max Biaggi


"Biaggi".

Perché?
"Ha coronato il suo sogno di avere una Hrc ufficiale e ha fatto peggio di quando aveva la moto clienti. Pur con i problemi che può avere Honda, però alla fine Hayden, Melandri, Barros hanno vinto".

Però si è parlato di complotti, cose poco chiare...
"Nelle moto i complotti non esistono. Non ci sono trucchi".

Quindi è tutta colpa di Biaggi?
"In questo caso si può anche dividerle. Nel team ufficiale Hrc da quando hanno perso Valentino e Jeremy Burgess in due anni hanno vinto solo un Gran Premio".

Ma come si spiega che Biaggi è arrivato a prendersi due secondi da Hayden?
"Conta molto l'ambiente che ti crei con i meccanici e il team. Probabilmente non è riuscito a fare questo e i problemi si sono ingigantiti. Max è uno abbastanza difficile di carattere".

E ora? Come si prospetta l'anno prossimo per il pilota romano?
"Ha dei problemi. Sembra che la Honda lo abbia scaricato, Camel sta cercando in tutti i modi di salvarlo. E' dura, e ormai è quasi tutto chiuso".

Si era parlato della seconda squadra Ducati...
"Ipotesi fantascientifica".

E la copia Capirossi-Gibernau come sarà?
"Due galli in un pollaio, come dicono i saggi, è dura. Di solito c'è una prima
Loris Capirossi

punta nelle grandi squadre. Vediamo. Speriamo che vada bene".

Chi è stato la sorpresa dell'anno?

"Melandri. L'anno scorso ha rischiato di rimanere a piedi, se non fosse stato per l'intervento all'ultimo minuto di Gresini. Ha iniziato il mondiale con un po' di 'paura'. Poi è cresciuto. Marco è una sorpresa anche perché aveva un compagno di squadra come Gibernau che tutti pensavano fosse l'anti-Valentino. E lui è riuscito a passarlo".

Ma è lui il vero anti-Rossi del futuro?
"Non solo. C'è anche Capirossi con la Ducati".


E Gibernau?
"E' un punto interrogativo, perché quest'anno ha subito sia Rossi che Melandri".

Hayden?
"L'anno prossimo deve essere la grande sorpresa. Dopo due o tre anni di tirocinio o ce la fa o anche lui ha fallito".



E Pedrosa che arriva in MotoGp? Non è un po' sopravvalutato?
"E' la mia impressione. Lui ha una guida molto pulita, un po' come quella di Biaggi nelle 250, ma la massima categoria è diversa. Danni deve mettere su quindici chili. Mi ricordo Loris quando dovette fare pesi, mettere su bicipiti e torace. Aspetto Pedrosa con molto interesse, però secondo me l'impattto non sarà quelo che tutti pensano".

Dei giovani chi può essere nei prossimi anni la vera sopresa?
"Ci sono piloti discreti che possono fare il cambio generazionale. Tra gli italiani vedo bene Dovizioso e De Angelis".

Andrea Dovizioso
L'ex campione iridato delle 125 forse non poteva fare di più?
"Calma. Era il primo anno di 250. Il sanmarinese mi sembra invece più portato per la MotoGp, visto che ha leve alte. Tra gli stranieri vedo bene lo spagnolo Jorge Lorenzo. Elias è un giovane che non va male. E poi forse va osservato l'australiano Stoner. I nomi sono questi...".

Giordano Brega
Fonte libero

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