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spiattella gomme |
Iscritto il: dom 17 ott, 2004 8:38 am Messaggi: 163
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Articolo di Paolone su Controcampo
Da leggere tutta ....
PAOLO BELTRAMO da Phillip lsland
Valentino Rossi aveva appena finito di comporre la sua 6° sinfonia dimostrando, con una gara che uno normale avrebbe giudicato al limite della follia, di essere senza il minimo dubbio il più forte. Forse il più forte di sempre, sicuramente il migliore di questa era. Per diventare campione per la 6° volta, la 4° consecutiva, gli bastava arrivare dietro Gibenau. Dopo i rischi e i numeri del 1° giro, all'inizio dell'ultimo lo spagnolo era 1°, lui 2°. Bastava, avanzava. Invece il Dottore ha provato un sorpasso da accapponare la pelle: benissimo, ma Gibernau aveva risposto tornando davanti. A quel punto, mezzo giro scarso tra lui, il traguardo e il titolo, era saggio, normale, ragionevole accontentarsi di averci provato fino all'ultimo. Rossi Valentino, però, è un pò folle, nettamente fuori media e irragionevole: voleva vincere vincendo e ha fatto quell'ultimo sorpasso-capo lavoro per prendersi tutto senza lasciare agli altri che il conforto, se lo volevano, della sua gigantesca ombra: "Beh, all'inizio ho cercato di portarmi alle spalle di Gibernau il più presto possibile -racconta sorridendo, godendosi il ricordo, il cannibale motociclista,-perche era quello che serviva, che volevo fare dopo i problemi nel warm-up, quando la moto non era a posto (7° tempo) e dopo l'azzardo di una messa a punto ragionata, ma decisa al buio prima della gara. Una volta dietro a Sete mi sono però accorto che potevo avvicinarmi, che anche lui, come Capirossi e Barros, cominciava a scivolare e che tenevo facilmente il suo ritmo. La mia M1 mi dava fiducia e in 2 o 3 punti ero più veloce di lui, così alla fine ho deciso di passarlo, di provare a vincere. Per la prima volta dall'anno scorso sono finalmente riuscito a superare una Honda in rettilineo, ero veloce e di questo ringrazio la mia squadra e la Yamaha. quindi ero convinto di potercela fare anche arrivando davanti all'ultima curva",
Paolone: Una giomata per te indimenticabile: vittoria, 6° titolo mondiale, 4° consecutivo, 100° podio e una serie quasi infinita di altri record.
Valentino: "Forse il successo di Welkom su Biaggi alla prima gara dell'anno è stato ancora più emozionante, ma anche qui è stato bellissimo e sono molto felice per la vittoria. Mondiale e il resto me li godrò dawero più avanti, col passare dei giorni: so che ci vuole un po' di tempo per realizzare del tutto che sei campione del mondo, che hai stabilito qualche nuovo primato. Ma a me, sopratutto, piace vincere".
Paolone: C' è un segreto in questa tua trionfale stagione con la Yamaha?
Valentino: Primo giorno del primo test con la Yamaha, a metà gennaio, la mattina non mi sentivo bene. Ma poi il mio capotecnico Jeremy Burgess mi ha detto che le moto sono come attrezzi, devi imparare a usarle, si possono modificare e già al pomeriggio mi sono trovato meglio. Poi, dal secondo test dell'anno, ho deciso di utilizzare il motore "big-bang", quello con scoppi irregolari che offre più coppia e guidabilità e, anche se appena arrivato andava piano, sicu- ramente meno dell'altro, guidavo la moto molto più facilmente. La Yamaha ha limiti in trazione, nell'uso del retrotreno rispetto alla Honda, ma credo che abbia anche punti di vantaggio, per esempio nell'agilità, nella maneggevolezza, dipende soprattutto dalla pista. Ma il segreto è che io e la mia squadra abbiamo cambiato il metodo di lavoro della Yamaha, che ci ha seguiti e aiutati al massimo delle sue possibilità. Poi in qualche pista dove mi trovo partico- larmente bene ho usato la mia velocità, che è un mio pregio, e ho annullato i problemi, ma sostanzialmente la M1 è un'ottima moto che è cresciuta molto durante la stagione, soprattutto sono stati importanti i test dopo la gara di Le Mans che non era andata bene: lì abbiamo capito molte cose, fatto un bel passo avanti. Ora non bisogna fare l'errore tipico di chi crede di essere pari agli altri e fermarsi, ma continuare a lavorare come abbiamo fatto l'inverno scorso".
Paolone: Già, la tua YamahaM1. Te l'avevo già chiesto dopo la prima gara di Welkom quando battesti Biaggi, te lo chiedo di nuovo ora: cosa vi siete detti qui?
Valentino: "Le dicevo: brava, brava, brava, brava, brava, bene,
Paolone: E lei cosa ti rispondeva? "
Valentino: Vroom, vroom, vroom... .
Paolone: Dal punto di vista sportivo, qual è stato il momento determinante della stagione?
Valentino: "Le 3 gare che ho vinto con secutivamente dopo la Francia: al Mugello, a Barcellona e ad Assen ho battuto un Gibemau particolarmente in palla, forte, ed è stata la svolta del campionato".
Paolone: Sete Gibenau, un avversario tenace. Come lo giudichi e come sono i vostri rapporti?
Valentino: "Il mio rapporto con Gibernau è un problema soltanto mio e suo, l'importante è lo sport, il resto sono cose nostre. E credo che questo sia stato un bel campionato, con Gibemau molto forte, veloce e Biaggi a sprazzi, ma anche altri come Tamada e Barros. È stata una lotta dura, difficile e divertente".
Paolone: Contento, allora, di aver lasciato la Honda per la Yamaha?
Valentino: "Sì, con la Honda avevo vinto la 500 e poi 2 Mondiali della MotoGp. Era ora di cambiare, anche perche sentivo dire troppo spesso che vincevo soltanto grazie alla moto. Se fossi rimasto altri 2 anni con loro e avessi vinto, sarebbe stata la stessa storia, se avessi perso sarei stato un fermo. Meglio cambiare, anche perche così ho avuto stimoli nuovi per dare il massimo. io però non corro contro la Honda: corro per me, per la Yamaha, per vincere, per battere la Honda, ma anche la Ducati, la Suzuki, la Kawasaki, le altre Yamaha, gli altri piloti".
Paolone: Uno che fa qualcosa tanto bene quanto tu corri bene in moto, davvero può aver voglia di cambiare?
Valentino: "Innanzitutto io sono ancora molto appassionato di questo sport e continuerò sicuramente per altri 2 anni, poi vedremo; adesso non so dire cosa farò più in là".
Paolone: Questo campionato lo si può definire una cosa del passato, l'ultima gara a Valencia sarà una passerella. Come ti aspetti i1 2005?
Valentino: "Sarà un'altra lotta. La Honda punterà su Biaggi e Gibenau, i suoi 2 piloti migliori, che avranno moto migliori. Ma anche noi miglioreremo perche avremo i dati di questa stagione come base per lavorare gara per gara. Eh no, non commetteremo l'errore di fermarci, di rilassarci. Non dormiremo sugli allori".
Paolone: C'è qualcosa che la Honda può fare per batterti?
Valentino: "Una sola: riassumermi!"
Oggi a Phillip Island è stato bello esserci, vedere Valentino Rossi rendere definitivamente palese, evidente a tutti la bellezza intrinseca del motociclismo in questa era fatta di immagini, di emozioni globali. Un po' come per il marmo che è sempre stato bello, ma prima di Fidia e Michelangelo non se ne erano accorti proprio tutti. Ma per questo campione, uno col carattere di Valentino Rossi, la frase che dice tutto è quella che pronuncia fuori da qualsiasi intervista: “Uè, che figata!” _________________
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