fonte Motonline:
Jerez (Spa) - Giornata fredda, pista umida per la pioggia della notte precedente, ma a Jerez si è vista la prima giornata di una moto che secondo noi ha un grande futuro: la Ducati Desmosedici GP6, la nuova arma per la MotoGp. Una moto praticamente identica nella forma alla GP5 ma con notevoli differenze tecniche, tutte finalizzate a rendere più sfruttabile e meno stressante per i piloti la gestione ad alto livello. E il responso di Capirossi e Gibernau è stato positivo.
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Sete Gibernau ha realizzato il miglior crono della giornata
Per essere ai primi passi, la GP6 ha convinto e, anche se i tecnici si trincerano spesso dietro frasi di circostanza, tutti i motociclisti sanno che una moto che va bene subito è un ottimo punto di partenza. Oggi Sete e Loris hanno girato con gomme standard della passata stagione, solo da martedì (tempo permettendo) si faranno prove di gomme più performanti ed evolute; ma i tempi, praticamente identici, confermano la globalità delle reazioni.
Sulla moto si notano due cose: il forcellone nuovo e il traverso metallico che sorregge in basso la struttura del codone e che chiude inferiormente il telaio e il comando del gas. Come abbiamo anticipato tempo fa, si tratta di un ride by wire, cioè di un comando elettronico che permette ai piloti di disporre di un'erogazione perfettamente accordata su ogni marcia e in ogni singolo tratto di apertura. La Honda ce l'ha da tempo, la Ducati lo impiega da fine stagione 2005, ma adesso il dispositivo sembra essere arrivato alla maturità.
Prima di passare alle dichiarazioni di tecnico e pilota, due notizie dalla 250. In azione Andrea Dovizioso che ha la stessa moto usata a Valencia, ma la nuova squadra capitanata da Tommaso Raponi (ex Aprilia) che ha il compito di far ritrovare il feeling al pilota con la moto. Rapporto che a fine stagione non era proprio al top. In azione con la Honda, e subito convincente, l'argentino Porto con la nuova squadra di Alberto Puig, oltre al campione europeo Alvaro Molina e allo svedese Nicola Milovanovic, autore di una caduta che ha chiuso la pista per qualche minuto. Assente la KTM con Poggiali per un forfait all'ultimo minuto e la squadra Honda BQR che è in netta crisi di piloti: Debon è diventato test rider Aprilia e i sostituti Cardenas e Tizon sono entrambi infortunati. Il primo è caduto con il supermotard rimediando una frattura di una clavicola, mentre Tizon, assieme a due meccanici, ha avuto un incidente stradale la scorsa notte che lo ha visto vittima del classico "colpo di frusta" e ora gira con un vistoso collare cervicale.
Ma torniamo alla Ducati, come va la nuova GP6? Capirossi è soddisfatto: "Si, nonostante il freddo e la pista umida che presenta ancora due punti nella quale non si può tenere la traiettoria ideale, la moto mi è piaciuta. Ho trovato subito un buon feeling e questo è l'inizio che sognavo".
Ma in cosa è cambiata? "In tante cose, ma l'aspetto più interessante è che risulta molto più equilibrata della precedente".
Gas elettronico e molta evoluzione in questo senso... Tutte cose che aiutano il pilota, vero? “Stiamo lavorando molto in questo senso e devo dire che aiuta la vita".
Programmi immediati? "Domani proviamo gomme più specializzate e vedremo di andare anche più forte. Anche se questo per ora non interessa più di tanto. Serve andare forte con costanza".
Filippo Preziosi, anima tecnica del progetto Ducati GP non fa nemmeno finta di essere insoddisfatto... “Sono contento perché sono andati bene tutti e due e hanno avuto sensazioni simili, anche Sete che in pratica aveva fatto solo pochi giri con la Ducati. Il loro giudizio è positivo e penso che il lavoro di irrigidimento della parte posteriore (è stato eliminato il telaietto inferiore usato lo scorso anno da Capirossi che però pesava troppo)".
E del gas a controllo elettronico cosa dice? "Posso dire che lo abbiamo realizzato bene, una soluzione che ha reso più pulita la zona anteriore. Ma a parte l'aspetto estetico posso solo dire che ci stiamo lavorando sopra e non è detto che lo useremo in gara...".
Non è vero e lo sa, anche perché questo sistema serve a rendere la moto più sfruttabile, vero? "Si, il nostro obiettivo è di fare una moto veloce ma che non faccia fare troppa fatica ai piloti. Prestazioni ma anche piloti più lucidi a fine gara... Ci stiamo arrivando".
Sete Gibernau ha la faccia contenta: "Le prime impressioni sono positive e sono sempre più convinto della scelta che ho fatto, soprattutto perché vedo in tutti, dai ragazzi del Team agli uomini della Bridgestone, una gran voglia di far bene e fiducia in me: era quello che cercavo e sono davvero contento di averlo trovato. Ci sarà molto da lavorare ma tutti ne hanno una gran voglia e questa è la cosa più importante!".
Insomma, dopo i mugugni con la Honda, lo spagnolo aveva bisogno di aria nuova.
Domani si replica e tempo permettendo, vedremo i nuovi passi della GP6, una moto che sembra essere nata molto bene.
_________________ GinoScola
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