V colonna
da Gpone
Alla fine è andata a finire come doveva andare a finire. La Camel, orfana di Biaggi, umiliata dalla Honda, si è vendicata nell’unico modo possibile: passando armi e bagagli alla Yamaha.
Non è una novità assoluta , ne parlavamo il 20 dicembre scorso in occasione del comunicato con il quale la JTI annunciava la fine del sogno di Biaggi in MotoGP, anticipando anche che si sarebbe guardata attorno.
Una piccola (piccola?) bugia, ovviamente. Man mano, infatti, che l’operazione Kawasaki-Bridgestone si faceva più complessa ed improponibile la Camel, che rischiava di rimare a piedi come Max, ha preso ovviamente le distanze, studiando una contromossa che era lì sul piatto.
No, dunque, al ritorno da Pons, per punire l’HRC, ma sì alla Yamaha, pur sapendo che il passaggio non sarà indolore. Non ci si presenta all’altare con il Corsaro per sposare poi il Dottore senza qualche apprensione.
Piuttosto, poiché il comunicato dell’ex moglie (o marito) della Yamaha, Altadis, in rappresentanza della Gauloises è stato chiaro (“Qualora non si giunga a un accordo, o non vengano rispettati i termini del contratto, Altadis non esiterà a ricorrere a un’azione legale nei confronti di Yamaha”), resta da capire perché la casa di Iwata abbia effettivamente rotto il contratto con il suo precedente sponsor. Se, infatti, lo ha fatto perché (l’opinione più accreditata) a Valentino Rossi non piace il fumo, a questo punto si dovrebbe aggiungere…delle Gauloises, visto che le sigarette “blu” preferite da Barry Sheene, che le fumava dopo aver rigorosamente strappato il filtro con i denti, non sono poi troppo diverse da quelle “gialle”.
Un ultimo interrogativo pesa sulla vicenda: accetterà la Ferrari-Marlboro, quest’anno, a far salire il Canarino sulla Rossa?
Se accadrà ancora vorrà dire – oltre che i messaggi di marketing lanciati sono un po’ confusi - che è ormai il business, e non altro, a farla da padrone anche nella MotoGP. Nella F.1 ciò era già noto da tempo, ma anche nel motomondiale ormai non si scherza. Ma di cosa ci stupiamo? Alonso ha annunciato, con un anno di anticipo che lascerà la Renault per la McLaren, vanificando di fatto i possibili investimenti di Telefonica, che si troverebbe a promuovere un pilota destinato a vestire i colori della Vodafone. D’altro canto quest’ultima ha a sua volta anticipato il divorzio dalla Ferrari, per cui…c’è poco da fare: come diceva la mamma, le più facili da prendere sono proprio le cattive abitudini.
(3/1/2006)
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