Il cileno Carlo De Gavardo (Ktm) è stato penalizzato di un'ora per eccesso di velocità nel corso dell'ottava tappa corsa sabato (domenica la Dakar riposava) perdendo così la terza posizione in classifica generale. De Gavardo, vincitore della sesta e settima tappa, retrocede al quinto posto a 1h11'49" dal leader, lo spagnolo Marc Coma (Ktm).
Il cileno ha superato tre volte la velocità massima consentita di 160 km/h: una volta a 173 km/h, altre due volte tra i 160 e i 170 km/h. Per effetto di questa decisione, l'italiano Giovanni Sala avanza dal quinto al quarto posto, a 44'28" da Coma

sportal.it

morto motociclista australiano ...


L'incidente è avvenuto durante la prova speciale in Mauritania tra Nouakchott e Kiffa. Inutile il soccorso dell'elicottero

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METEOROLOGO E CONSULENTE CINOFILO

La tappa di martedì della Dakar sarà 'neutralizzata' in segno di lutto per la morte del motociclista australiano Andy Caldecott. "Con le squadre, i piloti e la direzione della corsa moto, abbiamo deciso di neutralizzare la tappa delle moto di martedì mattina" ha detto Etienne Lavigne, direttore del rally-raid al termine di una riunione con i partecipanti.

Martedì era in programma la decima tappa, 333 chilometri da Kiffa a Kayes (Mali) dei quali 283 chilometri di 'speciale' che per le moto non sarà cronometrata.

sportitalia

Questa è peggio della morte del pilota .....



13 gennaio 2006


Dakar, altra tragedia


Nuova tragedia alla Dakar, la vittima venerdì mattina è un ragazzo di 12 anni, investito da un'auto a 6 chilometri dal villaggio di Kourahoye in Guinea, 25 chilometri dopo la partenza della prova speciale della 13ªtappa, da Labè, in Guinea, a Tambacounda, in Senegal.
Il ragazzo, che assisteva alla corsa insieme ai suoi genitori, è stato investito dalla vettura numero 420, dell'equipaggio lettone formato da Maris Saukans e Andris Dambis. Immediati i soccorsi dei medici della carovana, il decesso durante il trasporto in elicottero in ospedale.



Dakar moto, tappa a Sala


Dakar, altra tragedia
Giovanni Sala si è aggiudicato la tredicesima tappa della Dakar moto, da Labè a Tambacounda, in Senegal, di 348 km.

Il centauro italiano della KTM ha preceduto i francesi Cyril Despres e Alain Duclos. Quarto lo spagnolo Marc Coma che conserva la testa della generale con 31' su Despres.

Con questa vittoria Sala è, invece, al terzo posto della classifica.

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METEOROLOGO E CONSULENTE CINOFILO

Certo che quando leggi di certe tragedie...

La quindicesima giornata è stata solo una passerella per i piloti per via della decisione presa dagli organizzatori di non disputare la speciale dopo i gravi incidenti accaduti nelle ultime tappe in cui hanno perso la vita due bambini. Il pilota spagnolo vince così la sua prima Dakar, secondo Despres e terzo Giovanni Sala
di Stefano Borzacchiello

L’ultima tappa della 28.ma edizione della Dakar non ha avuto riscontri sulla classifica dal momento che gli organizzatori in segno di rispetto per i due bambini rimasti vittime degli incidenti nelle ultime due tappe hanno deciso di far effettuare ai piloti solo un trasferimento.
Il vincitore è lo spagnolo Marc Coma su KTM che pur non avendo conquistato nemmeno una speciale si è dimostrato regolare cogliendo sempre dei buoni piazzamenti nel corso delle quindici prove. “Sono molto contento perché a poco a poco mi sono reso conto di quello che ho fatto. La cosa più importante è stata, dopo la caduta di Despres, pensare ad amministrare il mio vantaggio. Voglio dedicare la mia vittoria a Andy Caldecott perché ha pagato un prezzo molto alto per la sua passione. Voglio ringraziare la squadra per tutto il lavoro che ha fatto, KTM, il nostro sponsor Repsol e in maniera particolare Jordi Arcarons che mi ha aiutato molto in questo giorni”

Giovanni Sala (KTM) ha chiuso la Dakar al terzo posto. Gli altri italiani al traguardo sono stati: 45° Ginepro, 55° Miotto, 66° Dottori ,76°Algeri

Il francese Despres vincitore dell’ultima edizione ha concluso in seconda posizione. La sua Dakar è stata compromessa dalla caduta nella sesta tappa che gli ha provocato la rottura della clavicola, ma che non gli ha però impedito di proseguire stringendo i denti e di affermarsi anche in una speciale. “La Dakar è iniziata bene per me, e nonostante non mi sia allenato molto prima dell’inizio ho visto subito in Portogallo che il mio ritmo era buono e stava migliorando. Purtroppo, poi sono caduto e nell’incidente mi sono rotto la clavicola, da lì in avanti la mia corsa è stata sempre più difficile. Il giorno dopo la caduta alla partenza sono riuscito a staccare Coma di oltre 30 minuti ma per tenere il ritmo mi è venuta una forte tendinite al polso destro. Non mi sono arreso, ero comunque fiducioso di poter finire la mia gara e speravo ancora di poter vincere. Oggi sono convinto che aver scelto di portare a termine la Dakar sia stata la scelta migliore, anche se non ero partito con l’idea di arrivare secondo, ma date le circostanze sono comunque soddisfatto del risultato. Sono molto contento anche della mia squadra con cui mi sono trovato molto bene.”

I piloti hanno ricordato Meoni scomparso durante la Dakar 2005. Nella foto di gruppo alle loro spalle il progetto di una "scuola di arti e mestieri " a lui dedicata (foto P.Batini)

Al terzo posto Giovanni Sala compagno di squadra del vincitore Coma . Il pilota bergamasco si è difeso fino all’ultimo dagli attacchi dello statunitense Blais e del cileno De Gavardo riuscendo anche a vincere la tredicesima tappa da Labe-Tambacounda .
Ma quest’edizione della Dakar verrà ricordata, ancora, anche per gli incidenti. L’ennesima vittima tra i piloti, dopo che lo scorso anno erano morti Meoni e Perez, è stato l’australiano Andy Caldecott che ha perso la vita cadendo nel corso della nona tappa. Da segnalare anche l’uscita di scena dello spagnolo Isidre Esteve Pujol che mentre lottava per le prime posizioni è caduto e ha dovuto abbandonare la corsa. Le sue condizioni ora sono migliorate e nei prossimi giorni inizierà la riabilitazione.

(15.01.06) Motonline