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Secondo giorno di prove ed ecco spuntare 2 Ducati davanti a tutti. Per chi, come me è prima tifoso Ducati poi tifoso di Vale, è una bella giornata. Certo sono solo prove, in ogni caso la Ducati ha fatto già vedere di potere essere competitiva. Aveva vinto lo scorso anno, questa di Sepang è notoriamente una pista che si adatta bene alla Ducati e anche le Bridgestone hanno dimostrato di avere competitività, resta il fatto che oggi le due Ducati sono davanti a tutti e sono le uniche moto ad essere scese sotto il tetto del 2.02.
I due piloti non si propongono come gli antiVale, questo ruolo lo lasciano ai piloti Honda, per se si riservano il ruolo di outsider. Carlo Pernat spiega così la bella prestazione dei due piloti:
"Quei due si spronano l’un l’altro. Né Loris né Sete ci stanno ad essere più lenti del compagno di squadra, ecco spiegati i tempi.”
Sete getta acqua sul fuoco e minimizza la prestazione:
"Non siamo ancora lì dove dovremmo essere. La Ducati è tuttora una moto difficile da guidare e da portare al limite, e in gara è questo che conta. Il tempo è venuto, nel senso che è arrivato con l’impegno, ma bisogna lavorare ancora troppo sulla Desmosedici per farlo saltare fuori. In gara non sarebbe possibile guidare sempre in questo modo, e non è solo questione di stanchezza fisica. L'obiettivo è capire la moto, renderla più facile da guidare, quasi automatica nel controllo delle reazioni. So che ci sarà da soffrire, da abbassare la testa e lavorare duro. Intanto abbiamo trovato delle soluzioni che ci permettono di scegliere, anzi di eliminare dei passaggi. Insomma sto trovando la strada: maggiore guidabilità e e comprensione di tutto, soprattutto delle gomme Bridgestone che per me sono nuove. Capisco di essere ancora un po' indietro e poi c'è tantissima roba da provare. Mi vedo nella mia dimensione, cioè penso a trovare il ritmo per vincere e arrivare a Jerez al 100% delle nostre possibilità. Lavoro con Ducati e Bridgestone, due aziende che hanno una grandiosa voglia di vincere e io ho una voglia mostruosa. Ci aspetta una strada lunga, ma l'affrontiamo con grinta. E anche se a Jerez arriverò sesto o ottavo, non cambia nulla: sempre avanti a cercare il nostro limite."
Alla domanda:"Però oggi il cronometro dice che ci sono due Ducati davanti!", Sete risponde:
"Ieri è andato più forte un altro, magari domani cambia ancora."
Altra domanda:"Che effetto fa guidare una moto con il telaio in tubi d'acciaio dopo una vita con moto dotate di telai in alluminio? " e Sete risponde:
"Cambia, soprattutto perché nella Ducati il motore fa parte della ciclistica. Ma la mia è una moto con un suo carattere, ed è impegnativa. Penso che lo sarà soprattutto a fine gara, parlo dal punto di vista fisico, quindi noi dobbiamo fare i tempi in maniera più naturale, voglio una moto più naturale e meno impegnativa, meno cattiva e la squadra ha capito questo."
L'intervista prosegue:"Hai chiesto modifiche particolari?"
"Sì, anche dei software dedicati e in questo ho scoperto che è bellissimo parlare direttamente con chi costruisce la moto in Italia. Mi sento in una casa che mi stima e questa situazione mi da una grande carica e poi io con le squadre italiane ho vissuto i miei momenti migliori. Ma ripeto, c'è ancora molto da fare, ad esempio sto lavorando più sulla moto che sulle gomme."
Capirex fa i complimenti a Pedrosa, ecco cosa dice:
"Sta guidando bene, va forte. Certo, è piccolo di statura e noi piccoletti fatichiamo più degli altri. Dove? Abbiamo problemi nello spostare il peso, quindi soffriamo di problemi di trazione, soprattutto quando è bagnato o le condizioni sono difficili. Dobbiamo avere più coraggio degli altri piloti”.
Dopo le Rosse arriva una Yamaha che però non è quella del "fenomeno" (un pò dietro ma ne parleremo in seguito), è quella di Colin che oggi ha girato veramente bene e forte. seguono due Honda, quelle di Hayden e di Pedrosa. Il primo riconferma il buon momento e la bontà delle nuove modifiche, Dani gira veloce e si merita tutti gli elogi dei suoi compagni di avventura (i piloti) che ne dicono un gran bene. Dopo le Honda ecco il turno della Suzuki di Hopkins, ha riconferma delle qualità delle Bridgestone che qui vano davvero molto bene, in ogni caso la suzuki di MotoGP perde nettamente il confronto con la sorella in SBK e anche quest'anno pare che i progressi apportati non siano ancora sufficienti per sistemarsi nel gruppetto dei primi. Settimo e ottavo, altri due debuttanti, Randy su Kawasaki e Stoner su Honda, tutti e due con ottimi tempi, Cecchinello dovrebbe essere alquanto soddisfatto di Stoner, debuttante Lui e debuttante anche il team, stanno crescendo assieme e lo stanno facendo nel migliore dei modi, questo pilota mi intriga sempre più. Meno stima (ma questa è una visione personale) sulla performance di Randy de Puniet, però anche Lui debuttante, sembra che abbia intrapreso la strada giusta e già alla seconda uscita resta davanti al suo capitano (Nakano oggi 10° subito alle spalle di Valentino) che oggi non ha ottenuto quei miglioramenti che forse ci si attendeva più da Lui, la cosa però, molto probabilmente, deriva dal diverso tipo di lavoro che i due piloti hanno svolto. Dopo questi due debuttanti, ecco chi ti aspettavi nei primi tre, fatto sta che oggi è in 9^ posizione, Valentino. Sentiamo dalle sue vive parole il perchè di una simile prestazione:
"Mi sono concentrato nella simulazione di gara, quindi non abbiamo voluto proseguire con la pista bagnata per via della pioggia. Abbiamo scoperto –aggiunge – che il chattering dipendeva dalla sospensione posteriore ed un po’ lo abbiamo migliorato. In compenso mi sono reso conto che la moto è meno stabile in frenata, così abbiamo cercato di migliorarla in quel punto…soprattutto però abbiamo badato a fare chilometri, cosa che stanno facendo anche i due collaudatori, del resto.”
poi anche Vale elogia la prestazione di Dani Pedrosa, sopratutto per essere uscito con la pioggia:
“Pedrosa sta andando bene, ed è intelligente a girare anche quando la pista è bagnata perché in quell’area deve migliorare. Quand’è che un pilota va forte sotto la pioggia? Semplice, quando è un tutt’uno con la sua moto. Per questo motivo io nel 2004 con la Yamaha non andavo. Non andavo neanche con l’Aprilia, in 250, ma perché il motore a disco rotante è molto difficile da guidare, è molto brusco. Quando infatti ho sono passato alla Honda NSR 500 mi sono trovato subito bene.”
Dopo Vale, Nakano di cui abbiamo già detto e finalmente Macio, anche Lui sottotono e anche per Lui andiamo a scoprire il pwerchè dalla sua voce:
"Ma oggi, non so perché, non riuscivo ad andare – ammette Marco – sono salito sulla moto numero due e mi sembrava che la distribuzione dei pesi fosse diversa, anche se tutte le regolazioni erano assolutamente identiche. Il computer, attraverso la telemetria, mi ha dato ragione, ma non siamo riusciti a comprenderne i motivi. Fatto sta che nel corso della simulazione i miei tempi sono saliti sul 2.03 alto. L’avrei finita, perché volevo farlo, ma non come mi sarei aspettato. Anche il tempo è venuto con un giro tirato. Più tirato del solito.”
Tutti questi hanno girato in 2.02, a parte i due Ducatisti che sono scesi sotto. Tutti gli altri comprimari vengono di seguito capitanati da Toni Elias che ha girato in 2.03.basso. Dei restanti vorrei sprecare due parole per Vermeulen, che perde nettamente il confronto col suo compagno di squadra e gira nettamente più piano. A parziale scusante le non perfette condizioni fisiche. Che non abbia fatto proprio la cosa più saggia volendo passare immediatamente in MotoGP perdendo così la possibilità di guidare una Honda? Hai posteri l'ardua sentenza. Un acceno anche alle Ducati del team D'Antin. Dai due piloti con le Ducati del 2005 mi aspetto di più. In precedenti post, ho più volte affermato che il team D'Antin monta coperture Bridgestone, oggi ho trovato un articolo in cui si accennava alle gomme Dunlop. Ripromettendomi di fare chiarezza sull'argomento, non giustifico le prestazioni dei due piloti anche se fossero stati ottenuti con gomme Dunlop, in fondo anche la Yamaha del team Tec 3 ha le stesse coperture, e Ellison ha girato in tempi simili, e sappiamo benissimo che nel 2005 questo team con gomme Michelin ha fatto veramente pena. (a tal proposito voglio sottolineare il fatto che in altra parte ho trovato una classifica leggermente diversa, rispetto a quella riportata che per dovere di cronaca, vado ha riportare interamente).
Gibernau (Ducati-Marlboro) 2.01.66 (49 giri)
Capirossi (Ducati-Marlboro) 2.01.83 (45)
Hayden (Honda-Repsol) 2.02.00 (65)
Edwards (Yamaha-Camel) 2.02.00 (58)
Pedrosa (Honda-Repsol) 2.02.26 (47)
De Puniet (Kawasaki) 2.02.40
Hopkins (Suzuki) 2.02.43
Stoner (Honda-LCR) 2.02.57 (51)
Rossi (Yamaha-Camel) 2.02.62 (41)
Melandri (Honda-Fortuna) 2.02.7 (54)
Elias (Honda-Fortuna) 2.03.20 (42)
Nakano (Kawasaki) 2.03.43
Vermeulen (Suzuki) 2.03.8
Roberts jr. (KR-Honda) 2.04.1 (25)
Hofmann (Ducati d’Antin) 2.04.49 (27)
Ellison (Yamaha-Tech 3) 2.04.5 (52)
Cardoso (Ducati d’Antin) 2.06.6 (20)
Sono diverse alcune posizioni e alcuni tempi, ma la sostanza non cambia. Le diversità possono nascere dal fatto che una è stata riportata prima dello scadere delle prove e alcuni piloti sono riusciti a migliorare i loro tempi prima che cominciasse a piovere.
Domanda rivolta a tutti:
Si può sapere una volta per tutte che gomme montano le Ducati del team D'Antin? Dunlop oppure Bridgestone?
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