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WSS600 2006 --><--


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Nonna Papera
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Nonna Papera
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Negli ultimi anni si è fatto un gran parlare del connubio o almeno di un legame che sarebbe auspicabile esistesse tra il mondo del lavoro e le Università. Anche per il settore moto sembra che valga lo stesso principio e che qualcuno è riuscito a creare questo legame: la CR&S e il Dip. di Ingegneria gestionale del Politecnico di Milano.

La CR&S, innovativa factory di moto milanese, è riuscita a coniugare la propria attività all'attività di ricerca e consulenza del Dipartimento di Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano, stabilendo un rapporto diretto tra Azienda e mondo Universitario.
A dare il via, due anni fa, a questa collaborazione il progetto “didattico” di Federico Lippolis, Alessandro Isacchi e Giuseppe Valli, tre studenti del corso di Strategia e Sistemi di Pianificazione che dovendo realizzare un business plan hanno unito studio e passione per le moto.
Da qui si è generata per i tre studenti la possibilità di lavorare con Roberto Crepaldi, Giovanni Cabassi e Giorgio Sarti, ossia il management di CR&S alla pianificazione e valutazione del lancio di una moto “start-up”, realizzata dall'azienda, nel mercato esclusivo delle moto di alta gamma.


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MessaggioInviato: lun 30 gen, 2006 9:28 am 
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Nonna Papera
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29/01/2006 14.14.30

(Flavio Briatore: potrebbe essere lui il nuovo patron della F1)
(DS) - Milano, 29 gennaio - Spunta un nome tra i possibili sostituti di Bernie Ecclestone qualora andasse in pensione nel 2007: Flavio Briatore. Come sostiene il quotidiano spagnolo As, il team manager Renault, scuderia campione del mondo 2005, sembra poter contare sul sostegno della maggior parte delle squadre impegnate nel Mondiale. Intrattiene inoltre da sempre un rapporto amichevole con il boss della F1, 76 anni il prossimo 28 ottobre, da molti indicato prossimo al ritiro al termine del Mondiale 2006. Ecclestone appare provato, stanco dopo le molte stagioni trascorse seguendo la classe regina delle quattro ruote; ritiene poi di aver raggiunto gli obiettivi prefissati e sarebbe quindi pronto a cedere lo scettro del comando. Come dovra` essere il successore di Bernie? Dovra` possedere indubbiamente personalita` e carattere, oltre a una profonda conoscenza dell’ambiente delle corse. Tratti tutti in possesso di Flavio Briatore; a influire sulla sua candidatura, i recenti successi di Fernando Alonso, ingaggiato nel 2000 dal team Minardi (ora Toro Rosso) e cullato sino alla conquista del titolo iridato. Prima che il talento iberico decidesse di abbandonare tutti nel 2007 e di migrare alla McLaren.

L’incoronazione del Flavio nazionale potra` avvenire solo se riuscira` ad attrarre dalla sua parte la maggioranza delle scuderie. Compito che non si annuncia eccessivamente difficile, dal momento che il Patto della Concordia appena rinnovato ha suscitato roventi polemiche e che in molti sarebbero felici di rinegoziare la ripartizione dei proventi. Come a dire, tutti felici. Non vi e` da dimenticare inoltre che Alonso, che restera` legato in qualche modo alla Renault in materia di diritti d’immagine, rappresenta da sempre uno dei piloti preferiti di Bernie Ecclestone. Senza dimenticarsi di Michael Schumacher, che con la scuderia francese si laureo` miglior pilota per due campionati consecutivi, 1994-’95.
(R. Datasport)


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MessaggioInviato: lun 30 gen, 2006 2:23 pm 
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Mr. Beer
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MessaggioInviato: lun 30 gen, 2006 9:25 pm 
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Nonna Papera
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30/01/2006 17.13.52

(DS) - Milano, 30 gennaio - Il 15enne pilota della Honda, Bradley Smith, non vede l`ora di cominciare la nuova stagione con la prima gara. Il giovanissimo centauro della scuderia nipponica, parlando al sito MotoGp.com, ha svelato le sue prime sensazioni per la nuova avventura, ormai alle porte, nella classe 125cc: `E` stato tutto molto veloce, e adesso ci ripensero` su con calma, cerchero` di analizzare con calma la situazione per affrontare questa sfida con la mente aperta`.

L`inglese scalpita per scendere in pista con il suo nuovo bolide: `Ho voglia di correre, questo sara` un anno di apprendimento per me e sara` come fare il primo passo`. Smith ha gia` sostenuto le visite mediche e adesso iniziera` i primi test con la nuova Honda Repsol 125 del team diretto da Alberto Puig, in vista della lunga e difficile stagione in cui dovra` anche trovare il tempo per assolvere i suoi impegni scolastici.

(R. Datasport)


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MessaggioInviato: mar 07 feb, 2006 6:19 pm 
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Nonna Papera
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07 febbraio 2006




E' stata diramata la lista ufficiale dei partecipanti al campionato del mondo 2006 delle Superbike.
Nove gli italiani al via, da battere il campione in carica, l'australiano Corser: a candidarsi per il gradino più alto del podio, insieme ai vari Chili, Bayliss, Lanzi, Rolfo (nella foto), Toseland e Laconi, anche il brasiliano Alex Barros.

1 Troy Corser AUS Suzuki GSXR1000 K6 Team Alstare Suzuki Corona Extra

3 Norick Abe JPN Yamaha YZF R1 Yamaha Motor France - IPONE

4 Alex Barros BRA Honda CBR 1000RR Team Klaffi Honda

7 Pierfrancesco Chili ITA Honda CBR 1000RR D.F.X. Treme

8 Ivan Clementi ITA Ducati 999 RS Team Pedercini

9 Chris Walker GBR Kawasaki ZX10R PSG-1 Kawasaki Corse

10 Fonsi Nieto ESP Kawasaki ZX10R PSG-1 Kawasaki Corse 2

11 Ruben Xaus ESP Ducati 999F05 Sterilgarda - Berik

13 Vittorio Iannuzzo ITA Suzuki GSXR1000 K6 Celani Team Suzuki Italia

15 Fabien Foret FRA Suzuki GSXR1000 K6 Team Alstare Suzuki Corona Extra

16 Sebastien Gimbert FRA Yamaha YZF R1 Yamaha Motor France - IPONE

18 Craig Jones GBR PETRONAS FP1 Foggy PETRONAS Racing

19 Lucio Pedercini ITA Ducati 999 RS Team Pedercini

20 Marco Borciani ITA Ducati 999F05 Sterilgarda - Berik

21 Troy Bayliss AUS Ducati 999F06 Ducati Xerox Team

31 Karl Muggeridge AUS Honda CBR 1000RR Winston Ten Kate Honda

38 Shinichi Nakatomi JPN Yamaha YZF R1 Yamaha Motor France - IPONE

41 Noriyuki Haga JPN Yamaha YZF R1 Yamaha Motor Italia

44 Roberto Rolfo ITA Ducati 999F05 Team Ducati SC - Caracchi

52 James Toseland GBR Honda CBR 1000RR Winston Ten Kate Honda

55 Regis Laconi FRA Kawasaki ZX10R PSG-1 Kawasaki Corse

57 Lorenzo Lanzi ITA Ducati 999F06 Ducati Xerox Team

71 Yukio Kagayama JPN Suzuki GSXR1000 K6 Team Alstare Suzuki Corona Extra

76 Max Neukirchner GER Ducati 999 RS Team Pedercini

84 Michel Fabrizio ITA Honda CBR 1000RR D.F.X. Treme

88 Andrew Pitt AUS Yamaha YZF R1 Yamaha Motor Italia

99 Steve Martin AUS PETRONAS FP1 Foggy PETRONAS Racing

116 Franco Battaini ITA Kawasaki ZX10R Team Bertocchi

Sportal.it


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MessaggioInviato: ven 10 feb, 2006 7:44 am 
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Nonna Papera
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:-D :oo:

: I RISULTATI

Le semifinali che si sono svolte lo scorso fine settimana a Krasnogorsk e Inzell, hanno visto un indiscusso predominio della compagine russa.

Si sono svolte lo scorso 4 e 5 febbraio le semifinali del mondiale individuale icespeedway sulle piste di Krasnogorsk, in Russia, e Inzell, la pista in Germania. Vladimir Lumpov e Bogdanov Mickhail i piloti della compagine russa, già 1° e 2° in casa, hanno dominato la scena entrambi i giorni di gara.

Bazeev Younir, tallonato dall’austriaco Franz Zorn reduce da problemi meccanici la seconda giornata di gare, ha invece lasciato il segno sui ghiacci tedeschi. Ottima anche la gara dello svedese Olov Serenius che, considerato ormai una leggenda, si è guadagnato il terzo gradino del podio a Inzell. Invece i tanto temuti Dmitri Bulakin e Nikolai Krasnikov si sono classificati solo 5° e 6°.

Le prossime date in calendario per le finali sono il 25-26 Febbraio a Saransk (Rus) e l’11-12 Marzo ad Assen (Nl).

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[08/02/2006] A cura di
Redazione Motopress


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MessaggioInviato: dom 12 feb, 2006 2:38 pm 
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Nonna Papera
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Grande attesa per il nuovo appuntamento con una delle più massacranti gare di enduro della stagione. L'Hell's Gate, ideato ed organizzato da Fabio Fasola, giunge alla sua terza edizione e vedrà tra i partecipanti il vincitore della scorsa edizione: David Knight.

Dopo aver espugnato Genova e l'Xtreme Enduro Indoor, David Knight punta senza dubbio al tris di vittorie alla Hell's Gate, l'inferno ideato da Fabio Fasola che ha visto nel 2005 all'arrivo solo 5 degli oltre 100 piloti partiti al mattino.
Per il 2006 sono cambiati alcuni aspetti della manifestazione cercando di tutelare lo spettacolo e di mantenere intatto lo spirito di quella che probabilmente è la gara di Enduro più massacrante della stagione.

La partenza per sabato 11 febbraio è prevista alle ore 7 del mattino. La prima parte della sfida avrà tempi e percorso più simile ad una gara di enduro tradizionale: la fase selettiva sarà, dunque, meno "cattiva", ma non per questo meno entusiasmante. Arrivare alla fine di questa prima parte sarà già un traguardo importante che prevederà la consegna di un attestato di Pilota Camel Hell’s Gate. Poi il gioco si fa duro sul serio...
La seconda parte prevede una selezione decisamente impegnativa che terminerà, come da tradizione, in cima alla salita impossibile dell’Hell’s Peak. Anche il montepremi cambia e viene esteso ai primi tre che completeranno la gara.

Al viaoltre al campione del mondo David Knight, ci sono molti sfidanti che non staranno a guardare: il team Aprilia composto da Botturi, Passeri e Zanni poi Paul Edmondson, Simone Albergoni, ed il team Ufo Yamaha.

motopress

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11 febbraio 2006 Ore 18 :37

L’inferno è Made In England. Il Diavolo ancora lui : David Knight.

3-5-6. L’inferno dell’enduro estremo di Fabio Fasola chiude con un nuovo « record ». Sei concorrenti sono riusciti a chiudere la competizione raggiungendo la sommità dell’Hell’s Peak prima dell’abbassarsi della mannaia del tempo limite. Il primo anno furono solo tre, nel 2005, seconda edizione di Hel’s Gate, cinque. Uno in più quest’anno dunque. Ma la gara è stata ugualmente infernale.

Forse di più. Diabolicamente incline a presentare un conto salato anche dopo un preventivo « accomodante ». C’era il sole, ed un cielo pulito che garantiva bel tempo per tutta la durata della gara. Ma ha fatto freddo. Un freddo cane. Stanotte meno dieci gradi. Alla partenza della eliminatoria di stamani meno sette. Troppo per sciogliere le trappole di ghiaccio disseminate lungo i quattro anelli del percorso, soprattutto nella parte alta, coperta dalla neve. Già la fase eliminatoria, dunque, era stata… dannatamente eliminatoria.
Poi Gilles Salvador ha abbassato la bandiera italiana alla 15 :30. Strano, un francese che sventola il nostro tricolore. Ma Gilles è uno dei nostri, della grande famiglia di f-fasola, uno degli artefici del successo della manifestazione-bandiera dell’enduro estremo proposta, non senza un buona dose di coraggio, da Fabio Fasola. Che ci ha creduto e che non è sceso a compromessi neanche quando è apparso chiaro che Camel Hel’s Gate era una gara infernale sul serio.
30 concorrenti, quelli che avevano superato la gara del mattino più o meno indenni. Davanti a loro quattro giri, quattro « gironi ». Dante non avrebbe potuto dipingere il suo inferno con maggiore forza di colori. Ed è scattato davanti a tutti David Knight, affiancato dal connazionale Wayne Braybrook, secondo lo scorso anno. Sportellate. Un avvio al fulmicotone. Come c’era da aspettarsi. Al lago ghiacciato Braybook l’aveva spuntata sul Colosso dell’Isola di Man. Sulla tagliente, infinita mulattiera del Salamandra Creek il numero 2 aveva allungato, ed alla cascata ed alla conclusione del primo giro la situazione non era cambiata. Già remavano a fatica, alle spalle dei due « artificieri » britannici, Edmondson, il francese Gregory, il trialista con una sottile Beta. Piero Sembenini. La piccola sorpresa della gara del mattino. Poi i piloti delTeam UFO Yamaha, e Tellini alla prima uscita con la Gas Gas.
Sulle falde in salita del secondo giro i primi ritiri, e l’attacco di Knight. Irresistibile. Braybook, con gli occhi sbarrati, incredulo, come alla fine di un sogno non aveva potuto far altro che cercare di mantenere il contatto con l’incubo, ma il Super Campione del Mondo allungava. Inesorabile, inarrestabile. Dieci minuti alla fine del secondo giro, altri dieci dopo il terzo. Camel Hell’s Gate sembrava lanciata verso un risultato schiacciante e scontato, fotocopia di quello dello scorso anno. All’inizio del quarto giro il sole è sparito oltre l’Appennino, ed è calato rapidamente il buio su Camel Hell’s Gate. David Knight ha acceso il faro della sua KTM 300cc MX. Invano. Ha provato con i tre piccoli fari supplementari. Invano ! Allora ha acceso la sua piccola lampada frontale, da minatore, fissata sul casco. OK, come lo scorso anno, solo che mancava un’intero giro alla fine della gara. Braybrook venti minuti dietro. Si può fare !
Cinque minuti soltanto, ed anche l’ultima sorgente di luce se ne va, con le batterie « out of order ». Di fronte a Knight un giro da incubo. Scivolato alla Salamandra Creek, e piegata la leva del cambio. Per un attimo perso sulla cresta della montagna, poi inabissato in mezzo alle sterpaglie del sottobosco della foresta del Ciocco. Intanto il « nemico » sempre più vicino. Alla cascata il thrilling. Knight cade giù, volando per dieci metri e cappottandosi in fondo al muro di roccia e di acqua. All’ultimo timbro il suo vantaggio è ridotto a sei minuti soltanto. Pochi, in vista dell’ultimo arco prima che si chiuda il cerchio di Camel Hell’s Gate 2006.
Sulla sommità dell’Hell’s Peak, la salita impossibile oltre la quale c’è il traguardo di Camel Hell’s Gate solo il rumore della KTM in avvicinamento. Poi finalmente Knight entra nel chiarore della salita, illuminata e brulicante di pubblico, e si lancia sul pendio. A metà si ferma. Torna indietro e riparte, si ferma ancora. E comincia l’azione di solidarietà. I suoi tifosi gli lanciano la corda ed agganciano la KTM. L’ultima fatica. Pian piano la moto ed il pilota guadagnano un metro, poi un altro. A quel punto spunta dalla foresta una luce che taglia il buio : Wayne Braybook ! I due rivali sono adesso a « vista ». Il vantaggio di Knight è svanito. Gli resta il piccolo vantaggio della « corda ». Sale ancora. Infine l’ultimo strappo, e mentre Braybook è agganciato a sua volta, David Knight taglia il traguardo in una nuvola di sudore. Ha vinto Camel Hell’s Gate 2006. Ha vinto per la terza volta.
Quindi è la volta di Wayne, e pochi minuti dopo il cerimoniale della « corda » si ripete per Paul Edmondson. Il podio di Camel Hell’s Gate 2006 è tutto inglese. L’inferno è Made in England.
Riescono a tagliare il traguardo di Camel Hell’s Gate altri tre piloti : un francese, Eyries Gregory, un altro inglese, Graham Jarvis, un altro francese, il « dakariano » David Casteu. Neanche un italiano, non ostante la bella prova dela mattino di Maurizio Micheluz, terzo. Sarà per un’altra volta.
Fabio Fasola, sul podio, consegna il mega-assegno di ottomila euro a David Knight, e si bagna della gioia (e del sudore) dei conquistatori della terza edizione della SUA gara.



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MessaggioInviato: lun 13 feb, 2006 8:47 pm 
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Nonna Papera
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Rio de Janeiro vuole sostituire Spa-Francorchamps nel calendario di Formula 1. Il Gp del Belgio è stato da poco cancellato dal Mondiale 2006 e così la città brasiliana si candida: "Ci mettiamo a disposizione per organizzare un nostro Gp", ha detto il sindaco Cesar Maia. Rio aveva già ospitato le gare di Formula 1 dal 1981 al 1990, prima che la tappa brasiliana del circus venisse spostata a San Paolo.

Il sindaco di Rio, Cesar Maia, è pronto ad accogliere l'organizzazione di un Gran Premio di Formula 1, per sostituire quello del Belgio da poco cancellato dal calendario. "Ci mettiamo a disposizione per organizzare un nostro Gp", fa sapere il primo cittadino. Rio de Janeiro ha già ospitato un Gran premio di F1 dal 1981 al 1990, prima che la tappa del campionato fosse spostata a San Paolo.
L'evento potrebbe svolgersi sul circuito di Jacarepaguà, dedicato a Nelson Piquet, e attualmente inutilizzato, ma che sta per essere migliorato in vista dei Giochi Panamericani del 2007.

Secondo Maia, "Il circuito da qui a settembre, data del possibile gran premio, può essere adeguato alle esigenze di una gara". Nel calendario del Mondiale di F.1 c'è già il Gp del Brasile, in programma il prossimo 22 ottobre a San Paolo sul circuito di Interlagos. Ora spetta alla Fia dare una risposta, anche se sembra difficile. E' già stato ufficializzato il calendario per il Mondiale 2006 con una prova in meno.

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MessaggioInviato: lun 13 feb, 2006 9:28 pm 
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Lima gomiti
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Allora quello che ho letto era vero! :-?
Maia, Maia. :nono: :nono:
Ma che modificare, per quello che ho saputo volevi distruggere, vero? :nono:
Eh, no, non ci siamo! :nono:
Vuole distacco solo per colpa dei Giochi. Eh, no, non ci siamo. :nono:

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