da "LA STAMPA" di oggi. Riniziamo con il creare i soliti dualismi all'italiana?
MOTOCICLISMO
MOTOMONDIALE - TEST IN MALESIA CONDIZIONATI DALLA PIOGGIA.
E TRA I PILOTI AFFIORANO I PRIMI MALUMORI
Melandri accusa la Michelin
«Pensa solo a Valentino»
Problemi di gomme per Rossi: «Ma non mi preoccupo»
16/2/2006
di Enrico Biondi
Marco Melandri
Se qualcuno aveva ancora dei dubbi su come sarà il prossimo motomondiale, i test che si svolgono in questi giorni in Malesia li hanno definitivamente fugati. Sarà una battaglia tra le grandi Case fornitrici di pneumatici piuttosto che un confronto tra Case che producono motori. E questo non solo perché il 2007 vedrà la nascita dei nuovi propulsori da 800 cc come regolamento impone, ma soprattutto perché c’è la volontà di Bridgestone di colmare il gap che la divide dalla Michelin mentre all’orizzonte si profila un nuovo concorrente che potrebbe diventare pericoloso, la Dunlop, che visti i tempi espressi in questi giorni dallo spagnolo Checa ha tutta l’intenzione di inserirsi tra le big.
E Valentino? Per il secondo giorno consecutivo, complice forse il solito acquazzone che ha mandato in tilt il lavoro dei team, non è stato lui il migliore in pista: martedì era stato battuto dal clan Honda capitanato da Melandri e Pedrosa, ieri è stata la volta di una Kawasaki super guidata da Nakano (e gommata Bridgestone) e della Ducati di Loris Capirossi (Bridgestone pure lei). Valentino, per il momento, fa spallucce e non sembra preoccuparsi per nulla: la sua Yamaha è sempre una forza della natura, anche se quel maledetto chattering (saltellamento dell’anteriore) ne limita ancora la prestazione: «Abbiamo lavorato molto bene con la Michelin e con due gomme abbiamo fatto buoni progressi per quanto riguarda la vibrazione. Sfortunatamente nel pomeriggio è cominciato a piovere e non abbiamo svolto il lavoro che volevamo. Domani (oggi per chi legge, ndr) proveremo a fare una simulazione di Gpe: speriamo di essere fortunati».
Ma che non tutto fili per il verso giusto nella lontana Malesia e che le Bridgestone abbiano finalmente messo la giusta pressione sulla Casa francese, lo dimostra il disappunto mostrato ieri al termine delle prove di Marco Melandri. Il romagnolo è finito per terra per la seconda volta in due giorni: niente di grave, per carità, ma la sua Honda sembra proprio non ingranare e non per demerito dei tecnici di Tokyo, ma per le coperture francesi. Pare infatti che i tecnici Michelin siano tutti impegnati a togliere quel maledetto chattering dalla moto di Valentino: Marco si sente trascurato e non è per niente tranquillo.
Forse, a causare un po’ di tensione nel team di Fausto Gresini (che oltre a Melandri schiera quest’anno anche lo spagnolo Elias), sono state le recenti notizie circa lo sponsor Fortuna (marchio tabaccaio del gruppo Altadis che fino allo scorso anno ricopriva con il marchio Gauloises la moto di Rossi) che ha deciso di ridurre del 20% il suo impegno nel team di Gresini. Fausto è rimasto in Italia, proprio per vedere di far quadrare i conti prima del via del mondiale. Impresa non semplice, ma dalla sua il manager ha la grande professionalità e un gruppo di lavoro che gode incondizionatamente della fiducia della Honda.
Forte dei risultati ottenuti sinora, chi gioca a fare il pesce in barile e a tentare di tenere un basso profilo è la Ducati. Capirossi, del resto, lo aveva detto più volte in queste settimane: «Parto per vincere il Mondiale». E quella specie di scommessa che aveva fatto storcere il naso a molti, cioè il cambio di pneumatici da Michelin a Bridgestone, si sta rivelando il colpo del secolo. Oggi, infatti, le gomme giapponesi sembrano davvero aver colmato il divario e si presentano competitive su ogni tipo di circuito. A Jerez, a fine marzo, giorno dell’inizio del campionato, lo spettacolo è assicurato.