a cura di Davide Orecchio
A Roma, a partire da questa mattina, i lavoratori extracomunitari si sono incolonnati in lunghe e pazienti code sotto il diluvio davanti agli uffici postali. Risultato: i moduli per la regolarizzazione di colf, badanti e lavoratori sommersi sono andati esauriti quasi subito. Le Poste italiane hanno comunicato che alle 13 erano stati distribuiti già 50 mila kit. Situazione analoga a Torino, dove i 35 mila kit a disposizione del capoluogo piemontese erano finiti gia' in mattinata. A Napoli resterà aperto fino alle 18.30 di oggi lo sportello della Posta centrale di Piazza Matteotti, dove da questa mattina alle 8.00 si sta procedendo alla distribuzione dei kit per la regolarizzazione dei colf, badanti ed altri lavoratori immigrati. Un afflusso continuo presso la sede centrale cittadina, che ha portato nel giro di qualche ora alla consegna di circa 1500 moduli.
Inizia dunque col piede sbagliato la "grande avventura" della legge Bossi-Fini sull'immigrazione. Sportelli presi d'assalto, moduli insufficienti a soddisfare le richieste e, dietro tanta frenesia (nonostante gli appelli delle autorità a non precipitarsi a ritirare la documentazione), il panico: degli extracomunitari, che temono espulsioni se non provvedimenti più severi; dei datori di lavoro, che se non regolarizzassero i dipendenti o se dichiarassero il falso potrebbero incorrere in sanzioni pesanti (fino a 5 mila euro di multa e a un anno di prigione).
La sanatoria riguarda circa 300 mila persone (stima per difetto): lavoratori in nero che hanno 30 giorni per mettersi in regola, colf e badanti che ne hanno invece 60. Per la consegna della documentazione si parte dal 10 settembre, ma l'assalto odierno dimostra che in molti l'ansia è già a livelli altissimi. La «Dichiarazione di emersione di lavoro irregolare di extracomunitari addetti al lavoro domestico o di assistenza» contiene un formulario da compilare con i dati del datore di lavoro e quelli del lavoratore domestico. Poi bisogna versare un bollettino da 290 euro più 40 euro per l'avvio della pratica (ma per i lavoratori in nero la spesa sale a 800 euro).
Oltre un milione e mezzo di moduli stampati, che però non sono stati sufficienti: in molti ne hanno chiesto più copie per paura di sbagliare qualcosa durante la compilazione. Inoltre nella tabella dei paesi di provenienza allegata al 'kit' di regolarizzazione, mancano i codici relativi a sei paesi, tra cui Russia e Romania, che probabilmente rappresentano le nazionalita' piu' frequente fra i soggetti interessati alla regolarizzazione, ma anche Liberia e Repubblica Dominicana.
(28 agosto 2002)
_________________ adieu
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