Nella seconda giornata di test IRTA a Jerez sono le gomme a determinare le performance di tutti. Domina la Kawasaki di Nakano, continua il momento positivo della Ducati. Rossi si diverte, Melandri nodi Marco Masetti
Nakano e la sua Kawasaki gommata Bridgestone hanno fatto meglio di tutti nella seconda giornata di test IRTA a Jerez
Jerez de la Frontera - Spalti gremiti di appassionati come non si sono mai visti nei GP di Malesia, Turchia e Qatar: la Spagna degli appassionati si riversa a godersi i test IRTA di Jerez e questo scalda gli animi dei piloti che si godono anche una splendida giornata di sole.
E' il gran giorno della Bridgestone che piazza uno storico poker con Nakano, Capirossi, Hopkins e De Puniet nell'ordine, seppur con diverse motivazioni e commenti.
La Kawasaki va forte, è vero, è anche consistente, ma il tempo Nakano lo ha fatto con le gomme da qualifica come Hopkins e De Puniet, mentre la Ducati di Capirex ha usato gomme da gara e ha effettuato una simulazione di gara che lascia molto soddisfatto lo staff tecnico e naturalmente il pilota.
Fa effetto vedere Rossi sesto a 868/000 tallonato da Pedrosa ma questo bellissimo sport è diventato una sfida tra gommisti e quindi godiamoci anche questi divertenti risultati a sorpresa, naturalmente con il peso che hanno.
La Yamaha che a Barcellona ridicolizzava gli avversari oggi sembra una delle tante a saltellare nel mazzo e la Michelin, padrona di tecnologie che sembrano marziane, non tocca la palla. Mettiamoci anche la crisi della Honda che ha Pedrosa quinto, ma il resto della truppa in zona retrocessione, con Melandri 16esimo a 2 secondi e mezzo e dietro persino a Cardoso, ma qui i valori sono troppo ballerini. E non è bello vedere che la Honda fa provare la moto due di Tamada a Okada (richiamato dalla pensione per i test precampionato) perché il pilota titolare dice che c'è un difetto e la moto non curva. Nel dubbio quella 211 è rimasta sotto un telone tutto il giorno. nel box di fianco al team interno HRC si lavora come pazzi, si prova di tutto, si sfianca Hayden, ma l'unica cosa che si vede è uno strato di gommapiuma sul serbatoio per tenere il pilota più indietro e guadagnare in aderenza. Roba da sport production di quindici anni fa, con tutto il rispetto.
Preziosi e Capirossi
Alla Ducati ci si lecca i baffi, ma con raziocinio. Il progettista Filippo Preziosi commenta così: "A Barcellona c'è stato un risultato sportivo deludente, ma che analizzato sotto il profilo tecnico si è rivelato più soddisfacente. Qui abbiamo trovato un mix fatto di una pista meno sfavorevole e di condizioni meteo ottime per lavorare senza pressione. Sono felice del long run, non lo avevamo mai fatto e adesso sono più tranquillo. Le gomme hanno lavorato bene, però dobbiamo anche considerare la situazione anomala di Honda e Michelin. Non credo proprio che in gara si presentino condizioni simili".
Non ti sembra una soluzione delirante una Honda che fatica così? "Non so, noi nel delirio ci siamo già stati. Penso che la Honda voglia vincere e ha scelto la sua strada. Noi abbiamo la nostra, ad esempio abbiamo puntato sui piloti, visto che questo è il mondiale piloti". In effetti, a sorpresa, a conti fatti il pilota più costante si rivela Giebrnau, segue Pedrosa, ma come miglior pilota Honda. Loris Capirossi è secondo, ma felice: "Ho provato quello che volevo. Assetti, due gomme interessanti, ho fatto un ottimo long run, persino rallentando qualche volta perché avevo qualche ‘curioso’ dietro. Questa è diventata una pista favorevole per noi, moto e gomme, parlo di tutto. Domani ricomincio a fare dei test veri, senza pensare troppo alle gomme da tempo. La moto si muove ancora un po' troppo e io voglio arrivare alla gara senza dubbi o patemi. Per ora so che ho un'ottima moto che arriva subito a girare in 41. E adesso vi dico che Barcellona è stata bugiarda".
Marco Melandri: non è ancora riuscito a trovare il giusto setting per la sua Honda
Vero, Loris, come lo sarà Jerez. Perché non sta scritto da nessuna parte che Cardoso con la Ducati di D'Antin gommata Dunlop stia davanti al numero due del mondiale. Però lo spagnolo c'è stato... e Melandri non può che dire: "Abbiamo lavorato molto sulla moto, provando diverse soluzioni alternative. Abbiamo trovato alcuni miglioramenti, ma ancora non riesco a girare come vorrei. Al momento questo è il mio limite". E che limite.
Come non è praticamente possibile (se non fosse un mondiale ostaggio dei gommisti) che Rossi a Jerez, dove di solito domina, becchi 8 decimi e passa. Lo chiediamo a lui, a chi se no?
"Soliti problemi, ma il casino è che li accuso nei punti dove di solito vado forte. L'ho visto facendo un lungo tratto di test assieme a Nakano. Un po' tiravo io un po' lui, come nel ciclismo, e lì ho scoperto e poi me lo ha confermato la lettura dei dati, che c'è un'imbarazzante differenza di velocità a centro curva rispetto allo scorso anno. Anche 15 o 20 chilometri orari! Anche lo scorso anno avevo problemi in gara, la moto si muoveva, però riuscivo a guidare. Troppe vibrazioni, domani la Michelin, che sta lavorando molto con me, porterà altre gomme. Oggi rispetto a ieri abbiamo già fatto un progresso, abbiamo più trazione".
Si può dire che oggi la Ducati è la moto di riferimento?
"Si, è la favorita per la gara, hanno il giro e nella simulazione di gara sono andati forte. Ma io ho fiducia nella Michelin. Per fortuna ci sono i test, altrimenti se ci trovavamo in questa situazione in gara era dura".
Non ti sembra che le gomme contino troppo?
"In effetti, se non le hai è come giocare a poker quando non ti vengono le carte".
Davanti a te Kawasaki, Ducati e Suzuki, magari qualcuno ha usato le gomme da tempo?
"Lo ho usate anch'io".
Per scelta editoriale non parliamo di Formula Uno, ma questa volta la situazione merita un'eccezione. Ecco due domande e due risposte, deliziose, di Rossi.
Valentino come commenti l'uno due della Ferrari in prova in Bahrein?
"Beh, dopo che io ho provato la macchina il risultato si vede! Dai che scherzo!".
Rossi, la stampa spagnola dice che Alonso ti ha gettato il guanto di sfida. Dice che se si allena in breve ti potrebbe sfidare in moto. Cosa ne pensi?
"Rilancio io, una sfida tra noi con la F1, la Moto Gp e un'auto da rally. Io contro di lui. Nemmeno la pista è un problema, la può scegliere lui, magari si può far tutto a Barcellona".
Un bell'applauso, uno che fatica in prova e invece di chiudersi in silenzi imbarazzanti, riesce anche a fare dello humor e non solo, persino con la plastificatissima F1.
motonline
|