Mi chiedevo se c'è qualcuno tra voi al quale la decisione per il 2007 di utilizzare in MotoGp le 800cc non sembri una scelta sensata. Mi spiego...
Da quello che ho potuto apprendere leggendo i vari articoli al riguardo è che la motivazione chiave risiede nella volontà di aumentare la sicurezza e limitare i costi
...e riducendo la cilindrata di "ben" 190cc pensano di ottenere tutto questo? Evidendemente o non ho mai capito un tubo sui meccanismi che regolano la Motogp o ci sono fini reconditi.
Ma come!?...se il tormentone principe delle richieste dei piloti è la mancanza di potenza...che non ne hanno mai abbastanza e via discorrendo...nettamente in contrasto con la tesi che chi ha spinto verso il cambiamento è stato solito enunciare e cioè che le moto odierne vanno troppo veloci...e allora? Dov'è il problema? Sono gare di velocità o cosa?...La sua ricerca ossessiva è qualcosa di incontrovertibile...è normale che si cerchi di creare un mezzo che vada il più forte possibile per battere l'avversario...e poi onestamente tra l'andare l'andare a 300km/h invece che a 330 non ci vedo un grosso vantaggio in termini di sicurezza;
l'incidente grave può benissimo poi accadere anche a velocità molto inferiori e forse il più delle volte è così ma bisognerebbe analizzare dettagliatamente le statistiche degli incidenti in pista per poterlo affermare con certezza (se qualcuno sà come fare...) e tutto dipende poi dalla meccanica dello stesso...Nakano, al Mugello, cadde in fondo al rettilineo quando aveva appena cominciato a
pinzare ...eppure ne uscì senza un graffio!
Il discorso sicurezza ritengo che abbia poco a che fare col fattore potenza che in definitiva è autolimitato dall'impossibilità di gestirla tutta oltre una certa soglia e di conseguenza non sfruttabile; con la cubatura attuale non ci sarebbero poi grandi problemi a trovare più cavalli, mentre cosa ben più difficile è fare in modo che questi non trasformino la moto in una belva indomabile, come successe in Ducati, rendendo il tutto controproducente per il pilota. Con le 800cc si arriverà, in pratica, a cercare di voler spremere i soliti cavalli e regimi di rotazione delle 990cc attuali, il tutto magari a scapito dell'affidabilità.
L'idea è ancora più assurda se consideriamo che poi si và a correre su circuiti come Laguna Seca, che sarà anche uno dei più suggestivi ma non è certo un primato di sicurezza, sempre ammesso che nel frattempo non siano state apportate quelle modifiche richieste lo scorso anno dai piloti. Caso Laguna a parte, và detto che in questi ultimi anni sono stati fatti dei grandi passi avanti in materia di piste sicure; ne è una prova la creazione del comitato presieduto da Uncini all'indomani della tragica scomparsa di Katoh, che ha già fatto eseguire migliorie in molti circuiti che ospitano il motomondiale.
Ed è questa a mio avviso, l'unica strada percorribile per non mettere inutilmente a repentaglio la vita dei piloti, che sanno di praticare uno sport pericoloso (perchè viaggiare a 300km/h su due ruote che toccano per pochi cmq l'asfalto lo è senz'altro) e ne devono accettare i rischi intrinsechi, ma non quelli che possono essere evitati (tipo muretti rasenti, protezioni inadeguate e vie di fuga insufficienti).
E il notevole sforzo economico che l'attuazione di un nuovo progetto comporta dove lo vogliamo mettere?...con l'incentivo che probabilmente ci sarà da assistere ad un'altra stagione ibrida per la necessità dei team satellite di utilizzare le 990cc depotenziate, creando ancora più confusione per lo spettatore (e forse anche per gli addetti ai lavori) circa la valutazione dei valori in campo. A voler ulteriormente sviscerare la questione costi, si entra veramente nel ridicolo; le possibilità per limitarli sarebbero molteplici a cominciare dal limitare le spese extra tipo le hospitality (che sono ormai diventati dei ristoranti di lusso viaggianti) proseguendo con la limitazione di tutte le diavolerie elettroniche di ausilio alla guida, con l'annosa questione gomme, e soprattutto con una una più corretta gestione dei rapporti con gli sponsor;
a tal proposito, abbiamo visto tutti cosa le case sono capaci di fare pur di non sottostare alle direttive del loro principale finanziatore, più che legittime quando si sborsano milioni di dollari...troppi per cambiare solo i colori alla carena. La Honda, per citare un esempio eclatante, ha causato quel pò pò di cataclisma unicamente per boicottare Biaggi, decretando di conseguenza la chiusura dello storico team Pons (che gli pagava profumatamente l'uso delle RC211V) e l'appiedamento di un campione come Max...ma si potrebbe proseguire col "caso" Telefonica e quello di Altadis con la Yamaha...se l'esigenza di fronteggiare i costi fosse veramente così sentita forse metterebbero da parte le loro stupide questioni di orgoglio.
_________________
Hailwood il fenomeno...Tourist Trophy 1965 classe 500cc, riparte dopo un incidente e con la moto senza cupolino, con una farfalla del carburatore rimasta completamente aperta e semiaccecato dalla pioggia, sfida la morte e vince alla media di 148 km/h!