Silverstone Gara-1: vince Bayliss
L'australiano della Ducati coglie una spendida vittoria sul circuito inglese davanti ad Haga e Toseland, andando a incrementare il suo vantaggio in classifica su Corser (ritirato). Lanzi, migliore degli italiani, solo tredicesimo.
Il podio di Gara-1 con Bayliss, Haga e Toseland.
SILVERSTONE - Dopo prove tormentate dal maltempo con conseguente griglia di partenza un po' anomala il botto era nell'aria. Alla prima curva
Troy Corser è arrivato troppo veloce, si è toccato con
Fonsi Nieto e la successiva carambola ha coinvolto anche
Fujiwara,
Foret e
Barros la cui Honda è andata in fiamme.
Lorenzo Lanzi per evitare il groviglio è andato largo perdendo secondi. Alla terza curva
Jones è volato in accelerazione coinvolgendo anche Vittorio
Iannuzzo uscito fuori pista.
Le moto di Corser e Nieto coinvolte nell'incidente verificatosi alla prima curva. La gara è stata sospesa e la procedura di partenza ripetuta.
Con nove piloti su 28 fuori causa (compresi due grossi calibri: Corser e Barros) la direzione gara ha esposto bandiera rossa "salvando" il Mondiale. In quel momento Troy Bayliss era al comando e con il rivale fuori causa il campionato poteva dirsi virtualmente concluso.
Al secondo via Haga è partito in testa, seguito da Bayliss e Walker.
Si riparte dopo mezzora e tra i caduti manca solo Craig Jones rimasto in infermeria per controlli.
Haga è il più lesto al secondo via e si mette alla guida del plotone precedendo
Bayliss e
Walker. L'iridato
Corser è quinto mentre con un grande scatto James
Toseland dalla quarta fila si lancia in nona posizione.
Barros invece è solo diciassettesimo,
Lanzi chiude il gruppo insieme a
Nannelli partito ultimissimo.
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James Toseland precede Ruben Xaus. Entrambi si sono resi protagonisti di una bella rimonta che li ha portati rispettivamente al terzo e al quarto posto.
Al secondo giro l'episodio che può decidere il Mondiale:
Corser scivola alla chicane, si rialza e parte 27 secondi dopo. Ma dopo due giri rientra a box: un brutto colpo per le speranze Suzuki.
Un grintosissimo
Xaus al sesto giro fulmina Bayliss e si impossessa del secondo posto. L'australiano non sembra in gran forma e il primato di Haga sembra al sicuro. Ma verso metà gara Troy si scatena: al giro tredici si sbarazza di Xaus e comincia a recuperare terreno su Haga che raggiunge cinque tornate dopo. I due incrociano le traiettorie nella parte lenta della pista dove la Ducati è decisamente più veloce. Il giro successivo Bayliss passa ma a meno due dalla fine tenta la sorpresa tornando primo. Il sogno Yamaha però dura poco: Bayliss ha del margine e si riprende il primo posto volando alla conquista della sesta vittoria di fila.
Fabrizio, qui davanti a Nieto e Barros, è stato costretto al ritiro quando si trovava in tredicesima posizione.
James
Toseland conclude la rimonta sul podio strappando il terzo posto all'ottimo Xaus. Solo nono Barros che perde ulteriore terreno in classifica. Lanzi con l'altra Ducati ufficiale finisce ai margini della zona punti, tredicesimo, poco davanti a Nannelli autore di un bel recupero, quindicesimo, alla terza gara sulla Honda.
Michel Fabrizio entra al box per un problema tecnico a dieci giri dalla fine: il romano era tredicesimo.
GARA 1 CLASSIFICA
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: Charpentier a +40
Il podio della Supersport. Charpentier guarda tutti dall'alto. Al suo fianco, Parkes e Curtain.
SILVERSTONE - Dopo il mezzo passo falso di Monza (terzo posto) Sèbastien
Charpentier torna padrone del Mondiale Superbike. A Silverstone il francese della Honda ha nuovamente stroncato le speranze Yamaha conquistando la quarta vittoria dell'anno (in cinque GP!), decima affermazione della carriera. La Honda taglia il traguardo di 39 affermazioni in 83 GP della categoria cadetta.
Il campione in carica festeggia l'ennesima vittoria mandando in fumo la gomma posteriore della sua Honda.
Charpentier non ha fatto neanche un sorpasso: è scattato come un fulmine dalla pole e ha mantenuto sembre saldamente in pugno la situazione. Le due Yamaha della squadra tedesca nella prima metà del cammino hanno tenuto sotto tiro la CBR-RR: Kevin
Curtain, solitamente il più veloce, questa volta però non è sembrato in gran forma e ha dovuto dare strada all'altro australiano Broc Parkes solitamente confinato al ruolo di seconda guida.
Parkes, superato il compagno, al nono passaggio è arrivato in scia al battistrada che però stava facendo la solita passeggiata. Gli è bastato aumentare il ritmo per scrollarsi di dosso l'inseguitore e vincere, come spesso gli accade, per distacco.
Charpentier ha già 40 punti di vantaggio su Curtain, quasi due gare, e potrà dormire sonni tranquilli nelle prossime sette uscite: l'unica sfida che gli rimane sono i record.
La wild card spagnola Pere
Riba, abitualmente impegnato nella serie britannica, è giunto quarto in solitario mentre alle sue spalle si è accesa una gran battaglia per il quinto posto che ha premiato la rimonta del danese Robin
Harms (Honda) partito malissimo.
Roccoli, sesto al traguardo nonché migliore degli italiani, precede Lagrive e Tiberio.
Harms ha superato allo sprint Massimo
Roccoli, unica palpabile presenza italiana in questa trasferta da dimenticare. Il 21enne romagnolo, quarto nel precedente appuntamento di Monza, sta facendo esperienza (è alla prima stagione nel Mondiale) ma il ritardo dalla Honda è ancora molto evidente. Vizziello, in crisi tecnica, si è infilato nel box prima del tempo ma era già fuori dalla zona punti.
La Honda Ten Kate ha messo le mani sul Mondiale ma ride a metà perché il turco Kenan Sofuoglu, con la stessa moto di Charpentier, è finito addirittura ventesimo.
GARA CLASSIFICA
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: la prima di Corti
Il podio della STK1000: primo Corti, secondo Polita, terzo Badovini.
SILVERSTONE - Al terzo tentativo
Claudio Corti ha sbancato la Coppa del Mondo Superstock 1000. Scattato dalla pole il 18enne comasco è stato sorpreso al via dal rivale
Alex Polita, leader del campionato. La Suzuki ha guidato la corsa per nove giri ma si vedeva che Corti e la Yamaha avevano un po' di margine.
Corti davanti a Napoleone nelle prime fasi di gara.
Il ragazzino si è infilato all'interno alla curva Priory e una volta davanti ha guadagnato due secondi che lo amministrato tranquillo fino al traguardo. Corti riporta la Yamaha sul gradino più alto a soli 18 anni, 11 mesi e 3 giorni.
Polita però non si è dannato troppo l'anima, il secondo posto gli va bene perché dopo i successi di Valencia e Monza il vantaggio in classifica è perfino cresciuto. E la prossima sfida è a Misano, il salotto di casa.
Il leader del campionato Polita, qui davanti a Badovini, Napoleone e Scassa, ha dovuto accontentarsi del secondo posto, ma il suo vantaggio in classifica è cresciuto ulteriormente.
Ayton Badovini ha vinto la lotta in famiglia MV Agusta strappando il terzo gradino del podio al compagno di marca
Luca Scassa: è la terza volta di fila che il 18enne piemontese arriva terzo.
Sesta posizione, con qualche rammarico, per
Ilario Dionisi bruciato all'ultimo giro dallo spagnolo
Enrique Rocamora. Hanno assaggiato la top ten anche
Denis Sacchetti e
Matteo Baiocco. In classifica Polita è primo con 22 punti di margine su Badovini e 31 su Corti.
GARA CLASSIFICA
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