Guido Meda e i GUGUVOTI:

Le pagelle
Biaggi grandissimo solo a Welkom, Capirossi re dei pazienti
Di Guido Meda

Amore
LA MOTO
Era un Guzzino, un Galletto, un Norton, un Bsa, un Triumph, una Harley; è stata un Corsarino, un vespino, un Ciao o un Garelli. E' acqua, è caldo e freddo, aria tipo schiaffo o carezza, mooschini come sassi. Odori di roba bruciata, di morchia, di metalli caldi. E' strizza e godimenti vari. E' sedere quadrato, ginocchio che striscia, gomma che sgomma, rumore che suona. Cresce con chi la capisce, chi la usa, chi la guarda nelle mani degli altri, di questi altri che ne usano la versione più estrema per correrci sopra. Come un sentimento, o ce l'hai o non ce l'hai. La passione per la moto magari arriva tardi, ma poi non ti passa più.
VOTO 10 E LODE


Passione fuorimedia
Valentino rossi

Dalle parti del biondino la passione è arrivata presto, è entrata in lui e si è messa comoda. Parlare di moto con lui è la cosa più facile e appagante del mondo. Dagli uno spunto e lui parte, senza banalità. Dagli un pretesto, una sfida e una moto, lui prende e porta con se. Dagli una Yamaha e l'idea che l'uomo conta più del motore che ha sotto. Lui cercherà di eguagliare la storia che ha fatto sulla moto precedente quando era perseguitato dal luogo comune opposto. A chi credeva che il mezzo fosse preponderante ha risposto in un 2004 da copertina di libro. In più è francamente adorabile, intelligentissimo, mediatico da laurea ad honorem (in comunicazione), basso nel profilo senza forzature anche se di soldi ne accatasta parecchi, ma parecchi meno di quello che si dice in giro. Il problema Vero è che ha devastato tutto il resto!
VOTO 10 E LODE

Piegata
YAMAHA
Per sostenere la sua tesi il biondino ha strizzato fino a piegarlo con grazia un mezzo difficile. Ha convinto un gruppo di matti a seguirlo in quel salto. Insieme hanno graffiato il volto alla più grande multinazionale del settore, come quel film in cui il ragazzino fenomeno al computer manda in crisi gli equilibri del mondo. Il vero leader fa così. Trascina, coinvolge e guida. Il gruppo, la Yamaha, si è lasciato trasformare, si è lasciato dire con serenità 1000 e più volte che il pilota era meglio del mezzo. Ci è voluta umiltà ad ammettere il vero. Bravi. Ora serve che l'inverno non passi per nulla, che nelle officine da corsa il lavoro sia intenso, almeno come la stagione che si è appena conclusa.
VOTO 10

Secondo
Gibernau
Ha avuto il merito di capire presto che solo un impegno fuorimisura gli avrebbe concesso del margjne in corsa. Ha tenuto immobili nervi, pilotando una precaria armonia con I'awersario fino nelle pieghe più estreme. E' scivolato su una casella gommata in Qatar, un silenzio richiesto, un consenso incondizionato alla Honda. Da li ha subìto il guizzo dell'altro; Rossi è scappato dietro al portone e gliel'ha chiuso in faccia. Gibernau non ha chiesto perche. Uno normale con la coscienza perfettamente a posto forse lo avrebbe fatto. Ora le cose sono semplicemente più chiare.
VOTO 8


INESORABILE
BIAGGI
A forza di insistere ha sfruttato bene il fatto che succedeva, scoprendo che in qualche ca so stare alla finestra è meglio che buttarsi nella rissa. Ha guardato impotente Gibernau e Rossi scornarsi per bene e ha capito che da quella inedita rivalità poteva uscire qualcosa di buono. Nell'immagine di fine stagione è molto meno sconfitto di Gibernau pur chiudendogli dietro e ha finalmente ottenuto la Honda del team interno che potrà fargli fare ottime cose. Certo, poteva andar meglio, ma è anche vero che potrà andar meglio ancora nel 2005 che lo vede partire in vantaggio. A chi sostiene che viva di ricordi val la pena rammentare Welkom 2004 come duello simblo di questo sport. Certo, uno era Rossi che ha vinto lì e ha vinto tutto, ma l'altro era lui. Non dimenticatelo, se non altro perche Rossi stesso ricorda Welkom 2004 come la gara più bella della sua vita.
VOTO 7


Contraddittoria
Honda
Potrebbe essere un 2 o un 8, secondo come la guardi. Non ci sono dei dubbi sul fatto che abbiano ancora il mezzo migliore del pianeta, che a fare le moto da corsa siano i più bravi, ma nemmeno si può negare che abbiano sbagliato in pieno le loro valutazioni. Se Rossi ti molla per una sfida nuova, non esiste al mondo che tu pretenda di rispondergli con Barros e Hayden. Per quanto scatenati, sia Gibernau sia Biaggi hanno esigenze diverse. Restano clienti, di lusso, ma clienti, con strutture di peso alle spalle, ma strutture private. E adesso? Promossi entrambi a ufficiali? Davvero? Uno guida diritto, l'altro guida storto. Tutto finirà, potete scommetterci, con una scelta dolorosa per l'uno o per l'altro, ma dolorosa. E invece di due ne avranno un'altra volta uno solo.
VOTO 6


Ridimensionata :(
Ducati

Stringe il cuore veder Bayliss andar via, ma alla base delle rifondazioni ci sono sempre decisioni difficili. Certo, prendere Checa al suo posto non mette i brividi proprio a nessuno, mentre è proprio di quei brividi che il ducatista ha bisogno. Pazienza. Quel motore è una furia, il fascino rosso rimane, il telaio a traliccio oscilla invece sulla sua monumentale e leggendaria epopea. Un esordio straordinario nel 2003 è costato più caro che qual- siasi altra storia. Ha fatto sentire l'odore
I della vittoria, ha soffiato sul fuoco di una comprensibile presunzione. Ducati ha. af- frontato il 2004 con gli occhi bassi e un im- pegno costante di tutti, questo sì, per tornar su. Quella del 2004 resta una frittata, rossa, ma pur sempre una frittata. l rimedi sono già per strada a partire da un telaio più robusto, passando per un forcellone che cambia e - perche no -anche l'idea ardita (ma almeno è un'idea) di cambiare alla moto le scarpe. Mollare la zuppa francese per il pan bagna- to giapponese (che ha una voglia aziendale di crescere e pochi clienti da accontentare) non potrebbe essere una buona idea?
VOTO 5


Desmotriste
Capirossi
E' professionale, ligio alle esigenze del team che arranca, pure troppo. A un pilota nor- male immerso nella mediocrità costante i nervi sarebbero saltati prima di metà sta- gione. Lui niente: ci credo e andiamo avan- ti. Inevitabile che gli sia passata la poesia per il rischio che diventa inutilmente gratuito se non ti porta sul podio. Ci sta anche che lui e Bayliss si siano messi in mente che la mo- to non andava bene, anche quando i tempi parlavano invece di progressi. Ci sta anche che nella top class di vittorie ne abbia otte- nute tradizionalmente poche. Però ha un co- raggio così bello da vivere e da vedere che V& le sempre il prezzo del biglietto... quando la moto va.
VOTO 6



Autoalimentato :(
Melandri
MELANDRI C'è la parte centrale della sua stagione a darti l'idea del paradosso. Quella in cui Melandri va due volte sul podio e una delle due a nemmeno un paio di setti- mane dai tagli di un bistu- ri. Intorno in compenso ci sono sfiga, sconforto ed errori di mira a tirarlo in un gorgo che non vedi la fine. L'han preso di peso da un anno con l'altro spostan- dolo dal team numero 1 al team numero 2... e sai che gioia. Il team numero 2 in compenso non brilla nem- meno per efficienza. La tor- re è venuta giù tutta d'un botto. E adesso fuori le pal- le. Se fosse Gibernau il compagno di squadra, avrebbe meccanici roma- gnoli e quell'aria di casa che sa caricarlo a dovere.
VOTO 5


Orgogliosa
Aprilia

E' stato I'annus horribilis per un pezzo glo- rioso della nostra industria motociclistica. Travolta dal dissesto aziendale e dalla cas- sintegrazione, l'Aprilia in pista ha tenuto du- ro seppure attraversata dall'umanissima pau- ra che scaturisce da un posto di lavoro pre- cario. Non è gente che gioca, è gente che la vora. A Ivano Seggio un pensiero grato per moltissime cose, all'azienda il merito di aver messo e mantenuto in pista nelle classi a 2 tempi l'unico vero prodotto alternativo al co- losso H onda: anche se la Gp è finita in un fia sco, anche se Poggiali è stato un povero fantasmino.
VOTO 6


Mistero :(
Poggiali
Se diamo per buono che l'uomo conta più del- la macchina, allora l'impressione è quella di aver avuto a che fare con un uomo solo. Il team di Poggiali è lo stesso, identico team con cui nel 2003 ha vinto il mondiale. E' il team che ha vinto il titolo anche con Rossi e Melandri; insomma, difficile da discutere. Poggiali ha messo in discussione il team e di conseguenza è accaduto anche il contrario. Eppure sono entrambe parti grosse del no- stro patrimonio motociclistico. Meglio pensare che se c'è crisi, la crisi passerà. Poggiali è un ragazzo, giovane, al quale è giusto dare fiducia e aiuto e dal quale è giusto pretendere morale e impegno. Però, adesso... separateli!
VOTO 5


Stagionati
I vecchi della 125
Non li vogliono più, per convertire la classe piccola in qualcosa che sia veramente pro- mozionale. Dal prossimo anno gente come Lo- catelli, Perugini, Borsoi, Giansanti, Ballerini, Sabbatani e Jenkner è obbligata a chiudere col proprio mestiere nella classe leggera se non a chiudere del tutto. Un sacrificio uma- no che forse rilancerà dawero la 125 come serbatoio di talenti, ma che avrà più difficoltà a fregiarsi con credbilità del nome di "cam- pionato del mondo". Un grazie profondo e ve- ro a tutti loro e un in bocca lupo grande co- me la carriera che stanno per lasciarsi defi- nitivamente alle spalle, senza distinzioni di merito e risultati

VOTO 9

Cemento Armato
Andrea Dovizioso
Mettiamo lui a rappresentare la categoria dei giovani per i meriti che si è guadagnato sul campo. Dovizioso è tenace, coraggioso ed essenziale, a volte persino prudente, certa- mente intelligente come pochi altri. Non di- gerisce per niente l'irruenza in corsa di cer- ti suoi awersari, quasi sempre ha ragione, quasi sempre li frega con la sua guida favo- losa. Ci piacerebbe da lui solo un pizzico di fantasia in più: renderebbe più tollerabili le spalIate degli altri e meno scontata la sua imabarazzante, schiacciante superiorità.
VOTO 10

RIDI !
Pedrosa
Un automino che nel cuore e nel corpo ha di certo le tenere delicatezze del ragazzino. Il fat. to è che di lui vengono fuori solo la freddel. za e l'eleganza nella guida. Non fa niente (o fa poco) che non sia strategicamente im. peccabile, non dice niente che non sia in li- nea con quello che ti aspetti esattamente da lui. Da un ragazzino che corre in moto vorre- sti gioia, straniamenti, cazzeggi. Se gli spa. gnoli sono pazzi più di lui che di Gibernau un motivo ci deve essere, se ha vinto due Mon. diali di fila pure. C'è qualcosa in lui di poco naturale. Che il suo manager Puig faccia dav- vero un po' paura?
VOTO 10


Rispetto
I piloti
Vorremmo chiudere il bilancio 2004 con una piccola spiegazione: le pagelle sono stru- menti per esprimere opinioni senza tener conto del presupposto fondamentale: il mo- tociclismo è uno sport pericoloso. Le valu- tazioni che diamo qui non possono essere le stesse che attribuiamo a Vieri o Inzaghi. Nel- la migliore delle ipotesi ce la si può cavare con 500 cadute a stagione e svariate decine di fratture su una popolazione di 80 piloti al massimo. Dai 100 all'ora in su diciamo bra- vi e grazie a tutti voi che vi siete ribaltati con la moto, che ci avete ribaltati dalle poltrone.
VOTO 110 E LODE

legenda:
= in ascesa
:( = in discesa
= stabile

Guai a chi fa polemica ... eh !!!
Ciao GUIDO !!!
Ciao a tutti !!!

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Lo Zio Tazio

"Io vi daró tutto ... basta che non domandiate nulla!"

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Un estratto della licenza di Windows XP Home:
15. Microsoft warrants that the Software will perform substantially in accordance with the accompanying materials for a period of ninety (90) days from the date of receipt.