A Hockenheim favolosa doppietta Ferrari: il tedesco vince davanti a Massa e grazie alla mediocre prova della Renault (Alonso 5°, Fisichella 6°) è ora a soli 11 punti dallo spagnolo
HOCKENHEIM (Germania), 30 luglio 2006 - A volte i sogni si avverano. Di sicuro oggi a Hockenheim si è avverato quello della Ferrari e di Michael Schumacher: trionfo in Germania, altri 6 punti recuperati a Fernando Alonso (solo quinto), sensazione (anzi, certezza) di superiorità tecnica riconquistata. Scenario perfetto e impreziosito dal secondo posto di Felipe Massa, che ha riconsegnato alla Ferrari la palma della squadra più forte. Terzo posto per la McLaren di Kimi Raikkonen, quarto per la Honda di Jenson Button. Poi le due Renault di Alonso e Fisichella davanti a un bravissimo Jarno Trulli con la Toyota.
Adesso Schumi è a soli 11 punti da Alonso, ma quello che più conta è che dispone in modo chiaro del pacchetto migliore. Velocissima e imprendibile la 248 F1 aggiornata durante i test, eccezionali le gomme Bridgestone in condizioni di asfalto bollente, perfetta la strategia ai box. Annichilita e irriconoscibile la Renault, nei guai con gli pneumatici ma non solo. I francesi hanno forse davvero pagato il bando del dispositivo anti-vibrazioni. Ma siccome sono ormai tre GP che Alonso e Fisichella non riescono minimamente a lottare per il primo posto è ora più lecito parlare di crisi generale.
La gara ha mostrato una Ferrari superiore in tutto. C’era il dubbio Kimi Raikkonen che scattava dalla pole ma il finlandese della McLaren è rientrato ai box per il primo rifornimento dopo soli 10 giri. A dimostrazione che la pole di ieri era proprio un fuoco di paglia. Schumi e Massa gli si sono accodati subito ma hanno guadagnato sugli inseguitori, Button e le due Renault di Fisico e Alonso. Molto movimentato il primo giro con un tamponamento Ralf Schumacher-Coulthard e un’uscita di pista di Nico Rosberg. Poi le posizioni si sono sgranate come sempre.
La testimonianza della forza del Cavallino è stata il primo pit-stop. Al 19° giro sono rientrati Massa e Fisichella, al 20° Schumi e Alonso. Stessa strategia ma spaventosa differenza di tempi perché le due rosse avevano incamerato oltre 15” secondi di vantaggio. E nel corso del GP l’incubo della Renault è pure peggiorato: al 32° passaggio Schumi aveva 36” su Fisichella (quarto dietro a Massa e Button) e ben 45” su Alonso (sesto dietro a Webber).
Il secondo e ultimo pit-stop le Ferrari lo hanno effettuato in condizioni di assoluta tranquillità: al 45° e 46° giro Massa e Schumacher si sono fermati con 42” sul terzo, Webber, oggi con le ali ai piedi grazie alle gomme Bridgestone ma poi k.o. a 8 giri dalla fine (motore). Alla fine hanno chiuso in parata per una pesantissima doppietta. Tra sette giorni è già Ungheria, probabilmente con gli stessi valori in pista. La rimonta e il titolo non sono più utopia per questo Cavallino che ha la grinta e le sembianze di una belva feroce.
Gazzetta.it
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