secondo me potevano fare una media dei migliori 20 giri fatti in tutti i tre turni, cosi chi non aveva usato gomme da tempo non era troppo penalizzato

ROSSI RESPINGE POLEMICHE E SOSPETTI: DECISIONE PRESA ASCOLTANDO I PILOTI
« Chi si lamenta non viene alle riunioni»
NOSTRO INVIATO
SEPANG. Valentino Rossi tra le tante qua­lità che ha, ne possiede due che difficil­mente riescono a convivere: solitamente si elidono a vicenda. La furbizia e l’onestà. In lui riescono a convivere serenamente an­che perchè, evidentemente, a differenza di altri, quando si sveglia al mattino non vuo­le darsi una guardata veloce allo specchio: punta a fissarlo, il proprio sguardo...
E allora bisogna credergli quando si dice convinto della bontà della decisione della direzione di gara per la stesura della griglia di partenza a prescindere dal fatto che que­sti criteri lo abbiano messo in pole. «Posso sembrare di parte perché io parto dalla po­sizione migliore ma non è così. E’ chiaro che in queste situazioni così anomale qualsiasi decisione uno prenda non va mai bene. Però quella adottata risponde alla realtà dei fat­ti. Se poi guardiamo la griglia mi pare di po­ter dire che rispecchia i valori espressi in tre ore di prove». Quando gli si fa notare che Melandri non ha affatto gradito, anzi, non ha avuto “difficoltà“ a capire perché ai tre piloti della commissione piloti sia an­data bene questa scelta, allora Valentino non ci sta e cambia marcia. Risponde in ge­nerale anche se è ovvio che uno dei diretti interessati è proprio Melandri: «Ah, non va bene quello che facciamo? Punto primo noi non abbiamo deciso niente ma soltanto espresso un parere negativo all’idea di pro­vare in quelle condizioni perché era perico­loso. E credo che questa debba essere in­terpretata come una grande vittoria di tut­ta la categoria dei piloti a prescindere dai vantaggi o svantaggi del caso. Punto se­condo. Perché chi si lamenta non viene mai alle riunioni della sicurezza che sono aper­te a tutti? Io lo so il motivo. Qui nessuno ha voglia di rompersi le palle per un’ora e mez­zo ogni venerdì dopo che si è sparato un’o­ra di prove al mattino e altrettanto al po­meriggio. Facile parlare dopo e solo in cer­ti casi. Io lo ripeto ancora una volta: non aver provato sotto il temporale è stata una vittoria della categoria che ora conta molto di più di dieci anni fa quando si era costretti a fare e subire quello che gli organizzatori decidevano. Ora con chi gestisce le corse c’è grande rispetto reciproco e dialogo. Non mi sembra poco. Anzi». M.BO

premesso che non è stata una genialata fare la griglia in quel modo,se come dice alle riunioni non ci va nessuno,e soprattutto sabato tutti i piloti dovevano partecipare per cercare una soluzione più equa ,allora ha ragione d'incazzarsi

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«La morte non è nel non poter comunicare ma nel non poter più essere compresi» (P.P. Pasolini)

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Sono nato senza chiederlo e morirò senza volerlo. Lasciatemi vivere come voglio. J.M.