Arriva Rossi. Di volata
Tre gare alla fine, nessuna gradita. «Ma posso farcela, ecco come»
Dall'inviato
SINGAPORE - Non è ancora il momento di far partire la volata. Domenica prossima, a Motegi, prefettura di Tochigi, si correrà l'ultima gara del trittico Malesia-Australia- Giappone, ma Valentino Rossi è ancora alle spalle di Nicky Hayden. Nei due Gran Premi precedenti il Fenomeno ha recuperato all'americano 17 punti, ma quelli di svantaggio sono ancora 21. Troppi per uscire dalla scia del pilota Honda. Non adesso, non ora.
Con il GP del Giappone alle porte la situazione del Mondiale si è chiarita. Non è più il mucchio selvaggio, ma due piloti, Nicky e Vale, in un controllato testa a testa con, alle spalle, Marco Melandri che nel frattempo ha raggiunto Dani Pedrosa a meno 32 punti. Sono lì e non sono lì. Esattamente come Loris Capirossi le cui speranze a meno 45 dalla testa della classifica - sono ormai legate ad un filo.
Oltre a salire fino alla seconda posizione in campionato, l'ottantanovesimo podio conquistato domenica scorsa ha permesso a Rossi di superare Giacomo Agostini nella classifica dei podi conquistati in carriera nella classe regina, ed ora solo Mick Doohan resiste davanti a quota 95. L'obiettivo del ventisettenne italiano è di incrementare il proprio palmarés con una vittoria, su un circuito dove ha già festeggiato dal gradino più alto del podio nel 2001.
Valentino Rossi ammette che Motegi non è una delle sue piste favorite ma si tratta di un'opinione che può facilmente essere influenzata da un altro risultato al top domenica prossima.
Il pesarese si è ripreso da una serie di colpi di sfortuna nelle prime fasi della stagione ed ora è tornato al massimo della forma e, a tre gare dalla fine, ha le sue possibilità di strappare il titolo 2006 ad Hayden sono effettivamente realistiche.
«Onestamente Motegi non è una pista che mi piace moltissimo
- ha spiegato Vale, che l'anno passato non ha concluso la gara a causa di una collisione con Melandri - nel passato non vi ho vissuto dei gran momenti ma dovremo comunque fare del nostro meglio. Tre gare di fila sono faticose specialmente quando la terza è proprio questa... Dobbiamo riuscire a sfruttare al massimo le prove perché non è una pista eccezionale per noi. L'anno scorso, soprattutto, non è andata bene. Abbiamo avuto molti problemi nella messa a punto e un pessimo risultato in gara » .
Ciò che conta, comunque, è che Rossi si sente in caccia.
«Ventuno punti sono ancora molti ma non sono impossibili da recuperare, quindi ci proveremo. Motegi sarà dunque una gara molto importante, primo perché sappiamo che sarà particolarmente impegnativa per noi, secondo perché dovremo comunque cercare di togliere più punti possibile ad Hayden per poter continuare a lottare. La mia Yamaha M1 ultimamente va davvero bene quindi arriveremo lì in buona forma e cercheremo di trarre il massimo dal fine settimana in modo da poter essere pronti all'ultimo assalto al titolo quando torneremo in Europa» .
Già, l'Europa. Ormai si respira aria di volata, salvo imprevisti. Carmelo Ezpeleta si frega le mani perché prevede il tutto esaurito a Valencia, ma Vale dovrà cercare di uscire dalla scia di Hayden all'Estoril. Fuor di metafora: il Gran Premio del Portogallo sarà fondamentale.
«Lì temo soprattutto il vento ed il freddo - spiega il campione del mondo - è un tracciato impegnativo che diventa difficilissimo con la pioggia. Sarà importante, comunque, arrivarci freschi. Adesso sono stanco, come tutti. Tre gare consecutive sono difficili da affrontare. E' fondamentale, per me, riuscire a ricaricare le batterie alla fine della prossima, perché all'Estoril ed a Valencia bisognerà attaccare» .
Hayden, ovviamente.
«Sì, ormai è lui l'avversario. In lizza ci sono anche Melandri e Pedrosa, ma temo più Nicky. Ormai la lotta è fra noi due» .
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