Pensando alla crisi permanente di Poggiali, mi sono messo a riflettere sulla sua carriera ed in particolare su quanto Manuel è stato capace di fare in 125 e 250. Voglio partire dalla duemmezzo: Manuel fu campione del mondo all'esordio, con mia grande gioia e con grande gioia di tanti Sammarinesi ed Italiani. Io per primo vedevo una grande carriera per Poggiali; un mondiale in 125 ed uno all'esordio nella quarto di litro, lasciavano presagire un grande futuro in motogp, tanto che dopo la sua vittoria iridata, si parlava addirittura di un passaggio in motogp con la Yamaha. Poi tutto rientrò e lo stesso Manuel si disse più contento di continuare a fare esperienza nella 250, prima di passare alla classe Regina. Poi sappiamo tutti com'è andata... Torniamo al suo titolo 250 e pensiamo a come e contro chi lo ha vinto. Non fece sfracelli, Manuel. Partì in tromba, per poi rallentare e prendersi il titolo per pochi punti, ottennedo nell'ultima parte del campionato, degli ottimi risultati. I suoi avversari più ostici furono Elias prima, Rolfo poi. Gli altri erano scarsi o comunque non ancora competitivi e l'unico decente, Porto, ancora non aveva raggiunto il suo brevissimo apice. La storia ci sta insegnando il reale valore dei suddetti: Elias è un buon pilota, una buona spalla e nulla di più; Rolfo è un ragazzo adorabile, grande appassionato, bel pilota, ma nella media e niente di più; Porto sappiamo tutti com'è andata a finire. L'anno successivo al mondiale vinto da Poggiali in 250, è approdato in questa categoria Pedrosa, Porto ha espresso il meglio del suo repertorio e Poggiali è caduto in disgrazia. Un discorso analogo può esser fatto per la sua permanenza in 125, condita da un titolo vinto ed uno sfiorato...contro Vincent. Ho sempre apprezzato Poggiali, mi piacevano le sue staccate ed il suo stile pulito ed aggressivo, nonché il suo carattere mite e poco propenso all'apparizione. Però sto riflettendo sulle sue reali possibilità, sul suo vero potenziale di pilota. E penso: certo, la sua crisi ha radici profonde e profondamente personali, non voglio entrare nel merito perché certe cose sono sacre e sarebbe da stolti arroganti pretendere di sindacare dentro i meandri più profondi dell'animo di un ragazzo che ha sofferto davvero. Preferisco fermarmi all'aspetto tecnico e, a proposito di quest'ultimo, ho paura che io stesso ed altri come me, abbiamo un pò sopravvalutato un pilota che sì, ha del talento indubbio, ma che forse, e dico forse, non ne ha a sufficienza per prevalere sui piloti che di norma fanno la differenza. I fatti dicono che il buon Manuel ha vinto in annate in cui c'era penuria di grossi talenti, annate di transizione, se vogliamo. Dico questa cosa con la morte nel cuore, perché io apprezzavo molto Poggiali e mi ero illuso che il motociclismo avesse scoperto un nuovo grandissimo pilota, dopo l'esordio vincente in duemmezzo. Ho creduto davvero che Manuel potesse raggiungere Rossi e insieme a lui deliziarci con gare da antologia. Invece è sopraggiunta una crisi che pare irreversibile. E la consapevolezza di aver forse preso un abbaglio. Io comunque ci spero ancora, tanto non mi costa nulla...
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