Estoril: le interviste dopo la gara
I due italiani ancora in lizza per il titolo, nella MotoGP Rossi e nella 250 Dovizioso, hanno fatto un'ottima gara. Adesso si aspetta Valencia. Intanto le vittime illustri del GP del Portogallo salutano una stagione chiusa non positivamente...
di Marco Masetti
Estoril (Por) - Dovizioso si rilancia, tredici punti da Lorenzo con una gara. Impresa non facile, ma il ragazzo di Forlì ci crede, soprattutto dopo una gara difficile: “Tutte le gare sono difficili, ma questa lo è stata in modo particolare, perché ho avuto un problema con la visiera, che si appannava, nonostante fosse stata preparata come per un GP con l’acqua. Così, non ero troppo sicuro di potercela fare, anche perché all’inizio Locatelli spingeva veramente forte e io ho fatto fatica ad andarlo a riprendere. E’ stata una gara stranissima, nella quale, sinceramente, sapevo di poter essere competitivo, ma non mi aspettavo di poter girare con questo passo. Ho provato in tutti i modi a vincere, perché era l’unico modo per tenere aperto il campionato e nell’ultimo giro ho tirato forte, senza nemmeno essere sicuro che fosse il passaggio conclusivo. Adesso ce la giochiamo a Valencia: lui ha ancora un bel margine da amministrare, ma io non ho nulla da perdere e Lorenzo potrebbe sentire la pressione come è successo qui”.
Alex De Angelis ancora un podio, ma come mai la volata finale non ti ha visto protagonista? "Oggi potevo giocarmi la volata: la mia moto era veloce e il traguardo lontano dall'ultima curva, ma la moto si è imbarcata dopo che mi ha passato Aoyama e non ce l'ho fatta tenerla. Ho perso quei metri che era impossibile recuperare. Vado a Valencia per il terzo posto nel mondiale, questo è l'obiettivo con Aoyama a 10 punti da me".
E per la prossima stagione cosa farai, 250 o Moto GP? "Futuro incerto, gas aperto". Ecco la risposta!
Per Rossi è stato fondamentale il supporto di Edwards nella prima parte della gara
Rossi alle prese con l'operazione sorpasso, missione compiuta? "Si sono davvero contento di aver raggiunto e sorpassato Hayden. Ho anche provato a vincere perché i 25 punti sarebbero stati davvero un sogno. Oggi ho avuto la possibilità di andare in fuga. Ero davanti con Colin che mi curava le spalle, ma andavo piano e non avevo un gran ritmo. Poi ho visto la mia lavagna con scritto "Hayden out" e una parte del mio cervello ha iniziato a fare i conti, quindi ho pensato a stare dalla parte del sicuro".
Ti aspettavi una cosa del genere da parte dei piloti Honda? "Si, è dall'inizio dell'anno che se la cercano che si fanno sorpassi cattivi".
E un Elias così? "Toni guidava forte, sicuramente con la testa più sgombra, ed è uscito molto bene dall'ultima curva".
Beh, poi c'erano dei precedenti, a Jerez ti buttò per terra... "Vero, già mi aveva steso una volta, poteva bastare, ma se in pista se ti fai vedere debole ti azzannano, quindi dovevo rischiare un po'".
Ti ricordi di quando avevi 51 punti di distacco da Hayden, dopo il Gp degli USA? "Incredibile, i 51 punti di Laguna sono lontani grazie al gran lavoro di tutta la squadra. Io sono l'attaccante, ma tutti ci hanno creduto, anche il cuoco dell'hospitality ha dato il massimo e io sono sempre andato sul podio anche se solo con una vittoria".
Come arriverai a Valencia? "Davanti e con merito, però sono solo 8 punti e una gara da correre... Valencia è pista difficile ma dove ho fatto belle gare e poi la mia moto va davvero bene. E da un po' siamo forti fin dal venerdì".
Chi ha la faccia triste è Capirossi.
Loris, sembra siano passati tre secoli dal trionfo di Motegi e non tre settimane... "Io e la mia moto non siamo cambiati, si poteva e c'era la voglia di vincere, infatti all'inizio ero più veloce dei primi, poi hanno ceduto le gomme e mi sono trovato a lottare con la moto. Senza la minima soddisfazione. Per il mondiale si deve essere competitivo tutto il campionato altrimenti bisogna pensarci e cambiare. E' il secondo anno con la Bridgestone e abbiamo fatto un passo avanti, ma in varie occasioni non siamo competitivi. Il prossimo anno sarà importante ragionare su questo: io non voglio correre altri vent'anni e voglio raccogliere tutto alla svelta".
E a chiudere il cerchio sulla giornata della Ducati ci sono le condizioni di Gibernau che a causa dell'ennesima rottura della clavicola rischia un lungo stop e la dichiarazione del manager di Capirossi, Carlo Pernat che sulla Bridgestone dice questo: "Quando si arriva a un GP dalla fine del mondiale e un costruttore delle gomme si presenta con questo tipo di coperture il mondiale diventa impossibile e bisogna fare delle considerazioni sulla consistenza tecnica del costruttore".
In casa Honda nessuno parla dicendo cose sensate. Alberto Puig addirittura insinua che Pedrosa abbia tamponato Hayden a causa di una frenata anticipata ed eccessiva dell'americano. Chissà magari è vero questo, come lo è il fatto che la più grande Casa del mondo non è stata capace di mettere a punto una minima strategia. Certo, Pedrosa il mondiale (seppur teoricamente) lo poteva vincere, ma di sicuro a quel mondiale Hayden era in testa! Manca una strategia, un manager, una testa pensante.
Sarebbe bello avere la trascrizione del labiale di Hayden dopo la caduta. I fuck e i mother... si sono sprecati. Vediamo di raccogliere qualcosa di "politicamente più corretta".
(15.10.06)
motonline.con
Certo che Puig è incredibile,non voglio certo puntare il dito eccessivamente contro Dani,alla fine gli errori capitano ma....che voglia dar la colpa ad Hayden mi sembra veramente ridicolo!
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