"Loris, non riuscirai nella vita"
Capirossi rivive la sua infanzia in un cortometraggio da lui ideato e interpretato dai ragazzi della scuola che lui frequentò, con risultati non proprio brillanti. Domenica in onda su Rai3
MILANO, 2 marzo 2007 - Un Loris Capirossi sceneggiatore della sua vita motociclistica non si era ancora visto. Lo ha fatto per un cortometraggio girato dai ragazzi dell’Istituto comprensivo Giovanni Pascoli di Riolo Terme (Ravenna), lo stesso che il campione imolese frequentò in passato prima di diventare motociclista. Il filmato integrale (clicca per vederne un'anticipazione) andrà in onda domenica alle 8.45 su Rai3 nel corso della trasmissione Screensaver.
Protagonista è il giovane Loris, appassionato di moto e innamorato senza speranza di Asia. Per conquistarla, un giorno si traveste da "motociclista nero" e recupera tra mille acrobazie il diario rubatole dai compagni. Ma quando il motorino resta senza benzina, per amore di Asia, Loris getta la maschera, salta in sella a una bici, e da "motociclista nero" si trasforma in ciclista senza maschera e senza paura. Nel corso della puntata Loris ripercorre un po' quella che è stata la sua carriera e la sua vita a due ruote, proprio a una settimana dall'inizio del Mondiale MotoGP che correrà la sua prima prova in Qatar il prossimo 10 marzo.
"Da piccolo la prima cosa che ho visto è stata il motorino, la palla l’ho vista dopo. E quando ho iniziato a giocare a pallone, mi sono reso conto di essere una schiappa. Meglio la moto". Sulla paura: "Non ne ho tanta, ho imparato a conviverci. Se la paura prende il sopravvento, è meglio smettere di andare in moto. Andare in moto è una follia calcolata. Non facciamo mai niente di incredibile. Sfortunato a correre nell'epoca di Valentino Rossi? No. Ho avuto la fortuna di aver iniziato presto ad andare in moto, ho sfidato grandi campioni. Non invidio gli altri, cerco di vivere al meglio quello che faccio io".
fonte Gazzetta
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