...voleva pure mettere quel pilota là in sella alla Ilmor......

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tra le riche comunque mi sembra di leggere che aveva qualche speranza di trovare uno sponsor dopo la prima gara.
O meglio qualcuno che si era offerto di sganciare i dindi si è tirato indietro, visto forse anche i risultati del mezzo.

Roberts è stato aiutato si, si impegna a fondo sempre, ed è vero, è un gran personaggio e lo rispettano in molti. E per di più è stato 3 volte campione del mondo 500 e pluricampione in AMA.

Kenny comunque non sta in motogp a curare le biciclette. Ai tempi del V5 Proton non ha esitato a dire "se vi serve un motore per la nautica il nostro V5 è ottimo".

Ilien ha avuto onestamente un approccio altezzoso, un pò superbo, ma comunque mi dispiace che non sia riuscito a compiere grossi progressi con il conseguente abbandono. I prossimi saranno sicuramente Poncharal e Kenny purtroppo....la Dunlop penso lascerà a fine stagione....sono una mezza ciofega.

Per quanto riguarda i piccoli privati ricordo con nostalgia la Sabre, la Modenas, la Paton, e la Pulse.....ma erano 2T e cerano le 500......bei tempi....con la motogp questi discorsi non possono essere fatti purtroppo. Anche se ci dispiace moltissimo.

Secondo me la differenza tra ilien e ROberts è molto semplice: Roberts le moto le sa fare e le sa fare anche bene, basta vedere la spledida tre cilindri 2 t che se avesse corso contro le 500 e non contro le motogp avrebbe fatto delle figure eccezionali con presenza costante nella top ten e qualche risultato eclatante in circuiti favorevoli ai suoi 115 kg, per non parlare degli exploit dell'anno scorso con la Kr-Honda. Ilien a giudicare dai risultati le moto non sa nemmeno quante ruote abbiano perchè se la tua motogp va più lenta di una 250 su un tracciato dove si superano i 300 km/h vuo dire che NON CI SIAMO.

Fare macchine da F1 è una scienza, fare moto da gran premio è un'arte.

La scienza si può imparare, artisti ci si deve nascere

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"Omnis homines qui sese student praestare ceteris animalibus, summa ope niti decet ne vitam silentio transeant veluti pecora,"
Sallustius, Bellum Catilinae, liber I

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«La morte non è nel non poter comunicare ma nel non poter più essere compresi» (P.P. Pasolini)